Salta al contenuto principale

30/05/2013

Congresso Fism 2013: nel ricordo di Rita Levi Montalcini

 Congresso FISM 2013
Nella foto: il tavolo dei relatori e la platea al Congresso FISM 2013

 

Oltre 200 ricercatori e persone con SM a confronto all’annuale meeting dell’Associazione e della sua Fondazione. Il messaggio di Napolitano per la Premio Nobel e Presidente Onorario AISM, e per l'eccellenza della ricerca scientifica italiana

 

“I risultati raggiunti [dalla scienza] sono la testimonianza dell’altissimo livello qualitativo della ricerca italiana, cui tanto ha contribuito, con passione e generosità, la Professoressa Rita Levi Montalcini, della quale conservo un grato e affettuoso ricordo”. Con questo messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – ricordando il Premio Nobel per la Medicina nel 1986, Presidente AISM dal 1983 e poi Presidente Onorario, mancata alla fine del 2012 lasciando un grande vuoto scientifico ma soprattutto umano – si è aperto l’annuale congresso FISM. Oltre 200 esperti si sono ritrovati per fare il punto sui risultati della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla. Il meeting si si è svolto a Roma, in occasione della quinta Giornata Mondiale della SM, presso il centro congressi Roma Eventi, il 29 e 30 maggio 2013.

 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, ha inviato un ringraziamento: “ai ricercatori ed ai volontari”, mostrando, “profonda gratitudine per il delicato ed incessante lavoro svolto, certo che il Vostro impegno saprà dare le giuste risposte alle nuove sfide che ci attendono”. Come evidenzia il titolo del congresso, la sfida più urgente è: dare risposte alle persone con SM. «È fondamentale che la persona con SM possa scegliere di fare della sua vita quello che desidera, indipendentemente dalla malattia – ha detto Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM - Ma perché questo sia possibile dobbiamo lavorare tutti insieme: i ricercatori possono trovare quelle risposte, insieme ad altri professionisti di riferimento - clinici, operatori, personale dei centri – e insieme alle istituzioni». Sentito l’appello della Presidente AISM, Roberta Amadeo: «La campagna della Giornata della SM quest’anno ci chiede di condividere il nostro motto, il pensiero che ci aiuta ad affrontare le sfide della vita. Il mio è “Crederci sempre, non mollare mai”. Per questo chiedo a voi ricercatori: “Aiutateci a vivere la qualità oggi e a liberarci dalla SM domani».

 

Alla dottoressa Antonella Moretti – Direttore Generale AISM e FISM – il compito di dare le cifre dell’impegno associativo al fianco delle persone con SM: «Nonostante il periodo congiunturale difficile – dice – nel abbiamo mantenuto inalterati gli investimenti (34 milioni di euro), di cui il 45% va ai servizi per le persone con SM». Un calo sensibile viene dall’erogazione del 5x1000: «Questa fonte ha cambiato il mondo della ricerca sulla SM negli ultimi anni ma oggi gli stanziamenti non rispecchiano le reali destinazioni dei cittadini». Carlo Maria Medaglia, presente in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e Ricerca, ha assicurato il massimo impegno sul campo del 5x1000 ma più in generale sull’impegno per la ricerca: «la ricerca non si fa day by day, e nemmeno anno per anno, ci vogliono piani predefiniti. È necessario mettere in rete tutti i soggetti per far sì che i risultati della ricerca portino a risultati concreti e  all’inclusione sociale».

 

Moretti ha presentato anche alcuni dati di un’indagine sul mondo della SM voluta da AISM e condotta dal Censis: «Abbiamo censito 1.200 persone. Dall’indagine emergono alcuni temi cruciali: l’inserimento e il mantenimento del lavoro; l’influenza della malattia nelle scelte di vita quando la diagnosi arriva prima dei 25 anni; il pesante carico, sia umano che economico, delle famiglie per l’assistenza; la richiesta di servizi (riabilitazione, supporto psicologico). Tutti questi dati contribuiscono a creare un costo sociale della malattia molto più ampio del semplice conto economico».

 

 

Robin Franklin
Nella foto: Robin J.M. Franklin al Congresso FISM 2013

 

La ricerca AISM e l’intervento di Robin J.M. Franklin

Paola Zaratin, Direttore ricerca scientifica FISM, apre la sessione dedicata ai ricercatori, con una panoramica su progetti e obiettivi dell’Associazione: «Con 41 milioni soldi allocati nella ricerca sulla SM in 23 anni, siamo il primo finanziatore in Italia e il terzo nel mondo. Stiamo diventando sempre più ambiziosi, vogliamo dare queste risposte alle persone con SM, attraverso una strategia precisa. Se si guardano gli stanziamenti del 2011 si vede che il 60% circa delle risorse è stato allocato nella ricerca di base. Nel 2012 la stessa parte è stata messa nella ricerca traslazionale, preclinica e clinica». Nell’ultimo anno AISM e la sua Fondazione hanno profuso un impegno particolare nello studio delle forme progressive, una vera emergenza mondiale – con l’avvio dei lavori dell’International Progressive MS Collaborative – nelle ricerche sulle cellule staminali, e nell’avvio dell’analisi del mondo dell’SM Pediatrica. Proprio nell’ambito delle cellule staminali si è concentrata la lectio magistralis dell’ospite internazionale di quest’anno al Congresso FISM: Robin J.M. Franklin, uno dei maggiori esperti mondiali nello studio dei meccanismi che regolano la capacità rigenerativa dei tessuti danneggiati.

 

I suoi studi sui processi di rigenerazione, e sulle possibili terapie hanno condotto alla tavola rotonda, moderata dallo stesso  Franklin, con Gianluigi Mancardi, Gianvito Martino e Antonio Uccelli, sul tema delle cellule staminali, legate anche a notizie di attualità. Unanime la posizione di cautela sulle possibili applicazioni a breve termine delle terapie: «Si è generata troppa aspettativa all'inizio sulle staminali, quando è passato il messaggio che fossero le 'cellule che guariscono tutto' - ha sottolineato Franklin - ma la ricerca ha i suoi tempi, anche se io sono 'realisticamente ottimista' sul fatto che le staminali avranno un ruolo nelle terapie». «Ci sono prospettive interessanti ma non si possono accelerare i tempi della ricerca – dice Gianluigi Mancardi – abbiamo bisogno di tempo». Sulla stessa lunghezza d’onda, Antonio Uccelli, coordinatore del Progetto MESEMS: «Non abbiamo a che fare con una materia semplice, se facciamo i passi sbagliati rischia di andare male un intero filone di ricerca».

 

Dopo la mattinata della Giornata Mondiale della SM il Congresso è proseguito con le presentazioni scientifiche, l'illustrazione dei poster degli studi conclusi nel 2012. Guarda lo Speciale Congresso FISM.