Ozanimod
Informazioni
- Principio attivo: ozanimod.
- Modalità di somministrazione: Compresse da assumere una volta al giorno.
- Posologia: prevede un incremento progressivo della dose durante la prima settimana di trattamento, per la quale è prevista una confezione dedicata, che contiene:
- 4 capsule di colore grigio chiaro da 0,23 mg di ozanimod che il paziente, deve assumerne una volta al giorno per i primi quattro giorni (1, 2, 3 e 4);
- 3 capsule di colore grigio chiaro e arancione, contenenti 0,46 mg di ozanimod, da assumere nei 3 giorni successivi (5, 6 e 7).
- Dal giorno 8 e successivamente, una volta completata la confezione di cui sopra, il paziente passerà a una “confezione di mantenimento” contenente 28 capsule da 0,92 mg, di colore arancione, da assumere sempre una volta al giorno per tutta la durata del trattamento.
- Indicazioni: trattamento di persone con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) con malattia in fase attiva, come definito da caratteristiche cliniche o di imaging.
- Effetti collaterali comuni: diminuzione della frequenza cardiaca, maggior rischio di infezione delle vie urinarie e delle vie respiratorie, aumento della pressione sanguigna e ipotensione ortostatica.
- Modalità di conservazione: temperatura inferiore ai 25°C.
Domande e risposte
Che cosa è ozanimod?
Ozanimod è un modulatore del recettore della sfingosina-1-fosfato (S1P), che si lega selettivamente ai sottotipi 1 e 5 del recettore della sfingosina-1-fosfato ed è indicato per il trattamento di persone con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) con malattia in fase attiva, come definito da caratteristiche cliniche o di imaging.
Qual è il suo meccanismo d'azione?
Il meccanismo mediante il quale ozanimod esercita i suoi effetti terapeutici nella sclerosi multipla non è noto, ma può implicare la riduzione della migrazione dei linfociti nel sistema nervoso centrale (SNC).
Il farmaco ozanimod è approvato in Italia?
Sì, il farmaco è stato approvato da EMA (Agenzia Europea del Farmaco) a maggio 2020 e successivamente, con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 6 settembre 2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco ne ha approvato anche la rimborsabilità, passaggio fondamentale affinché sia concretamente accessibile.
Come viene somministrato il farmaco?
Il farmaco viene somministrato per via orale, una volta al giorno. Le capsule possono essere assunte con o senza cibo. Lo schema di somministrazione prevede un incremento progressivo della dose durante la prima settimana di trattamento, per la quale è prevista una confezione dedicata.
In particolare, tale confezione contiene:
- 4 capsule di colore grigio chiaro da 0,23 mg di ozanimod per i primi quattro giorni (1, 2, 3 e 4);
- 3 capsule di colore grigio chiaro e arancione, contenenti 0,46 mg di ozanimod nei 3 giorni successivi (5, 6 e 7).
- Dal giorno 8 e successivamente, una volta completata la confezione di cui sopra, il paziente passerà a una “confezione di mantenimento” contenente 28 capsule da 0,92 mg, di colore arancione per tutta la durata del trattamento.
Regime di aumento graduale della dose
Giorni 1-4: 0,23 mg una volta al giorno
GIORNI 5-7: 0,46 mg una volta al giorno
GIORNO 8 E SUCCESSIVAMENTE: 0,92 mg una volta al giorno
Chi può prescrivere il farmaco?
Il farmaco potrà essere prescritto dai soli medici appartenenti alle strutture ospedaliere e sanitarie territoriali autorizzate dalla Regione di rispettiva pertinenza (Centri Specialistici Sclerosi Multipla).
Quali studi clinici sono stati condotti e quali i risultati ottenuti?
In uno studio di fase II, 258 persone con SM recidivante hanno assunto una delle due dosi di ozanimod (0,46 e 0,92 mg) o placebo per 24 settimane. Ozanimod ha ridotto, con entrambe le dosi, il numero di lesioni captanti gadolinio alla Risonanza Magnetica Cerebrale, valutate tra la 12a e la 24a settimana (obiettivo primario dello studio). Ozanimod è stato valutato successivamente in due studi clinici randomizzati, in doppio cieco, double dummy, a gruppi paralleli, controllati con farmaco attivo (IFNß-1a intamuscolo, somministrato una volta a settimana), con disegno ed endpoint simili, in pazienti affetti da SM recidivante- (SMR). Nonostante nei due studi riportati sotto siano state valutate due dosi di ozanimod (0,46 e 0,92 mg), l’unica dose approvata da EMA è quella di 0,92 mg. Nella descrizione dei risultati, si farà, pertanto, riferimento solo a questa dose
SUNBEAM
Per questo studio di fase III sono state coinvolte 1346 persone con SM recidivante che hanno assunto ozanimod o interferone beta-1a per un anno. L'obiettivo principale dello studio era di confrontare i tassi di recidiva. Per il gruppo che assumeva 0,92 mg di ozanimod, il tasso di recidiva era 0,18, con una riduzione relativa del 48% rispetto a interferone. Ozanimod 0,92 ha anche ridotto in maniera significativa il numero di lesioni attive e non attive osservate alla risonanza magnetica. Ozanimod 0,92 mg ha, inoltre, ridotto la perdita del volume cerebrale complessivo, del volume talamico e della sostanza grigia corticale rispetto a interferone.
RADIANCE
Questo studio di fase III ha reclutato 1320 partecipanti con SM recidivante che hanno assunto ozanimod o interferone beta-1a per due anni. L'obiettivo principale dello studio era di confrontare i tassi di ricaduta. Per il gruppo che assumeva 0,92 mg di ozanimod, il tasso di ricadute era 0.17, con una riduzione relativa del 38% rispetto a interferone. Rispetto all’interferone, entrambe le dosi di ozanimod hanno anche ridotto il numero di lesioni attive e non attive osservate alla risonanza magnetica.
Ozanimod 0,92 mg ha, inoltre, ridotto la perdita del volume cerebrale complessivo, del volume talamico e della sostanza grigia corticale rispetto a interferone.
Quali sono i principali effetti collaterali osservati?
Tra i più comuni effetti collaterali vi sono: una diminuzione della frequenza cardiaca, un maggior rischio di infezione delle vie urinarie e delle vie respiratorie, aumento della pressione sanguigna e ipotensione ortostatica. Sono state segnalate anche: diminuzione dei linfociti, aumento degli enzimi epatici e alterazione dei test di funzionalità respiratoria.
Una persona con SM può cambiare la sua attuale terapia e passare a questo nuovo farmaco?
La decisione se adottare ozanimod in sostituzione ad altre terapie deve essere presa dal medico che si occupa del trattamento della SM, in accordo con il paziente, tenendo conto di una serie di fattori tra cui l'efficacia e gli effetti collaterali della terapia al momento impiegata, i potenziali rischi e benefici, nonché lo stile di vita della persona e i criteri di rimborsabilità AIFA.
Le persone che prenderanno questo nuovo farmaco dovranno eseguire esami o visite mediche particolari?
Prima di iniziare il trattamento con ozanimod, il medico eseguirà un un elettrocardiogramma (ECG). Se il paziente con SM presenta alcune patologie cardiache (frequenza cardiaca a riposo < 55 battiti al minuto, blocco atrio-ventricolare di secondo grado [tipo I di Mobitz] o storia clinica positiva per infarto miocardico o insufficienza cardiaca) verrà tenuto sotto osservazione almeno per le prime 6 ore dopo la prima dose di farmaco. La pressione arteriosa deve essere monitorata regolarmente durante il trattamento con il farmaco.
Per quanto tempo è necessario assumere ozanimod?
La sclerosi multipla è una malattia cronica che necessita di trattamenti prolungati nel tempo che possono durare anche per tutta la vita.
Ozanimod può alterare la fertilità maschile e femminile?
Al momento non sono disponibili dati sulla fertilità negli esseri umani. Negli studi sugli animali non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilità
Ozanimod può avere affetti negativi su una possibile gravidanza?
Sono possibili danni al nascituro, pertanto ozanimod è controindicato nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci. Prima di iniziare il trattamento nelle donne in età fertile, pertanto, si deve disporre di un test di gravidanza con esito negativo. Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con ozanimod e per 3 mesi dopo l’interruzione del trattamento. Ozanimod è controindicato durante la gravidanza e deve essere interrotto 3 mesi prima di programmare una gravidanza. Se una donna inizia una gravidanza nel corso del trattamento, la terapia con ozanimod deve essere interrotta e deve essere fornita una consulenza medica riguardo al rischio di effetti dannosi per il feto associati al trattamento ed eseguiti esami ecografici.
È possibile allattare durante il trattamento con ozanimod?
Durante il trattamento con ozanimod la donna con SM non deve allattare con latte materno, poiché il farmaco può passare nel latte materno ed esiste il rischio di effetti indesiderati gravi per il bambino.
Le persone con SM che eseguono tutti gli anni la vaccinazione antiinfluenzale, potranno eseguirla anche quando in trattamento con ozanimod?
Non sono disponibili dati clinici sull’efficacia e sulla sicurezza delle vaccinazioni nei pazienti trattati con ozanimod. L’uso di vaccini vivi attenuati deve essere evitato durante il trattamento con ozanimod e nei 3 mesi successivi. Se è richiesta la vaccinazione con vaccini vivi attenuati, questi ultimi devono essere somministrati almeno 1 mese prima dell’inizio del trattamento con ozanimod. Nei pazienti senza immunità documentata al virus varicella-zoster (VZV) si raccomanda la vaccinazione anti-VZV prima di iniziare il trattamento con ozanimod.
Come deve essere conservato?
Deve essere conservato ad una temperatura inferiore ai 25°C.
Quali studi sono attualmente in fase di realizzazione?
Sono in corso due studi:
- studio in aperto (OLE-Daybreak), estensione degli studi di fase I,II e III, con l’obiettivo di valutare i dati di sicurezza (obiettivo primario) e i dati di efficacia a lungo termine di ozanimod 0,92 mg. Il follow-up medio dei circa 2000 pazienti attualmente nello studio è di 46,8 mesi.
- studio ENLIGHTEN che ha lo scopo di valutare il miglioramento delle funzioni cognitive, rispetto alla valutazione basale, in pazienti trattati con ozanimod 0,92 mg.
Avvisi
Marzo 2019: l’azienda ha comunicato di aver presentato domanda di autorizzazione alla commercializzazione presso EMA
26 marzo 2020. Il Comitato dell'EMA (European Medicine Agency) per i medicinali di uso umano (CHMP, Committee for Medicinal Products for Human Use) ha espresso un parere positivo sull'autorizzazione al commercio del farmaco ozanimod (nome commerciale Zeposia), per il trattamento delle persone adulte con sclerosi multipla recidivante-remittente.
Giugno 2020: il farmaco ozanimod (Zeposia), autorizzato dalla FDA a Marzo 2020, è prescrivibile per le forme recidivanti di SM comprese le CIS, le forme classiche recidivanti remittenti e le forme secondariamente progressive in cui sia presente attività di malattia.
26 novembre 2020: AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco, ha inserito ozanimod (nome commerciale Zeposia) nella classe di farmaci denominata C (nn), dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità.
Settembre 2021: Gazzetta Ufficiale n. 213 del 6 settembre 2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco approva la rimborsabilità del farmaco.
Bibliografia
- Lassiter G, et al. Ozanimod to Treat Relapsing Forms of Multiple Sclerosis: A Comprehensive Review of Disease, Drug Efficacy and Side Effects. I.Neurol Int. 2020 Dec 3;12(3):89-108.
- Selmaj KW, et al. Ozanimod in relapsing multiple sclerosis: Pooled safety results from the clinical development program. Mult Scler Relat Disord. 2021 Jun;51:102844.
- De Luca J, et al. Effect of Ozanimod on Symbol Digit Modalities Test Performance in Relapsing MS. Mult Scler Relat Disord. 2021 Feb;48:102673.
- Cohen JA, et al. Efficacy and safety of ozanimod in multiple sclerosis: Dose-blinded extension of a randomized phase II study. Mult Scler 2019 Aug; 25(9):1255-1262.
- Comi G et al. Safety and efficacy of ozanimod versus interferon beta-1a in relapsing multiple sclerosis (SUNBEAM): a multicentre, randomised, minimum 12-month, phase 3 trial. Lancet Neurol. 2019;18(11):1009-1020.
- Cohen JA, et al. Safety and efficacy of ozanimod versus interferon beta-1a in relapsing multiple sclerosis (RADIANCE): a multicentre, randomised, 24-month, phase 3 trial. Lancet Neurol. 2019;18(11):1021-103
Ultimo aggiornamento 2 novembre 2021