Dal 21 al 30 maggio sarà possibile inviare le proprie domande via mail all'indirizzo ricerca@aism.it per ricevere risposte direttamente dai ricercatori che si occupano di SM, e porre loro quesiti e dubbi su diversi aspetti della malattia

Con la dodicesima edizione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, AISM promuove un'iniziativa che riscuote tutti gli anni grande interesse tra le persone con SM. 

Nel corso della manifestazione tutti i servizi di informazione e sensibilizzazione dell'Associazione sono potenziati. Non solo, dal 21 al 30 maggio sarà possibile inviare le proprie domande via mail all'indirizzo ricerca@aism.it per ricevere entro 48 ore una risposta da uno dei  ricercatori che si occupano di SM

È un’occasione importante per esporre i propri dubbi e quesiti su diversi aspetti relativi agli studi in corso sulla Sclerosi Multipla ed ottenere una risposta diretta da chi è impegnato quotidianamente in ambito di ricerca scientifica.

Gli argomenti chiave di quest’anno riguardano progetti fondamentali per conoscere e combattere la SM. In particolare, si potranno chiedere informazioni sulle ricerche relative a:

- Cause e progressione della malattia;

- Progressi nei trattamenti (come le novità nelle terapie orali) e nell’approccio verso le forme progressive di SM;

- Caso della CCSVI;

- Trattamento a 360° della persona con Sclerosi Multipla, dalla ricerca sui sintomi alla ricerca riabilitativa.

 Tra i ricercatori coinvolti nell'iniziativa ci sono i maggiori esperti nel campo:

- Dott. Diego Centonze, Dipartimento Neuroscienze – Università Tor Vergata e Fondazione Santa Lucia IRCCS; Roma

- Dott. Roberto Furlan, Divisione di Neuroscienze, Istituto di Neurologia Sperimentale, Unità di Neuroimmunologia Clinica Fondazione Centro San Raffaele; Milano

-  Dott.ssa Francesca Gilli, del Centro di Riferimento Regionale Sclerosi Multipla CReSM AOU S. Luigi Gonzaga Orbassano Torino

- Dott. Marco Salvetti, del Centro Neurologico e Terapie Sperimentali (CENTRES) – Università La Sapienza di Roma;

Cosa aspetti? Scrivi al ricercatore!