Dal 7 al 10 ottobre 2015 si è svolto a Barcellona l’ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) il più grande Congresso annuale internazionale dedicato alla ricerca di base e clinica nella sclerosi multipla. Molte le ricerche interessanti presentate quest’anno al Congresso che ha visto la partecipazione di oltre settemila fra ricercatori, medici, infermieri e altre figure professionali. Gli highlights della ricerca clinica sono stati presentati dal dottor Jaume Sastre Garriga di Barcellona.
Leggi di seguito quelli riguardanti gli outcomes e la misura della disabilità clinica.
Correlazione tra disabilità riportata dal paziente e EDSS
Per determinare la correlazione tra disabilità riferita dal paziente e la misura clinica determinata dal medico, valutata tramite il punteggio della Expanded Disability Status Scale (EDSS), i ricercatori di questo lavoro hanno utilizzato il test “Single-question patient-reported disability” che presenta 8 “step” che descrivono lo stato di malattia in relazione alla percezione del paziente sulla sua possibilità di muoversi in autonomia o con ausili. I risultati hanno mostrato che questo test correla con l’EDSS e quindi suggeriscono che è uno strumento altamente efficiente, affidabile e conveniente per la valutazione della disabilità in ambito clinico e di ricerca in quanto mostra un'eccellente correlazione con il punteggio 'gold standard' dell’EDSS.
Valore predittivo del NEDA
In questo studio hanno valutato il valore predittivo del NEDA a 6 anni. Il NEDA (nessuna evidenza di attività della malattia) è costituito da una serie di parametri per valutare l'evoluzione della malattia e l’effetto complessivo del trattamento nella SMRR. Obiettivo dello studio è stato esplorare il valore predittivo di NEDA-3 e NEDA-4 nei pazienti con SMRR. Il NEDA denominato NEDA-3 è di solito definito da 3 criteri (1) nessuna attività di lesioni alla risonanza, (2) nessuna ricaduta, e (3) nessuna progressione confermata della disabilità; mentre il NEDA-4 include come quarto criterio anche la perdita annuale di volume cerebrale <0,4%, fornendo in tal modo una valutazione più completa sia dell’ attività della malattia che dei danni strutturali. In questo studio di follow-up i ricercatori hanno valutato il valore predittivo di NEDA3 e NEDA 4. Quello che hanno visto è che NEDA-3 sembra meglio correlare con l’infiammazione e le ricadute mentre NEDA-4 correla meglio con le misure di volume cerebrale e con EDSS.