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13/04/2017

Nessuno deve essere lasciato solo

I recenti fatti di cronaca impongono una riflessione sul diritto alla salute in Italia 

 

Ognuno sceglie per la propria vita. AISM non può entrare nelle scelte individuali delle singole persone. L'Associazione Italiana Sclerosi Multipla agisce in base ai principi e ai valori definiti nello Statuto e nel suo Codice etico, che sono espressione del sentire collettivo della comunità delle persone con sclerosi multipla che AISM rappresenta.

 

Il Codice etico di AISM pone tra i principi guida dell’Associazione la “protezione e promozione della salute, del ben–essere, della qualità di vita come patrimonio non solo individuale, ma fattore chiave di progresso e sviluppo per l’intera Comunità”. Nel solco di questo valore fondante, lo Statuto associativo afferma quindi l’impegno di AISM nel promuovere ogni iniziativa che favorisca e renda effettiva la qualità di vita delle persone, a partire dal miglioramento della qualità di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari che debbono essere garantiti sull’intero territorio nazionale per ogni fase e livello di malattia.

 

Operiamo quotidianamente affinché nel nostro Paese ad ognuno sia garantito il diritto alla salute, uno dei capisaldi della Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla, lanciata nel 2014. E proprio nell’interesse dell’intera collettività che ci impegniamo affinché non esistano più casi isolati. Affinché nessuno si trovi nelle condizioni di fare scelte estreme.

 

Il nostro modo di agire per realizzare un mondo libero dalla SM, definito nell’Agenda della SM 2020, è perciò concentrato sul sistema dei servizi sanitari e sociali ospedalieri e territoriali, che deve fare di tutto affinché non possa accadere che una persona non abbia a disposizione nessuna scelta davanti a sé. Non possiamo, in quanto parte di una società civile, consentire che a persone malate gravi non vengano dati tutti i possibili servizi da parte delle Istituzioni - ausili, riabilitazione, cure palliative, farmaci sintomatici, supporto psicologico, sostegno del nucleo familiare e delle reti di prossimità - che gli possano consentire di vivere dignitosamente e non in solitudine e progettare la propria esistenza oltre la sclerosi multipla.

 

Come Associazione ci confrontiamo ai tavoli di tutte le Regioni - lo abbiamo fatto anche in Toscana, la terra di  Davide - per i Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA), nei quali chiediamo siano previsti anche percorsi e protocolli dedicati alle persone con SM gravi e gravissime.

 

Vogliamo che siano presenti gli interventi di ogni natura per sostenere persone e famiglie, e una rete di servizi con integrazione socio-sanitaria. Comprese le cure palliative, che non riguardano solo il fine vita.

 

Chiediamo che ogni persona sia messa nelle condizioni di vivere la miglior vita possibile con la sua malattia. Vogliamo vivere in uno Stato che è accanto alla singola persona, soprattutto se è in una condizione di salute gravissima e perciò, in quanto tale, più degli altri ha bisogno di aiuto e di una presa in carico responsabile.