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La sclerosi multipla può presentarsi in vari modi, con sintomi iniziali che variano da persona a persona in base alla sede dell’infiammazione e alla sua entità.
Alcuni sintomi iniziali della sclerosi multipla risultano però più frequenti:
• disturbi visivi: possono includere calo della vista rapido e rilevante, di solito in un occhio, sdoppiamento della vista, movimenti non controllabili dell’occhio. Spesso questi disturbi sono accompagnati da dolore all’occhio;
• disturbi delle sensibilità: sensazione di intorpidimento, formicolii, perdita di sensibilità al tatto, difficoltà a percepire il caldo e il freddo. Questi disturbi possono essere presenti nelle braccia, gambe, tronco o anche al volto;
• fatica: mancanza di energia fisica e mentale, diversa dalla stanchezza perché si presenta anche in assenza di sforzi o attività fisica e non migliora con il riposo;
• debolezza: diminuzione della forza muscolare.
Questi sintomi della sclerosi multpla possono manifestarsi singolarmente oppure insieme. Anche l’intensità e la durata possono essere molto diversi. Alcuni sintomi sono comuni ad altre malattie o condizioni, per questo può accadere che il percorso per arrivare alla conferma della diagnosi sia, a volte, lungo e complesso.
Sclerosi multipla: 10 cose da sapere
Al momento non esiste un singolo test o esame in grado di confermare da solo la diagnosi di sclerosi multipla. Il neurologo considera l’insieme di tre elementi:
Tutte le informazioni utili raccolte durante il colloquio con la persona riguardanti la sua situazione clinica, i sintomi, precedenti disturbi, altre malattie familiari ed altre indicazioni che possono servire ad avere un quadro generale, ad escludere alcune ipotesi o confermarle.
Visita effettuata dal neurologo con l’obiettivo di analizzare diverse funzioni come movimento, linguaggio, coordinazione, sistema sensitivo, senso di equilibrio e orientamento, riflessi, reazione degli occhi agli stimoli visivi. L’esame può essere più o meno approfondito e prevedere l’esecuzione di differenti prove.
Risonanza magnetica, potenziali evocati, esami del sangue e del liquido cerebrospinale che permettono anche di escludere altre patologie. Per poter confermare la diagnosi occorre che le lesioni siano diffuse in diverse aree del sistema nervoso centrale (disseminazione spaziale) e che si siano presentante in tempi differenti (disseminazione temporale): questo può comportare il ripetere di alcuni esami, come la RMN per avere la certezza definitiva. Guarda i Criteri diagnostici della sclerosi multipla.
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Ultimo aggiornamento 2 gennaio 2023
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