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Rischio di povertà e aiuto economico

 

Inclusione e partecipazione

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Le persone con SM e NMO indicano di godere di una situazione economica dignitosa nel 77,3% dei casi, secondo i dati della rilevazione AISM 2023 (fig. 1). Se il dato medio complessivo è per molti aspetti rassicurante e allineato anche con quanto emerge dai dati Eurostat - secondo i quali l’Italia è tra i Paesi europei nei quali la disabilità influenza di meno il rischio di povertà (Eurostat, 2021) -, sono molti gli elementi che segnalano come si tratti spesso di un equilibrio precario -e che si basa soprattutto sulla capacità delle famiglie e delle reti sociali familiari allargate di offrire supporto in questo senso - a partire dai dati ISTAT pubblicati nel 2019, che mostrano come le famiglie in cui sono presenti persone con disabilità godano di un reddito equivalente medio inferiore a quelle in cui non ce ne sono (ISTAT. 2019).

 

 

Il dato risente in modo abbastanza vistoso della variabile geografica, laddove al Sud e Isole la quota di quanti indicano condizioni poco o per nulla dignitose raggiunge il 29,2%, contro il 22,7% nazionale e il 17,8% del Nord Ovest. La necessità di aiuto economico riguarda però una porzione piuttosto ampia del campione intervistato, complessivamente il 51,4% che ha indicato di averlo ricevuto o che lo avrebbe voluto ricevere, ma non ci è riuscito perché non sapeva a chi rivolgersi o ha incontrato ostacoli di qualche tipo (tab. 1).

 

 

La quota di persone con SM e NMO che hanno effettivamente ricevuto questo tipo di aiuto aumenta in modo evidente all’aumentare del livello di disabilità: raggiunge infatti l’82,8% tra le persone con disabilità grave. In particolare, il 61,4% di questi rispondenti indica di averne ottenuto molto o abbastanza beneficio, mentre il 21,4% ha indicato poco o per nulla. Questa indicazione può essere interpretata come una segnalazione del fatto che l’aiuto ricevuto non è sufficiente a soddisfare il bisogno, e spicca come tra i rispondenti con disabilità lieve e moderata sia particolarmente elevata rispetto alla quota di chi invece riceve aiuto con beneficio.

 

Soprattutto è elevata tra i rispondenti con disabilità lieve (27,1%) e moderata (16.6%), la quota di rispondenti che hanno indicato di non essere riusciti a ricevere aiuto economico o che non sanno come fare a riceverlo. È un dato che testimonia ulteriormente come il bisogno di supporto esista anche tra chi è in condizioni meno gravi, ma anche che le misure disponibili per queste persone non sono accessibili e con ogni probabilità sono insufficienti.

 

La maggioranza di chi riceve aiuto o supporto economico, soprattutto persone con disabilità grave e moderata, ha fatto riferimento a strumenti assistenziali e previdenziali, soprattutto la pensione o all’assegno di invalidità civile o di inabilità (58,9%) e all’indennità di accompagnamento (29,4%). L’11% ha però fatto riferimento all’aiuto economico di familiari e amici non conviventi, a testimonianza del peso che ricoprono l’aiuto informale e l’autoregolazione familiare, mentre l’aiuto erogato dai Comuni si ferma al 4,5%.

 

Le mancanze nelle misure di supporto economico disponibili per le persone con SM e NMO emergono con forza soprattutto dal 60,6% delle persone che ne ricevono e che indicano che l’importo è insufficiente per i propri bisogni, dalla quota di poco inferiore (58,9%) che riferisce come la procedura per accedervi sia stata lunga e complicata, dato confermato dal 51,6% che ha riportato di aver dovuto pagare qualcuno per farsi aiutare ad accedere alla misura, e dal 39,7% che ritiene che la procedura per accedervi sia stata sgradevole quando non addirittura umiliante (fig. 2).

 

 

Meno di un terzo di chi lo riceve (32,7%) indica l’aiuto economico come parte di un progetto individuale, per l’autonomia, vita indipendente o altro, anche questo un dato a riporva del fatto che questo tipo di misure siano nella grande maggioranza dei casi scollegate dalla presa in carico della persona.

 

Bibliografia

• Eurostat (2021) Disability: higher risk of poverty or social exclusion Europa.eu

• ISTAT (2019) Conoscere il mondo della disabilità