Sintomi della sclerosi multipla: disturbi intestinali
Fino a due terzi delle persone con sclerosi multipla lamenta disturbi intestinali, spesso associati a problemi vescicali, che sono dunque tra i sintomi comuni della malattia.
Stipsi (o stitichezza) ed incontinenza fecale sono i problemi più frequenti. La stipsi, cioè la difficoltà ad evacuare con regolarità, in genere è collegata alla presenza di un rallentato transito nel colon e anormale funzionali dei muscoli rettali, ma anche fattori come una diminuita introduzione dei liquidi, una scarsa attività fisica, e anche l’assunzione di alcuni farmaci possono contribuire a tale problema.
L’incontinenza fecale, cioè la perdita involontaria delle feci, può essere il risultato di una ridotta sensibilità di riempimento rettale, una ridotta contrazione dello sfintere anale volontario e una ridotta compliance rettale (capacità della parete dell’intestino di adattarsi per il passaggio delle feci).
Rappresentano dei sintomi molto imbarazzanti per la persona che li ha e possono avere conseguenze a livello psicologico come per esempio una diminuzione dell’autostima, d depressione e ansia. Per la stipsi molte persone utilizzano lassativi già prima di consultare un medico e questo può peggiorare il quadro. Una dieta ricca di fibre e lassativi a base di lattulosio possono essere d’aiuto nei casi lievi-moderati.
Per quanto riguarda l’incontinenza fecale se lieve e non frequente può essere trattata con successo con farmaci come loperamide e codeina fosfato, anche se è necessaria cautela se l’incontinenza si alterna a stipsi.
Esistono anche degli ausili specifici che possono essere utilizzati come il tappo anale, che va inserito proprio come una supposta e può essere utilizzato per un massimo di 12 ore, impedendo la perdita incontrollata di feci solide.
Esiste anche un sistema di irrigazione transanale per le persone che soffrono di incontinenza fecale o stipsi, in pratica utilizzando questo sistema è possibile ridurre al minimo la probabilità di perdite intestinali involontarie e/o stipsi. In tutti i casi può essere utile interpellare uno specialista come gastroenterologo, colonproctologo.
Disturbi intestinali nella sclerosi multipla: consigli pratici
Per mantenere una buona funzione intestinale è possibile adottare alcuni semplici consigli per cercare di alleviare questo sintomo molto comune della sclerosi multipla:
- Assumere adeguatamente liquidi (circa un litro e mezzo al giorno).
- Ingerire una quantità adeguata di di fibre con la dieta (cereali, pane integrale, grano, verdura e frutta). Gli integratori di fibre sono utili per chi ha difficoltà a raggiungere la quantità giornaliera di fibre raccomandata (25-30 gr al giorno).
- Assumere emollienti delle feci.
- Fare attività fisica quotidiana anche minima.
- Mantenere orari regolari per l'evacuazione intestinale. È preferibile non aspettare più di 2-3 giorni tra un movimento intestinale e l'altro.
- Utilizzare clisteri, supposte e lassativi, ma solo sporadicamente e quando strettamente necessario.
Disturbi intestinali nella sclerosi multipla. Approcci non farmacologici
Nell'ambito della riabilitazione è possibile intervenire su questi disturbi ad esempio con la rieducazione posturale per migliorare la defecazione, con la rieducazione addominale, diaframmatica, del pavimento pelvico e del ponzamento, tramite l’utilizzo di varie tecniche come la chinesiterapia, il Biofeedback, la rieducazione del ponzamento, l’elettrostimolazione funzionale (FES),il massaggio addominale e il torchio facilitato per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e promuovere il rilassamento muscolare.
Ultimo aggiornamento 3 febbraio 2022
Nella foto: un'immagine dal reportage Under Pressure - Living with MS in Europe. © 2011, Carlos Spottorno