Mercoledì 7 dicembre 2022, al Teatro Dal Verme di Milano, Antonella Ferrari, attrice, scrittrice, madrina di AISM, ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro, l’onorificenza che la città riconosce ogni anno ai cittadini che si sono distinti per il loro valore e l’impegno civico. Ad Antonella è stata conferita una delle 15 Medaglie d’Oro 2022.
«Per me, milanese DOC, è un onore grande e inaspettato. Mi è stato conferito per “meriti sociali”, per le mie battaglie sociali. Ricevere questa onorificenza dalla mia città natale è veramente il massimo. Qualche anno fa l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha conferito il Cavalierato al Merito della Repubblica Italiana. Già allora era entusiasta. Non mi sarei mai aspettata che arrivasse anche l’Ambrogino d’Oro: ho sempre visto i premiati con questa onorificenza come persone irraggiungibili».
In che modo questo riconoscimento può dare nuovo impulso ai tuoi impegni sociali?
«Lotto da tempo per ottenere che anche le donne con una patologia neurodegenerativa come la mia possano con maggiore semplicità, se lo desiderano, possano offrire la propria disponibilità all’adozione con maggiore semplicità rispetto a quanto oggi accade. Nei prossimi mesi uscirà il mio secondo libro e sarà centrato proprio sul tema della “non maternità” cui tante donne nelle mie condizioni oggi sono in qualche modo condannate. Continuerò la mia battaglia per tutte le donne che desiderano fortemente diventare mamme e magari non ce la fanno naturalmente, ma potrebbero essere splendide madri adottive, se fosse loro consentito».
Da donna che ha desiderato essere mamma, hai un desiderio speciale per i bambini, magari quelli che già da piccoli si trovano ad affrontare una condizione di disabilità?
«Da diversi anni ho un piccolo grande desiderio: promuovere una linea di stampelle colorate, come le mie, che sono uniche, per adulti e per bambini, per colorare il mondo della disabilità. Tante persone mi scrivono come sia possibile dotarsi di stampelle come le mie, che non sono commercializzate: cerco un’azienda che creda nel progetto e trasformi questo sogno di colore in realtà».
Sei madrina di AISM: questo riconoscimento cambia qualcosa nel tuo impegno per le persone con sclerosi multipla?
«Sono da più di vent’anni impegnata con AISM nella lotta alla sclerosi multipla. Sarò sempre molto attenta e attiva. Continuerò a lottare per arrivare, con tutte le persone con sclerosi multipla, a un mondo veramente libero da questa malattia. Anche in questo periodo, nel mio percorso attuale di inviata del programma televisivo “O anche no”, su Rai 3, sto cercando di portare alla ribalta anche storie di persone con disabilità e con sclerosi multipla che possono essere esempio e forza per tutti».
Complimenti per questo riconoscimento, Antonella, da tutta la comunità di AISM: insieme, una conquista dopo l’altra, continuiamo a costruire un mondo libero dalla sclerosi multipla, una società migliore per tutti.