Ublituximab TG-1101
Fase di sperimentazione della terapia
Meccanismo d'azione:
è un anticorpo monoclonale, che si lega in maniera specifica alla proteina di superficie CD20 presente sui linfociti B, i linfociti B identificati vengono distrutti. In origine tale molecola era stata sviluppata per il trattamento del linfoma di non Hodgkin e la leucemia linfatica cronica, successivamente si è ritenuto fosse utile studiarlo anche all'interno delle malattie autoimmuni come la SM, il lupus erimatoso sistemico e l'artrite reumatoide.
Modalità di assunzione:
Si somministra attraverso infusione endovenosa.
Effetti collaterali
Negli studi di fase II i più comuni effetti collaterali riportati sono state: reazioni correlate alla infusione del farmaco, che si sono verificare nella metà dei partecipanti. Tali reazioni all’infusione erano più comuni durante la prima somministrazione del farmaco e diventavano meno frequenti alle successive somministrazioni.
Studi effettuati
I risultati dello studio di fase II condotto su 48 persone con SM recidivante remittente in trattamento con infusioni di ublituximab hanno evidenziato che il farmaco aveva ridotto le cellule B del 99% a 4 settimane dopo il trattamento e aveva mantenuto la diminuzione alle settimane 24 e 48 dello studio. Gli esami di risonanza magnetica hanno inoltro mostrato che le lesioni attive erano state azzerate mentre il volume complessivo delle lesioni si era ridotto del 10% alla settimana 48. Inoltre il 93% dei partecipanti allo studio non aveva avuto ricadute.
Future ricerche
ULTIMATE 1 e 2 (Ublituximab confrontato con teriflunomide)
Questi studi di fase III coinvolgono ciascuno 440 persone con SM recidivante remittente che assumeranno o il nuovo farmaco o il teriflunomide per 96 settimane. L’obiettivo principale dello studio sarà valutare il numero di ricadute annue di ogni persona e gli effetti collaterali, lo studio dovrebbe terminare nell’autunno 2021.