Sempre più italiani lo inseriscono nelle ultime volontà un aiuto concreto per oltre 15 milioni di persone in Italia e nel mondo
Negli ultimi 10 anni nonostante le difficoltà economiche, i lasciti solidali sono aumentati del 10% nelle scelte degli Italiani. In occasione della Giornata Internazionale dei Lasciti, il Comitato Testamento Solidale annuncia l’ingresso della 16esima organizzazione e rinnova il suo impegno per il “cambiamento culturale”: superare i tabù e le barriere psicologiche e pensare al lascito solidale come ad un atto di amore alla portata di tutti, che può cambiare la vita di milioni di persone in Italia e nel mondo.
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Cuore batte crisi. E il 13 settembre si celebra, per il terzo anno, la Giornata Internazionale del Lascito Solidale e il Comitato Testamento Solidale promosso da ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref, Cesvi, Libera contro le Mafie, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro e Università Campus Bio-Medico di Roma, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato rinnova il messaggio della campagna di sensibilizzazione e informazione nata per ricordare a tutti che con un lascito solidale si può contribuire concretamente in favore di cause sociali, scientifiche ed umanitarie per raggiungere quante più persone possibili.
New entry, nel Comitato Testamento Solidale, Intersos: 16esima organizzazione no profit che entra a far parte della prima campagna congiunta di sensibilizzazione in Italia sul tema dei lasciti testamentari. Nel mondo, dagli USA all’Australia passando per l’Europa, sono 16 i Paesi in cui sono nate campagne di sensibilizzazione e informazione sul lascito solidale per promuovere una forma di charity ancora poco conosciuta e oltre 1000 organizzazioni no profit celebrano la Giornata Internazionale del Lascito Solidale con eventi e campagne informative per raggiungere un pubblico sempre più vasto.
“Oggi, con l’ingresso di Intersos, sono diventate 16 le organizzazioni del Comitato Testamento Solidale. Siamo fieri di questo traguardo e speriamo di continuare ad accogliere altre organizzazioni che, come noi, credono che il cambiamento culturale a cui stiamo lavorando insieme possa contribuire a portare aiuto e sollievo a tante persone che soffrono – dichiara Rossano Bartoli portavoce del comitato Testamento Solidale e segretario generale Lega del Filo d’Oro. “Le organizzazioni del Comitato realizzano centinaia di progetti nei cinque continenti, mettono in campo una squadra di quasi 25 mila operatori e 50 mila volontari e insieme portano sostegno a oltre 15 milioni di persone tra disabili e anziani, donne e bambini in povertà estrema, malati di sclerosi multipla, leucemia, cancro e patologie genetiche rare. Grazie a questa forma di fundraising si finanzia, inoltre, la ricerca scientifica, si recuperano beni confiscati alle mafie, si difende la libertà religiosa e si dà protezione e riparo a chi fugge da guerre e violenze. Oggi, Giornata Internazionale dei Lasciti, vogliamo ricordare a tutti che inserire un lascito nelle ultime volontà è semplice, bastano poche parole scritte e una piccola somma per fare la differenza per chi ne ha più bisogno” conclude Bartoli.
In Italia, +10% di Lasciti solidali negli ultimi 10 anni
Nonostante la tendenza a mettere nero su bianco le proprie ultime volontà non si sia ancora affermata del tutto nel nostro Paese, differentemente da quanto avviene in Gran Bretagna e negli USA (dove si attesta rispettivamente intorno all’80% e al 50%), negli ultimi 10 anni in Italia, sono aumentate del 10-15% le persone che hanno inserito un lascito nelle ultime volontà. E secondo l’ultima indagine ISTAT sull'attività notarile, nel 2012, sono stati 96.247 i testamenti, tra quelli aperti, depositati e registrati dai notai. Cifra che segna un significativo +7% rispetto al 2011. Una tendenza positiva che va di pari passo con le stime dei lasciti solidali: nel 2011 sono stati 8.092 per poi salire, nel 2012, a 8.665. Un trend in crescita confermato dalla propensione positiva al lascito di quasi un milione e mezzo di italiani over 55[1].
“Sin dalla sua nascita siamo accanto al Comitato Testamento Solidale per parlare di lasciti in modo positivo, per dare sì un’informazione esaustiva e chiara a chiunque voglia saperne di più sul tema, ma anche per raccontare la storia di chi, con un gesto di altruismo, ha cambiato la vita a tante persone. Gli Italiani sono sempre più curiosi e interessati ad approfondire la possibilità di inserire un lascito solidale nelle ultime volontà, ma ancora non si sanno ben orientare in questo panorama e temono che chiedere maggiori informazioni possa vincolarli ad una scelta. Rinnoviamo con soddisfazione il nostro impegno accanto al Comitato per essere parte attiva di un importante cambiamento culturale nel nostro Paese e continuare nel cammino di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso da tre anni a questa parte” dichiara Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore e con le Associazioni dei Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato, che anche quest’anno patrocina la campagna Testamento Solidale.
In Italia. un lascito solidale si traduce in...
Cura per le malattie del sangue.
Ogni anno 555 professionisti tra medici, operatori sanitari e sociali svolgono la loro attività per AIL di cui 105 sono ricercatori, per un totale di oltre 4 milioni di euro investiti nella ricerca scientifica. Nel 2014 sono stati assistiti nelle loro case 2.655 pazienti con oltre 50.000 visite e prestazioni sanitarie effettuate a domicilio. 3.120 i pazienti ospitati nelle 34 case alloggio AIL situate nei pressi dei centri ematologici. In tutto il territorio italiano, grazie alle 81 sezioni provinciali dell’associazione, sono state sostenute 140 strutture ospedaliere di ematologia, 17 servizi di cure domiciliari pediatriche e 45 per adulti.
Ricerca per migliorare la qualità della vita delle persone con sclerosi multipla
Nel corso del 2014, AISM ha investito 5,1 milioni di euro nella ricerca e finanziato 27 progetti di ricerca. 6 le borse di studio assegnate con il Bando 2014; 14 progetti speciali in corso e 2 progetti internazionali nati per sviluppare nuove terapie per la SM pediatrica e le forme progressive. 111 pubblicazioni derivanti dall’attività di ricerca AISM. Dal 1987 ad oggi, AISM ha sostenuto il lavoro di 360 ricercatori e destinato 52,5 milioni di euro alla ricerca scientifica.
Visite mediche e assistenza
Per circa 10.000 pazienti al giorno, nei 28 ospedali distribuiti in 9 regioni d’Italia sostenuti dalla Fondazione Don Gnocchi per offrire aiuto concreto a ragazzi portatori di handicap, pazienti che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori o colpite da ictus, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer o altre patologie invalidanti, anziani non autosufficienti e malati oncologici terminali.
Diagnosi e riabilitazione per le persone sordocieche
Secondo quanto rilevato da studi a livello europeo sono diverse migliaia i casi di sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale in Italia. Non poter vedere, sentire, parlare sono le premesse per uno stato di isolamento assoluto. La Lega del Filo d’Oro, nell’ultimo anno, ha fornito sostegno medico e psicologico ad oltre 750 persone in 7 regioni, con i Centri di Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e con le Sedi Territoriali di Roma e Napoli. E, a breve, con l’apertura di una nuova Sede Territoriale a Padova.
Aiuto alle persone vittime di usura
Con lo sportello SOS Giustizia, un servizio di ascolto, consulenza e accompagnamento alle vittime della criminalità organizzata che Libera contro le Mafie ha attivato proprio grazie a due importanti lasciti nel 2010 e nel 2012. 367 le persone ascoltate e accompagnate, nel corso del 2013, nella ricerca della verità e della giustizia. I punti di ascolto Sos Giustizia sono nati per ascoltare e accompagnare le vittime o possibili vittime dell'usura, le vittime del racket, i testimoni di giustizia e i familiari delle vittime innocenti delle mafie su tutto il territorio nazionale.
Ricerca scientifica
La ricerca finanziata dalla Fondazione Telethon procede verso traguardi sempre più vicini alla cura delle malattie genetiche rare: dal 1990 ad oggi sono state studiate 449 patologie, investiti oltre 423 milioni di euro nel lavoro di 1.547 ricercatori e sono stati finanziati 2.532 progetti di ricerca in tutta Italia. Grazie al sostegno costante della migliore ricerca scientifica sono ormai 20 le malattie sulle quali la ricerca Telethon si sta avvicinando a una terapia risolutiva: oltre alla cura definitiva di una grave immunodeficienza congenita (Ada-Scid), sono in una fase molto avanzata anche le sperimentazioni cliniche su altre due gravissime patologie genetiche. Accanto a queste malattie, sulle quali la ricerca degli istituti Telethon ha fatto gli avanzamenti maggiori, altre quindici patologie hanno superato tutte le fasi di studio preliminari e necessarie per arrivare al traguardo: la cura delle malattie genetiche rare.
Difesa dell'infanzia
Da 28 anni Telefono Azzurro è in prima linea nella difesa dei diritti dell'Infanzia a livello nazionale e internazionale. Un impegno concreto che offre innanzitutto ascolto e aiuto immediato alle richieste che giungono alle sue linee telefoniche (ma anche via chat e social network), attive 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno. Solo nel 2014 le chiamate sono state 183.657, con una media di 532 al giorno, e hanno trovato nell'1.96.96 (dedicato a bambini e adolescenti) e nel 114 Emergenza Infanzia (per le situazioni di pericolo immediato) una risposta pronta ed efficace. Non solo, Telefono Azzurro è al fianco dei bambini con i genitori in carcere e dei docenti delle scuole di tutta Italia alle prese con le tematiche del bullismo e del cyberbullismo, ma sopratutto è partner di network internazionali per affrontare il dramma dei bambini scomparsi (attraverso il numero unico europeo 116.000) e per favorire la costruzione di un web più sicuro offrendo la sua competenza ad aziende e istituzioni.
Borse di studio, ricerca e prevenzione
Dal 2003, anno della sua nascita, Fondazione Umberto Veronesi ha sostenuto 912 ricercatori italiani e stranieri e 89 progetti di ricerca. Medici e scienziati di altissimo profilo che lavorano negli ambiti dell’oncologia, della cardiologia, delle neuroscienze e della nutrigenomica. L’assegnazione delle borse di ricerca avviene tramite un bando pubblico online e tutte le domande pervenute vengono esaminate da un Comitato Scientifico di valutazione per individuare i migliori progetti e le migliori ricerche messe in atto. Fondazione Umberto Veronesi è da sempre impegnata sul fronte della ricerca di eccellenza e la diffusione dell’importanza della prevenzione così come il corretto stile di vita per vivere bene e a lungo.
Tecnologia a servizio della salute
L’Università Campus Bio-Medico di Roma, con 8 corsi di laurea e il Policlinico Universitario che soddisfa oltre 300 standard di qualità e sicurezza riconosciuti a livello mondiale, attraverso la stretta collaborazione tra le due Facoltà dipartimentali di Medicina e Ingegneria, promuove strutture integrate d'insegnamento, ricerca e assistenza sanitaria. Il Centro Integrato di Ricerca, con le sue 50 Unità di Ricerca, produce annualmente oltre 550 articoli scientifici su riviste internazionali indicizzate, prediligendo progetti di ricerca orientati alla diretta applicazione dei risultati in ambito clinico o al comparto industriale nei settori delle biotecnologie e della biorobotica in un ambiente di ricerca autenticamente multidisciplinare. L’Area d’Ingegneria ha ottenuto il 3° posto a livello nazionale nell’ambito della prima indagine di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR).
E nel mondo in…
Lotta alla fame e alla povertà
Nell’ultimo anno, con fondi italiani ActionAid ha sostenuto 190 progetti a lungo termine (91 in Asia, 79 in Africa e 20 in America Latina) e 16 progetti di breve o medio periodo (9 in Asia, 6 in Africa e 1 in America Latina), per un totale di 206 progetti in 34 paesi dall’ Etiopia al Bangladesh, dal Nepal al Brasile per diffondere uno sviluppo sostenibile. Lavora a fianco delle comunità più povere per garantire loro condizioni di vita migliori, partendo dal rispetto dei diritti fondamentali quali cibo, acqua potabile, istruzione e cure mediche, con un lavoro si concentra soprattutto su bambini e adolescenti, donne e fasce della popolazione più svantaggiate, aiutandoli ad agire per un futuro migliore.
Per salvare i bambini e tutelarne i diritti
Save the Children lavora in tutto il mondo per apportare benefici concreti nella vita di milioni di bambini, operando per garantire loro salute, educazione, protezione, intervenendo anche nei contesti d’emergenza per supportare le popolazioni colpite. L’Organizzazione internazionale opera anche in Italia, con progetti di contrasto alla povertà educativa, di accoglienza e protezione dei minori migranti e delle vittime di tratta, la promozione dei corretti stili di vita per i minori; attività di advocacy e monitoraggio sull’attuazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Save the Children Italia, nell’ultimo anno, ha realizzato 37 progetti in Italia e 145 nel mondo (tra Asia, America, Europa, Africa e Oceania) per un totale di 4,4 milioni di beneficiari raggiunti.
Sostegno ai cristiani perseguitati a causa della loro fede
Dall’inizio dell’aggressione dello Stato Islamico in Iraq e in Siria, Aiuto alla Chiesa che Soffre - Onlus (ACS) ha donato oltre 17 milioni di euro per progetti umanitari e pastorali in favore delle comunità cristiane rimaste in questi due Paesi e soprattutto di coloro costretti a trovare rifugio nel Kurdistan iracheno, Giordania, Libano e Turchia. Lo scorso anno ACS ha realizzato 5.614 progetti in 145 Paesi, in particolare dove i Cristiani sono perseguitati o l’operato della Chiesa è limitato dalla povertà. Dal 1999 ACS pubblica il più importante Rapporto al mondo sulla libertà religiosa, giunto nel 2014 alla sua XIIª Edizione.
Con l'Africa per la salute dell'Africa
La salute delle madri, dei bambini, la lotta alle malattie, il diritto all'acqua pulita e la preparazione di operatori sanitari sono alcuni dei modi per rendere l'Africa sana. Da sempre, per Amref, la salute nasce all’interno delle comunità locali. È solo attraverso il coinvolgimento attivo delle popolazioni e del personale sanitario locale e che si può produrre un forte impatto a lungo termine sulla vita di migliaia di persone. Per questo i protagonisti del cambiamento sono i beneficiari stessi degli interventi e il 97% del personale che lavora con Amref in Africa è africano. Perché siano gli africani, ogni giorno, a prendersi cura dell’Africa. Oggi Amref opera in 26 Paesi dell'Africa con 172 progetti di promozione della salute.
Risposta alle emergenze umanitarie
Il 25 aprile scorso e ancora il 12 maggio un terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter il primo e 7.4 il secondo, ha devastato il Nepal, causando più di 8 mila morti oltre a gravissimi danni al Paese. Cesvi si è attivato per rispondere all'emergenza distribuendo cibo, acqua potabile e generi di prima necessità (coperte, teli di plastica, zanzariere) nei villaggi del distretto di Dhading e Bungamati, nel distretto di Lalitpur. Cesvi ha coinvolto direttamente nei lavori le comunità locali per la ricostruzione delle case, si sta occupando di rimettere in funzione il sistema scolastico duramente colpito dal terremoto e di ricostruire Thame, il villaggio Sherpa situato nella Valle del Khumbu.
SEMPRE IN PRIMA LINEA DOVE C’È BISOGNO INTERSOS è un’organizzazione umanitaria italiana che opera in tutto il mondo nelle emergenze a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di calamità naturali, conflitti armati, o fenomeni di esclusione sociale estrema, con particolare attenzione a donne e bambini. INTERSOS opera in 19 Paesi del mondo (Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Somalia, Kenya, Mauritania, Sudan, Sud Sudan, Ciad, Camerun, Libano, Giordania, Iraq, Afghanistan, Yemen, Nepal, Myanmar, Filippine, Serbia ed Italia) ed è in prima linea nel portare aiuto alle popolazioni che migrano dai loro paesi in cerca di sicurezza e vita in dignità garantendo salute, cibo e protezione.
Cura dei bambini nati con malformazioni al volto
Un’ equipe di 119 medici ed operatori sanitari italiani, tutti volontari, impegnati in progetti di cura nazionali, che partecipano alle missioni internazionali insieme ad altri 5.000 medici provenienti da diversi paesi del mondo. Più di 21 mila interventi eseguiti in un anno su oltre 17 mila bambini bisognosi di cure. Questi i numeri che raccontano l’impegno della Fondazione Operation Smile e di Operation Smile International, per dare a migliaia di bambini la possibilità di crescere sani, andare a scuola, essere inclusi nella società e vivere una vita dignitosa e normale.
Chi fa testamento solidale?
Oggi, a fare un testamento solidale non sono solo grandi star come Robin Williams e Bill Gates. Ma, sempre di più, anche le persone comuni scelgono di donare una parte del proprio patrimonio a favore di cause benefiche. E se i casi più eclatanti, ma anche più rari, coinvolgono ingenti patrimoni, il fenomeno riguarda in larga parte donazioni di medie e piccole entità. In oltre il 50% dei casi secondo i notai italiani, il lascito è sotto i 20 mila euro. Il 25% va dai 20mila e ai 50mila euro. Per Il 18,1% dei lasciti si va dai 50mila ai 100mila euro, e solo una piccola fetta pari al 8,5% dei lasciti effettuati supera i 100mila euro.
E tra i giovani italiani prevale un atteggiamento positivo e curioso, anche se 7 su 10 ammettono di non aver ancora mai sentito parlare del lascito solidale[2]. Tra quanti hanno già informazioni al riguardo, il 46% ha scoperto la possibilità di fare un lascito in tv, il 38% da amici e parenti, il 22% dalla stampa ma c’è anche chi (16%) ne è venuto a conoscenza tramite i social media.
Segnali positivi che hanno favorito l’allargamento del Comitato Testamento Solidale che unisce 16 organizzazioni del terzo settore per un obiettivo comune e strategico: fare informazione sui lasciti solidali come sostegno concreto alle più urgenti cause mediche, sociali e umanitarie e aumentare le risorse raccolte grazie ai testamenti riuscendo così a portare avanti nuovi progetti per quanti ancora hanno bisogno di sostegno e cure.
La campagna informativa
Per diffondere la cultura dei lasciti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni del Comitato Testamento Solidale hanno creato il sito www.testamentosolidale.org e l’omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).
Per informazioni contattare l'ufficio stampa del Comitato Testamento Solidale:
Francesca Riccardi INC – Istituto Nazionale per la Comunicazione
Telefono 06.44160887 – 3357251741
Email f.riccardi@inc-comunicazione.it
Note
[1] Ricerca Gfk Eurisko per Testamento Solidale
[2] Indagine DOXA per il Comitato Testamento Solidale