Il nuovo Bando FISM 2023 finanzierà progetti di eccellenza che promettono un significativo contributo alla ricerca sulla sclerosi multipla e patologie correlate in linea con le priorità strategiche della Agenda 2025. I progetti potranno essere presentati sino al 24 aprile 2023.
Lo scopo di questo Bando è sostenere progetti di ricerca di eccellenza per trovare causa, cura definitiva, migliorare servizi e qualità di vita per le persone con sclerosi multipla.
Questo bando in particolare mette a disposizione un fondo dedicato, fino a un milione di Euro, per progetti di eccellenza sulle patologie correlate alla sclerosi multipla, le malattie dello spettro dei disordini della neuromielite ottica NMOSD e MOGAD.
Requisiti
I requisiti formali per accedere al Bando FISM sono visibili nel regolamento. In particolare, ai ricercatori è richiesta capacità di integrarsi e saper interagire tra gruppi di ricerca, anche all’interno di ambiti di ricerca interdisciplinari : «Daremo priorità a progetti collaborativi che vedono coinvolti ed integrati più gruppi di ricerca, anche internazionali, e proposte caratterizzate da interdisciplinarietà – precisa il Presidente FISM Mario Alberto Battaglia – e i ricercatori potranno presentare progetti annuali, biennali, triennali, nonché progetti pilota di un anno (per ricerche innovative ad alto rischio), progetti speciali e progetti/richieste di infrastrutture per la ricerca».
Il Bando FISM è finanziato dal 5xmille degli italiani.
«Negli ultimi 5 anni abbiamo investito 40 milioni di euro nella ricerca scientifica. Ad oggi abbiamo 187 gruppi di ricerca attivi e stiamo lavorando su 100 progetti di ricerca per un valore di 15 milioni di euro – ricorda a tutti Mario Alberto Battaglia, Presidente della FISM –Tra i 183 progetti presentati a FISM con il bando 2022, 98 sono stati ritenuti eccellenti; la nostra scuola di ricerca è davvero una scuola di eccellenza, ma solo 33 sono stati finanziati. Per gli altri 65 servono altri fondi. Sostenere la ricerca FISM con il proprio 5xmille potrebbe significare sostenere il triplo della ricerca».