Fattori genetici, ambientali e interazione geni-ambiente nella sclerosi multipla: il modello della forma pediatrica
Accreditamento ECM per: Fisioterapista, Infermiere, Infermiere pediatrico, Medico Chirurgo (specializzazioni: neurologia, neuropsichiatria infantile, pediatria, pediatria-pediatri di libera scelta), Psicologo (specializzazioni: psicologia o psicoterapia)
Responsabile scientifico: Angelo Ghezzi (NO)
Pur non essendo nota la sua causa, vi è tuttavia una forte evidenza che la sclerosi multipla possa insorgere in soggetti geneticamente predisposti a seguito dell’esposizione a fattori esterni, ambientali: tra questi i maggiori candidati sono gli agenti virali, in particolar modo il virus di Epstein-Barr. Altri attori sono stati identificati con un effetto facilitante come l’esposizione al fumo di sigaretta, la carenza di vitamina D, l’obesità, e altri ancora. Per alcuni di questi possono essere prospettate misure di prevenzione e mitigazione.
Il focus dell’incontro è la sclerosi multipla pediatrica: questa forma di malattia rappresenta infatti un interessante modello per lo studio dei processi implicati nello sviluppo della malattia: perché si tratta di soggetti assai vicini all’esposizione di fattori ambientali, senza l’effetto di fattori confondenti che possono invece essere presenti in soggetti con una lunga evoluzione; perché eventuali strategie di intervento possono essere maggiormente efficaci se agite precocemente; perché è possibile che la componente genetica possa esplicare un maggiore effetto, anticipando l’esordio della malattia.
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