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EBV MS

 

 

Il progetto EBV-MS è uno sforzo congiunto di ricerca internazionale che vuole studiare il ruolo dell'EBV nell'insorgenza e nella progressione della sclerosi multipla, per il trattamento e la prevenzione della patologia.

 

La ricerca scientifica da anni studia il rapporto tra sclerosi multipla e la presenza del virus Epstein-Barr da diversi decenni. Oggi sappiamo che oltre il 90% della popolazione mondiale risulta positiva al virus e che quando la sclerosi multipla esordisce in età adulta le persone hanno contratto il virus stesso. In generale, chi ha la sclerosi multipla ha anche contratto il Virus Epstein-Barr, ma non vale l’inverso: ci sono anche altri fattori che influenzano l’insorgenza della malattia.

 

Il gruppo di ricerca del progetto EBV-MS, vuole capire perché solo poche persone infette da EBV sviluppano la SM, e se possiamo prendere di mira l'EBV come trattamento per la SM.

 

Il progetto EBV-MS è stato finanziato dall’Unione Europea con sette milioni di euro ha una ha una durata prevista di 5 anni e vi hanno aderito 15 partner internazionali, tra cui la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

 

Il progetto ha due obiettivi:

  • definire meglio il profilo di rischio di sviluppare la sclerosi multipla da parte di chi contrae EBV e di comprendere in che modo un virus così diffuso causi la malattia solo in alcune persone, studiando anche altri fattori di rischio per la sclerosi multipla (come fumo, bassi livelli di vitamina D, utilizzo di cibi con glutine). Attraverso studi di genetica si intende verificare se esistano delle condizioni -che favoriscono il legame tra virus EBV e con la malattia.
  • il progetto intende anche verificare se e come sia possibile contrastare questa relazione tra EBV e SM e favorire un miglior andamento della malattia una volta che è stata diagnosticata.

 


Lo scopo finale del progetto sarà analizzare e sviluppare metodi di prevenzione sia primaria (evitare che la SM si sviluppi) che secondaria (fermare la malattia in fase prodromica) e terziaria (fermare o rallentare il peggioramento dei sintomi e della disabilità), come indicato nell’Agenda della SM 2025.