Ofatumumab
Fase di sviluppo della terapia
Informazioni
- Principio attivo: ofatumumab.
- Modalità di somministrazione: iniezione sottocutanea mensile.
- Posologia: dosaggio iniziale, 20 mg di ofatumumab somministrato al primo giorno del trattamento (Settimana 0) e poi alle settimane 1 e 2 (Settimana 1 e Settimana 2). Dopo queste 3 prime iniezioni, non è prevista un’iniezione alla settimana successiva (Settimana 3). A partire dalla Settimana 4 e poi ogni mese, la dose raccomandata è di 20 mg di ofatumumab.
- Effetti collaterali: i più frequentemente segnalati erano legati all'iniezione, che si risolvevano nei giorni successivi alla prima somministrazione.
- Modalità di conservazione: in frigorifero (2°C–8°C).
Domande frequenti
Che cosa è ofatumumab?
Ofatumumab è un farmaco approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ad aprile 2021 con il nome commerciale di Kesimpta per il trattamento di forme di sclerosi multipla recidivanti con attività di malattia evidenziata clinicamente o tramite neuroimmagini. Successivamente con determina del 9 giugno pubblicata su Gazzetta Ufficiale n 145 del 19 giugno ha autorizzato la commercializzazione del farmaco e con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale serie generale n. 79 del 4 aprile 2022 ne ha concesso la rimborsabilità.
Qual è il suo meccanismo d'azione?
Ofatumumab è un anticorpo monoclonale che si lega in maniera specifica alla proteina CD20 presente sulla superficie dei linfociti B, determinandone la lisi. I linfociti B sono coinvolti nel processo di attacco e danneggiamento della mielina, Ofatumumab colpendo e rimuovendo i linfociti B riduce la possibilità di avere una ricaduta, allevia i sintomi e rallenta la progressione della malattia.
Come viene somministrato il farmaco?
Il farmaco viene somministrato tramite Iniezione sottocutanea mensile.
Il dosaggio iniziale è di 20 mg di ofatumumab somministrato al primo giorno del trattamento (Settimana 0) e poi alle settimane 1 e 2 (Settimana 1 e Settimana 2). Dopo queste 3 prime iniezioni, non è prevista un’iniezione alla settimana successiva (Settimana 3). A partire dalla Settimana 4 e poi ogni mese, la dose raccomandata è di 20 mg di ofatumumab.
Schema riassuntivo:
Settimana 0: (primo giorno di trattamento) 20 mg
Settimana 1: 20 mg
Settimana 2: 20 mg
Settimana 3: Nessuna iniezione
Settimana 4: 20 mg
Ogni mese successivo: 20 mg
Chi può prescrivere il farmaco?
Il farmaco potrà essere prescritto dal neurologo del centro clinico.
Quali studi clinici sono stati condotti e quali i risultati ottenuti?
MIRROR - ofatumumab confrontato al placebo
Hanno partecipato a questo studio 232 persone che hanno assunto diversi dosaggi di trattamento. In particolare i dosaggi somministrati erano: 3mg, 30mg, 60mg somministrati ogni 12 settimane e 60 mg somministrato ogni 4 settimane o placebo per un periodo di trattamento complessivo di 24 settimane. L’obiettivo principale dello studio era il numero di nuove lesioni attive rilevate alla risonanza magnetica alla settimana 12 di trattamento. Complessivamente le dosi di ofatumumab hanno comportato una riduzione del 65% delle nuove lesioni attive rispetto al placebo. L'attività alla risonanza magnetica è stata ridotta in modo incrementale con l’aumento delle dosi di ofatumumab. Alla dose più bassa (3 mg ogni 12 settimane), l'attività della malattia persisteva. Alla dose più alta (60 mg ogni 4 settimane), ofatumumab non ha mostrato efficacia aggiuntiva rispetto alla dose di 60 mg ogni 12 settimane.
ASCLEPIOS I e ASCLEPIOS II - ofatumumab confrontato con teriflunomide
Questi studi di fase III hanno coinvolto 1882 persone con SM recidivante, i partecipanti allo studio hanno ricevuto ofatumumab somministrato tramite iniezione sottocutanea ogni 4 settimane oppure teriflunomide una volta al giorno per 2 anni e mezzo. Questi studi hanno dimostrato che il farmaco avrebbe ridotto le ricadute del 50-59% e la progressione della disabilità di circa il 30% rispetto al teriflunomide. Ofatumumab inoltre ha ridotto il numero di nuove lesioni alla risonanza magnetica in confronto a teriflunomide (di circa il 96% il numero di lesioni pesate in T1 captanti gadolinio e dell’83% il tasso di lesioni nuove o ingrandite pesate in T2).
Quali sono i principali effetti collaterali osservati?
Le reazioni avverse più importanti e più frequentemente segnalate sono le infezioni delle vie respiratorie superiori, le reazioni sistemiche correlate all’iniezione (febbre, mal di testa, dolori muscolari, brividi e stanchezza che si verificano di solito nelle 24 ore successive alla somministrazione, in particolare alla prima dose), le reazioni in sede di iniezione come rossore dolore prurito gonfiore e le infezioni delle vie urinarie.
Posso cambiare trattamento e iniziare ad assumere ofatumumab?
La decisione sull'opportunità di cambiare trattamento ed iniziare l’assunzione del farmaco deve essere fatta in accordo con il proprio medico curante tenendo conto diversi fattori, come per esempio le caratteristiche della propria SM, l'efficacia dell’altra terapia in uso, i potenziali rischi e benefici.
Le persone che prenderanno questo nuovo farmaco dovranno eseguire esami o visite mediche particolari?
Prima di iniziare il trattamento il medico potrà controllare attraverso alcuni esami il suo sistema immunitario ed eseguire una valutazione infettivologica, in modo tale da stabilire la necessità o meno di fare alcune vaccinazioni prima di iniziare il farmaco.
Per quanto tempo è necessario assumere ofatumumab?
Non esiste un limite temporale specifico.
Ofatumumab può alterare la fertilità maschile e femminile?
Non vi sono dati sugli effetti di ofatumumab sulla fertilità umana. I dati non clinici non hanno dimostrato potenziali pericoli per l’uomo sulla base dei parametri di fertilità maschile e femminile valutati nelle scimmie.
Ofatumumab può avere affetti negativi su una possibile gravidanza?
Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con ofatumumabe per 6 mesi dopo l’ultima somministrazione del farmaco.
Sulla base delle evidenze da studi sugli animali, ofatumumab può attraversare la placenta e causare la deplezione fetale delle cellule B. Pertanto il trattamento deve essere evitato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi il rischio potenziale per il feto.
È possibile allattare durante il trattamento con ofatumumab?
Il farmaco può passare nel latte materno. Si rivolga al medico per sapere i benefici e i rischi prima di allattare il suo bambino durante l’utilizzo di ofatumumab.
Le persone con SM che eseguono tutti gli anni la vaccinazione antiinfluenzale, potranno eseguirla anche quando in trattamento con ofatumumab?
Tutte le vaccinazioni devono essere somministrate secondo le linee guida sulle vaccinazioni almeno 4 settimane prima di iniziare il trattamento con ofatumumab se si tratta di vaccini vivi o vivi attenuati e, ove possibile, almeno 2 settimane prima di iniziare la terapia con ofatumumab per i vaccini inattivati. Ofatumumab può interferire con l’efficacia dei vaccini inattivati. Non è stata studiata la sicurezza dei vaccini vivi o vivi attenuati a seguito della terapia con ofatumumab.
Come deve essere conservato il farmaco?
Il farmaco va conservato in frigorifero (2°C–8°C), non va congelato. La siringa preriempita va tenuta nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Inoltre la siringa deve essere tolta dal frigorifero da 15 a 30 minuti prima dell’iniezione per permetterle di raggiungere la temperatura ambiente.
Se necessario, ofatumumab può essere lasciato fuori dal frigorifero per un solo periodo fino a 7 giorni a temperatura ambiente (non superiore a 30°C). Se non è usato durante questo periodo, il farmaco può quindi essere rimesso in frigorifero per un massimo di 7 giorni.
Iter approvazione
Febbraio 2020: l'azienda ha comunicato che sia la FDA sia EMA hanno accettato la richiesta di valutazione del farmaco ofatumumab per una possibile autorizzazione per il trattamento della SM recidivante remittente. Si attende una decisione per la fine del 2021.
Agosto 2020: FDA (Food and Drug Administration) ente governativo statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha approvato la terapia Kesimpta® (ofatumumab)per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente, e sclerosi multipla secondariamente progressiva attiva in pazienti adulti.
Gennaio 2021: ofatumumab (nome commerciale Kesimpta) ha ricevuto il parere positivo dal Comitato per i prodotti medicinali per uso umano di EMA (European Medicine Agency) per il trattamento delle persone con sclerosi multipla adulte con forme recidivanti.
Aprile 2021: la Commissione Europea ha approvato il farmaco ofatumumab (nome commerciale Kesimpta) per il trattamento di forme di sclerosi multipla recidivanti con attività di malattia evidenziata clinicamente o tramite neuroimmagini.
Giugno 2021: AIFA con determina del 9 giugno pubblicata su Gazzetta Ufficiale n 145 del 19 giugno ha autorizzato il farmaco inserendolo momentaneamente in classe C(nn) dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità in attesa del riconoscimento della rimborsabiltà del farmaco da parte di AIFA.
Bibliografia
- Amit Bar-Or et al, Subcutaneous ofatumumab in patients with relapsing-remitting multiple sclerosis: The MIRROR study. Neurology 2018 May 15;90(20):e1805-e1814.
- Hauser SL et al, Ofatumumab versus Teriflunomide in Multiple Sclerosis. N Engl J Med. 2020 Aug 6;383(6):546-557.
Ultimo aggiornamento 11 gennaio 2023