Sintomi della sclerosi multipla: i disturbi sessuali
La sclerosi multipla (SM), tra i vari sintomi che porta con sé, può avere un impatto anche sulle funzioni sessuali. Intimità e sessualità rappresentano una componente significativa della vita e del benessere di ogni individuo, anche di chi affronta una malattia cronica.
Il controllo della risposta sessuale viene esercitato dal sistema nervoso centrale. Le aree del cervello e del midollo spinale coinvolte nei vari aspetti dell’attività sessuale sono molte: l’impulso, la percezione dello stimolo sessuale e del piacere, il movimento, la sensibilità, la consapevolezza e la concentrazione.
Gli stimoli sessuali attraversano diverse aree del cervello, il midollo spinale toracico (superiore), lombare (medio) e sacrale (inferiore) e i genitali, come in un circuito. Le lesioni alla mielina causate dalla sclerosi multipla, se presenti su alcune di queste fibre nervose, possono causare sintomi come i disturbi della funzionalità sessuale.
Problemi sessuali sono sintomi molto comuni nella sclerosi multipla e il 65% delle persone sostengono di aver notato un declino nell’attività sessuale da quando hanno ricevuto la diagnosi.
Circa il 70% delle donne con sclerosi multipla e il 90% degli uomini con sclerosi multipla potrebbero affrontare un problema sessuale in qualche momento del decorso della malattia. Anche se questi disturbi sono molto frequenti, spesso rimangono un argomento tabù sia per la persona con sclerosi multipla che per i neurologi, gli infermieri e altri operatori. L’imbarazzo può rendere difficile chiedere informazioni o esporre le proprie preoccupazioni.
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Quali disturbi sessuali sono legati alla sclerosi multipla?
Le disfunzioni sessuali nella sclerosi multipla si possono distinguere in tre tipologie: primarie, secondarie e terziarie. Appartengono alle disfunzioni primarie tutti i problemi legati direttamente ai cambiamenti neurologici causati dalla sclerosi multipla che influenzano la risposta sessuale e la sensibilità. I disturbi primari includono la perdita parziale o totale del desiderio sessuale, un’alterata o minore sensibilità dell’area genitale, una diminuzione della lubrificazione vaginale o della capacità erettile e una minore frequenza e/o intensità dell’orgasmo.
Le disfunzioni secondarie si riferiscono ai sintomi o cambiamenti fisici legati alla sclerosi multipla che, indirettamente, influenzano la risposta sessuale. I disturbi vescicali e/o intestinali, la fatica, la spasticità, la perdita di forza, i deficit di attenzione e di concentrazione, il tremore e le alterazioni della sensibilità in aree diverse dai genitali sono tra i sintomi più comuni della sclerosi multipla che possono causare una disfunzione sessuale secondaria. Anche gli effetti collaterali di alcuni farmaci influiscono sul rapporto sessuale, riducendo il desiderio.
I disturbi sessuali terziari sono legati agli aspetti psicologici, sociali e culturali tali da interferire con il desiderio. Questi dipendono dall’insieme di sentimenti e atteggiamenti circa la propria sessualità e il modo di esprimerla. La sclerosi multipla può alterare la percezione di sé e della propria autostima, creando timori relativi alla propria immagine corporea, causando perdita di fiducia, cambiamenti dei ruoli in famiglia. Inoltre si può sentire il peso di pregiudizi e delle aspettative su come debba essere un uomo o una donna con una malattia cronica in relazione alla sfera sessuale.
Tuttavia, avere la sclerosi multipla non significa accettare una vita sessuale poco soddisfacente. Inoltre i disturbi sessuali possono avere ripercussioni negative sulla qualità di vita della persona che possono manifestarsi con difficoltà di relazione interpersonale, paura del rifiuto, fino ad arrivare a veri e propri disturbi dell’umore tra cui ansia e depressione. In questi casi potranno essere utili percorsi di psicoterapia individuale e/o di coppia, e imparare tecniche di rilassamento. È importante prestare attenzione ai possibili cambiamenti del proprio corpo e confrontarsi con il proprio medico per comprendere meglio come affrontarli, tra gli specialisti che possono essere coinvolti in una corretta valutazione del problema vi sono andrologo, sessuologo, ginecologo.
Quali trattamenti?
La disfunzione erettile negli uomini può essere affrontata attraverso l'utilizzo di farmaci orali, farmaci iniettabili, piccole supposte che vengono inserite nel pene e dispositivi o impianti gonfiabili. Invece le strategie di gestione per le donne potrebbero per esempio includere l’utilizzo di un vibratore per aumentare la stimolazione e l'eccitazione e l’uso di lubrificanti personali liquidi o gelatinosi idrosolubili per la secchezza vaginale.
La vaselina non deve essere utilizzata perché non è solubile in acqua e può causare infezioni. Dal punto di vista riabilitativo potranno essere utili il trattamento del pavimento pelvico, tramite varie tecniche come per esempio esercizi di presa di coscienza, chinesiterapia, elettrostimolazione funzionale (FES), tecniche respiratorie di rilassamento. Infine sarà utile anche il trattamento riabilitativo delle cause secondarie tra cui la fatica, la spasticità, il dolore.
Ultimo aggiornamento 8 febbraio 2022
Nella foto: un'immagine dal reportage Under Pressure - Living with MS in Europe. © 2011, Lurdes R. Basoli