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07/10/2019

«Garantire subito le risorse per altri 13.000 ragazzi in Servizio Civile»

 

«I 74 milioni di risorse aggiuntive per il Servizio Civile 2019 servono subito. Se il Disegno di Legge (DdL) approvato dal precedente Governo lo scorso 31 luglio venisse discusso in Parlamento a dicembre, come al momento calendarizzato, o assorbito dalla discussione della legge di bilancio 2020, i fondi non arriverebbero in tempo utile per fare partire quest’anno 13.000 ragazzi che dovrebbero essere avviati in progetti approvati ma, al momento, non finanziati. Bisogna fare presto e garantire che non si arretri, rispetto all’anno precedente, nel finanziamento di quello che deve essere un servizio civile UNIVERSALE: lo dobbiamo ai giovani, lo dobbiamo a tutti coloro che ogni anno investono nel sistema di servizio civile, come i nostri Enti, lo dobbiamo a intere comunità, tra cui molte del sud Italia, che rischiano di essere ulteriormente penalizzate da questa riduzione di risorse».

 

Lo ha ribadito il Direttore Affari Generali AISM, Paolo Bandiera, al nuovo sottosegretario alla Politiche Sociali e al Lavoro, il senatore Steni di Piazza, durante l’incontro indetto lo scorso 3 ottobre dal Comitato Editoriale di Vita, nel quadro di un’azione che AISM di concerto con la CNESC sta portando avanti con forza e una forte esposizione diretta su Parlamento e Governo per ottenere in tempi brevissimi il necessario finanziamento aggiuntivo per il SCU.

 

Infatti, mentre nel 2018 i fondi stanziati erano stati di circa 300 milioni, ad oggi i fondi certi a disposizione per il Servizio civile sono quelli previsti nell’ultima Legge di Bilancio del primo Governo Conte, che ha stanziato 198,14 milioni di euro per quest’anno (rispetto ai 148,1 programmati dal precedente Governo Gentiloni), cui vanno aggiunti una trentina di milioni di risorse residue, portando il totale a circa 230milioni. I 74 milioni aggiuntivi riporterebbero dunque le risorse disponibili al livello dello scorso anno [Fonte CNESC].

 

Allo stato attuale delle cose, il Bando 2019, uscito a settembre, prevede 39.646 posti (erano 53.363 nel 2018), compresi i posti per il servizio all’estero.  Per il  Servizio Civile in Italia i posti calano del 30% (da 51.322 a 36.499)[Fonte CNESC]. Sono invece cresciute le esigenze e le richieste: il numero dei progetti presentati dagli enti dell’Albo nazionale del Servizio civile sono stati 2.754 a fronte dei 2.311 presentati lo scorso anno [Fonte Redattore sociale].

 

Inoltre, come ribadisce lo stesso Paolo Bandiera, «l’attuale carenza di posizioni colpisce in particolar modo alcune regioni del Sud. Nell’Albo calabrese su 1.695 posti abilitati, sono 695 sono accessibili ai giovani, in Campania su 4.066 posti abilitati, solo 1.898 sono accessibili, in Sicilia su 3.692 solo 1.420 sono accessibili ai giovani. [ ] Il minore finanziamento, insomma, non solo precluderebbe di fatto la possibilità di andare verso l’universalità del servizio civile, come previsto dal Decreto 40/2017, ma potrebbe acuire ulteriormente il rischio che quei territori che già sono in difficoltà per lo sviluppo complessivo dei servizi al cittadino vedano penalizzato ora anche il Servizio Civile».

 

Per questo AISM  continua ad essere in prima fila per garantire risposte immediate non solo alle persone con sclerosi multipla ma a tutti i cittadini interessati. 

 

Il sottosegretario Di Vita ha ricordato che «la copertura necessaria per far partire i ragazzi sui progetti già approvati è di 74 milioni di euro e credo - e se dico credo significa che lo so per certo - che il tema sia molto attenzionato da parte dell’attuale Ministro alle Politiche giovanili e Sport,  Vincenzo Spadafora, che è molto sensibile».

 

Allora, conclude Bandiera« è prioritario arrivare prima di dicembre all’erogazione delle risorse necessarie. E AISM continuerà a sollecitare le istituzioni, a beneficio di tutti, perché questo avvenga».

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