Pubblicato su GLIA uno studio dell’Università Statale di Milano che identificando il meccanismo che permette l’azione riparatrice di una popolazione di cellule progenitrici ancora presente nel cervello adulto apre la via alla possibile associazione di nuove molecole pro-mielinizzanti con farmaci immunomodulanti e anti-infiammatori attualmente usati per tenere sotto controllo i sintomi della sclerosi multipla.
19/02/2018
Sclerosi multipla: le cellule “riparatrici” della mielina che agiscono solo quando l’infiammazione cerebrale lo permette