Yoga e sclerosi multipla
Studi ed evidenze scientifiche
Quale stile di yoga e quale istruttore scegliere?
Lo yoga, uno stile di vita.
Lo Yoga ci insegna a curare ciò che non si può sopportare e sopportare ciò che non può essere curato
(B.K.S. Iyengar).
Praticato per secoli sia come medicina che come percorso spirituale, lo yoga (che vuol dire “legare insieme”) non è semplicemente un esercizio fisico, ma piuttosto un vero e proprio sistema di vita, una pratica che aiuta le persone a vivere una vita sana e felice. La semplice pratica della respirazione, che tutti noi esercitiamo ogni giorno senza pensare, diventa uno strumento molto potente quando capiamo come indirizzarla e quali sono i suoi effetti sul corpo: bastano pochi minuti di concentrazione su inspirazione ed espirazione per osservare come la mente sia più tranquilla e il corpo più rilassato, e cominciare a entrare in contatto con il corpo in maniera diversa. Lo yoga, peraltro, è una pratica molto flessibile, che rispetta le differenze presenti nel corpo di ognuno per forma, forza, flessibilità, mobilità, livello di energia e capacità: l'obiettivo, infatti, non è quello di assumere solo posizioni specifiche, ma piuttosto quello di combinare la respirazione, la postura, il movimento e la consapevolezza del proprio corpo per raggiungere il rilassamento totale.
Yoga e sclerosi multipla.
Lo yoga è un valido aiuto anche per migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla, per le quali anche le più semplici attività quotidiane possono essere di difficile gestione, come mantenersi in equilibrio e camminare. Affaticamento, debolezza, cadute, dolore e sbalzi di umore possono tutti essere sintomi della SM e tutti possono migliorare grazie alla pratica dello yoga. Praticare gli esercizi regolarmente, infatti, si è dimostrato altrettanto efficace per lenire questi sintomi di esercizi più convenzionali, come lo stretching o gli esercizi di rafforzamento. Inoltre, questa pratica può avere un impatto positivo sul fronte emotivo e psicologico, e non solo su quello fisico. Alcuni studi internazionali, infatti, hanno osservato come la pratica dello yoga sia efficace per affrontare meglio l'ansia, per alleviare la depressione e migliorare la concentrazione.
Studi ed evidenze scientifiche.
Sebbene non esistano studi su grandi coorti di persone che testimonino gli effetti benefici dello yoga sui sintomi della sclerosi multipla, nel corso degli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi trial che dimostrano l'azione positiva di questa pratica su alcuni fattori debilitanti per le persone che convivono con questa malattia. Ricerche condotte in tutto il mondo, dall'Asia all'America del Sud, passando per gli Stati Uniti e l'Europa non fanno che confermare quello che le persone con SM che praticano yoga testimoniano ogni giorno: lo yoga dona maggiore vitalità, energia, vigore sia fisici sia mentali. Tanto che nel 2014, un editoriale su Lancet Neurology concludeva che non ci sono motivi per sconsigliare la pratica dello yoga ai pazienti neurologici, comprese le persone con SM.
Nell'ultimo anno, per fare degli esempi, è stato pubblicato uno studio iraniano che ha mostrato come lo yoga sia molto efficace nel migliorare la qualità di vita perché riduce in maniera significativa la fatigue. Un secondo studio dimostra invece che la pratica aumenta la forza degli arti inferiori, migliora l'equilibrio e mitiga affaticamento e dolore, aumentando così le interazioni sociali delle persone e diminuendo stress e ansia. Conclusioni confermate anche da una piccola ricerca condotta in Brasile. Uno studio pilota condotto in Germania, invece, svela come la pratica yoga aiuti a migliorare i tempi di reazione audiovisivi e abbia dei benefici sulla salute psicologica dei pazienti.
Ancora. Uno studio condotto negli Stati Uniti ha analizzato gli effetti prodotti da un programma di Ananda Yoga condotto da 24 persone con sclerosi multipla per 4 mesi. Ebbene, come scrivono i ricercatori dell'Università della California che hanno condotto la ricerca, nelle persone che hanno partecipato si sono osservati miglioramenti nella forza, nell'equilibrio, nella capacità di inspirare nonché nella salute mentale e nella qualità di vita. L'Ananda Yoga è un sistema di Hata Yoga il cui scopo è proprio quello di risvegliare, sperimentare e controllare le energie all'interno del corpo, grazie al controllo ritmico del respiro (gli asana e il pranayama).
Gestire la respirazione e quindi il rilassamento mentale e fisico può essere d'aiuto anche nella quotidianità della vita delle persone con SM, per esempio quando ci si deve sottoporre a risonanza magnetica o quando si fanno infusioni di farmaci.
Quale stile di Yoga e quale istruttore scegliere?
Ci sono molti stili di yoga ed è fondamentale, quindi, trovare il corso più conforme alle proprie esigenze. Questa pratica, infatti, può essere adattabile per diversi livelli di salute e disabilità, richiede poche attrezzature e uno spazio anche minimo: può essere svolta sia da chi è costretto a stare a letto sia da persone in sedie a rotelle. È importante, inoltre, affidarsi a istruttori di yoga certificati, che insegnino nelle palestre, in studi o privatamente a casa. Prima di affidarsi a un istruttore consigliamo di chiedere quali sono le sue qualifiche, da quanto tempo insegna, quale stile di yoga pratica e se abbia lavorato già con persone con esigenze particolari. Consultatevi comunque sempre con il vostro medico di fiducia prima di decidere. Una volta presa la decisione, spiegate all'istruttore come vi sentite e quali sono le vostre esigenze. Fermatevi sempre se un qualsiasi esercizio non vi sembra adeguato al vostro corpo e alle vostre necessità. Infine, anche se non siete in grado di uscire di casa, ricordatevi che ci sono libri, video e corsi di yoga in streaming disponibili online.
Altre informazioni.
Ci sono molte associazioni di yoga in Italia, ne segnaliamo alcune a cui poter chiedere maggiori informazioni, soprattutto su istruttori o corsi dedicati a persone con scarsa mobilità. Può inoltre essere condividere la vostra esperienza con chi ha già provato questa pratica: Rossella, 36 anni, persona con SM ha scritto la sua esperienza sul blog “Giovani oltre la SM” sul sito di AISM.