AISM, l’Agenda 2020 della SM e l’accessibilità
Tutte le azioni utili a garantire piena accessibilità e inclusione sociale sono pienamente inserite nell’Agenda della Sclerosi Multipla 2020, che specifica, in particolare la necessità di sviluppare «programmi e interventi di progettazione universale per l’accesso nella misura più ampia possibile all’ambiente fisico, ai servizi e al turismo sociale».
Esiste dunque nell’azione dell’Associazione un forte impegno sul fronte della promozione della progettazione universale (“Universal Design”) e del turismo. Ora, come afferma Marco Pizzio, Responsabile Turismo Accessibile AISM, è tempo di ampliare ulteriormente la visione e l’azione associativa al grande mondo del web: «nel momento in cui una persona con disabilità si trova ad affrontare una barriera non sormontabile, l’accessibilità digitale diventa ancora più essenziale. Potere interagire con un sito fruibile, che consenta di vivere come tutti nel vaso mondo del web, implica che la struttura digitale sia costruita in modo da essere accessibile ma anche che quel sito venga incontro alle esigenze in modo diretto».
Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM aggiunge: «In Italia abbiamo strumenti per l’accessibilità digitale, abbiamo la Legge Stanca e una nuova normativa che la aggiorna integrando la Direttiva europea. Però in termini di consapevolezza collettiva stiamo ancora dando per scontato che sia una questione sostanzialmente tecnologica, che la fibra veloce oggi disponibile consenta equità e uguaglianza che raggiunge tutti. Non è invece questo il nocciolo per un vero diritto all’inclusione informatica: ci vuole un disegno, un’architettura, una strategia in cui si inseriscono le norme, ma anche gli investimenti, una cultura da condividere, la formazione degli operatori che poi gestiscono i siti e coloro che ne creano il design».
Per l’Associazione la vera inclusione si realizza anzitutto se le persone possono «partecipare» in prima persona alla costruzione di un mondo inclusivo, senza vederselo piovere dall’alto, con il rischio che non risponda ai loro autentici bisogni. Non per caso la prima priorità dell’Agenda della SM 2020 riguardo all’inclusione indica la necessità di realizzare programmi «per l’educazione, l’abilitazione e l’empowement delle persone con sclerosi multipla».
Al riguardo Bandiera spiega: «le persone con SM non sono solo "consumatori" di informazioni o "clienti" che hanno diritto a trovare facilmente l’informazione di cui hanno bisogno, ma anche cittadini che vogliono partecipare alla costruzione di un mondo libero dalla sclerosi multipla e da ogni barriera discriminatoria. Internet è diventato, forse, il più importante luogo partecipativo per tutti noi, anche nella dialettica tra istituzioni e persona, e tra associazioni di rappresentanza delle persone e istituzioni. Anche per questo bisogna fare in modo che l’ambiente digitale sia inclusivo, proprio per garantire a tutti questo diritto alla partecipazione. In particolare un campo di partecipazione oggi pertinente per le persone con SM e per AISM che le rappresenta è legato alla vigilanza e alla propositività riguardo a quel “principio dell’onere sproporzionato” che le normative hanno introdotto per favorire la realizzazione di tutti gli aggiustamenti possibili verso la piena accessibilità dei siti internet».
Per questo scopo serve, come sempre, che le persone con disabilità e le loro associazioni siano in grado di lavorare insieme, senza indugi: «auspichiamo con forza – conclude Bandiera - che l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, che è stato ricostituito ma che da un anno è evidentemente non operativo, riprenda i suoi lavori anche sull’accessibilità e in particolare sull’accessibilità digitale, che rappresenta una delle linee ‘cardine’ indicate nell’ultimo Programma di azione governativo approvato».