Salta al contenuto principale

Sclerosi multipla e Interferone beta 1-b

 

  • Principio attivo: interferone beta 1b.
  • Modalità somministrazione: sottocute.
  • Posologia: giorni alterni.
  • Indicazioni: per il trattamento di
    • persone che abbiano manifestato un singolo evento demielinizzante con un processo infiammatorio attivo abbastanza grave da giustificare il trattamento con corticosteroidi per via endovenosa, per i quali siano state escluse altre diagnosi, e che siano considerati ad alto rischio per lo sviluppo di una sclerosi multipla clinicamente definita;
    • persone con sclerosi multipla recidivante-remittente caratterizzata da due o più recidive nell’arco degli ultimi due anni;
    • persone con sclerosi multipla secondaria progressiva con malattia in fase attiva, evidenziata da recidive.
  • Effetti collaterali comuni: sindrome simil-influenzale, reazioni sito-iniezione.
  • Modalità conservazione: Conservare a temperatura inferiore a 25°C.

 

Aggiornamento

Ottobre 2019: il comitato per i prodotti medicinali per uso umano  (Committee for Medicinal Products for Human Use = CHMP*) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha espresso parere positivo sull’aggiornamento dello stampato degli interferoni beta, il quale prevede che possa  essere somministrato alle donne con sclerosi multipla recidivante durante la gravidanza, se clinicamente necessario, e durante l’allattamento.

Questa variazione deriva dai dati dei registri a dall’esperienza post-marketing, che non indicherebbe alcun aumento del rischio di anomalie congenite dopo esposizione all'interferone beta pre-concepimento o durante il primo trimestre di gravidanza. Tuttavia, la durata dell'esposizione durante il primo trimestre è incerta, poiché i dati sono stati raccolti quando l'uso di interferone beta era controindicato durante la gravidanza e il trattamento probabilmente è stato interrotto quando la gravidanza è stata individuata e/o confermata. L'esperienza sull'esposizione durante il secondo e il terzo trimestre è molto limitata. I dati raccolti sui modelli sperimentali di SM indicano un rischio potenzialmente aumentato di aborto spontaneo. Il rischio di aborti spontanei in donne in gravidanza esposte all'interferone beta non può essere adeguatamente valutato sulla base dei dati attualmente disponibili, ma i dati non suggeriscono finora un aumento del rischio.
Fonte: EMA

 

Consigliamo sempre di prendere ogni decisione relativa ai trattamenti e alla gravidanza con il proprio medico curante. 

 

Ultimo aggiornamento 11 gennaio 2023