Salta al contenuto principale

Il Premio Rita Levi Montalcini

 

Il Premio Rita Levi Montalcini nasce nel 1999 per riconoscere il significativo impegno dei giovani ricercatori italiani dedicati alla ricerca scientifica sulla sclerosi multipla. Ogni anno, una giuria internazionale conferisce il premio a un giovane ricercatore di età inferiore ai 40 anni, scelto tra una rosa di candidati proposti dal Comitato scientifico FISM. Il giovane ricercatore viene premiato per l’attività svolta nella sua carriera scientifica e per la rilevanza internazionale del suo contributo alla ricerca sulla sclerosi multipla.

 

2023
Matteo Gastaldi è medico e ricercatore nel campo degli ‘autoanticorpi’ responsabili delle malattie autoimmuni del sistema nervoso. È responsabile della sezione di Ricerca e del laboratorio di Neuroimmunologia dell’Istituto Neurologico a carattere scientifico -IRCCS Fondazione Mondino di Pavia.

 

2022

Neurologo, ricercatore  italiano che lavora all’Università di Cambridge, Luca Peruzzotti-Jametti ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la sua ricerca nel campo emergente della Neuroimmunologia Rigenerativa per le forme progressive di sclerosi multipla. Scopri di più

 

2021

Il Premio Rita Levi Montalcini 2021 è stato assegnato a Martina Absinta, neurologa ricercatrice dell’Università e Ospedale San Raffaele di Milano, per aver migliorato la diagnosi della sclerosi multipla progressiva e per aver identificato nuovi possibili target terapeutici.

 

2020

Tre neurologhe e ricercatrici si sono aggiudicate il Premio Rita Levi Montalcini 2020. Tutte e tre impegnate in Centri clinici per la Sclerosi Multipla, si occupano di ricerca clinica nei rispettivi ospedali che hanno visto i più grandi numeri di ricoverati per Covid-19 dell’intero territorio nazionale.  Sono Cinzia Cordioli, Lucia Moiola, Marta Radaelli e provengono da l’ASST Spedali Civili di Brescia, dall’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e dall’ ASST Papa Giovanni XIII di Bergamo.

 

 

2019
Massimiliano Di Filippo dell'Università di Perugia. Svolge da sempre attività ospedaliera clinica, dedicandosi in particolare alla cura delle persone con sclerosi multipla e facendo parte di gruppi di ricerca multicentrici Italiani. Nel conferire il premio, AISM ha sottolineato come “I suoi studi hanno portato alla luce i meccanismi che modulano la neuroplasticità e in particolare la capacità delle sinapsi di subire cambiamenti a lungo termine nell'efficacia della trasmissione sinaptica. Orienta verso nuovi trattamenti terapeutici e riabilitativi”.  

 

2018
Veronica De Rosa è la vincitrice del Premio Rita Levi Montalcini 2018, assegnato a giovani ricercatori che si distinguono nel campo della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla. Autore di 48 articoli scientifici, 11 firmati come primo nome, 4 firmati come ultimo nome, oggi Veronica De Rosa è leader di un gruppo di ricerca e lavora presso l’Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IEOS-CNR) di Napoli, diretto dal Prof. Mario De Felice.

 

2017
Benedetta Bodini
, neurologa e ricercatrice a Parigi, è la vincitrice del Premio Rita Levi Montalcini 2017. Come è nel DNA autentico del Premio, anche la scelta di Benedetta Bodini premia la visione e l’azione innovativa di chi lavora per arrivare a capire e curare la sclerosi multipla seguendo strade sinora sconosciute e adesso premiate dai risultati. Il riconoscimento va in particolare al lavoro svolto da Benedetta Bodini negli ultimi cinque anni, ma AISM già nel 2007 aveva creduto nelle potenzialità della giovane ricercatrice finanziandole una borsa di studio (research fellowship) destinata allo studio delle forme di SM primariamente progressiva e intitolata: Magnetisation transfer imaging in early PPMS: a longitunidal five years study. Per ulteriori dettagli.

 

2016
Nel 2016 il Premio è stato conferito a Alice Laroni, ricercatrice presso il Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili (DINOGMI) dell’ Università di Genova. È il diciannovesimo vincitore di questo Premio. Alice riceve il premio per i risultati ottenuti in due importanti ambiti della ricerca sulla SM: la ricerca di base sulle cause che possono scatenare la malattia e la ricerca clinica su nuovi trattamenti, legata in particolare alle cellule staminali mesenchimali Partecipa allo studio clinico MESEMS, il cui primo investigatore è Antonio Uccelli, che valuta la sicurezza e l’efficacia di un trattamento con cellule staminali mesenchimali nella SM. È co-autrice di 21 pubblicazioni scientifiche sulla sclerosi multipla Per ulteriori dettagli.

 

2015
Il Premio Rita Levi Montalcini 2015 è stata conferito a Luca Prosperini, ricercatore presso il Dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell’Università Sapienza e neurologo al Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale Sant’Andrea. È il diciottesimo vincitore di questo Premio, istituito da AISM nel 1999. Prosperini ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento per i risultati che sta raggiungendo nel campo del trattamento neuro-riabilitativo, in particolare per la gestione efficace dei problemi di equilibrio, lo sviluppo di innovativi programmi di riabilitazione e di altre nuove strategie di trattamento farmacologico nella SM. Ha partecipato a 15 studi clinici ed è autore o co-autore di una cinquatina di pubblicazioni scientifiche sulla sclerosi multipla. Per ulteriori dettagli.

 

2014
Laureata in medicina nel 2002 all’Università di Tor Vergata (Roma), con successiva specializzazione in neurologia nel 2008 e dottorato di ricerca in neuroscienze nel 2011, Silvia Rossi è il Premio Rita Levi-Montalcini 2014. Silvia è anche responsabile dell’Ambulatorio “Protocolli clinici con farmaci sperimentali” del Centro Sclerosi Multipla del Policlinico Tor Vergata. Ha pubblicato più di 80 studi, per la maggior parte sulla sclerosi multipla, dei quali 34 come «primo nome», ossia come conduttore in prima persona della ricerca, con più di 1.500 citazioni dei suoi studi in altre pubblicazioni e un “Indice H” pari a 23.

 

2013
Il Premio Rita Levi-Montalcini, è stato assegnato a Maria A. Rocca che, dal 2008 è Group Leader dell’Unità di Neuroimaging della sostanza bianca del Sistema Nervoso Centrale, Divisione di Neuroscienze, Ospedale San Raffaele di Milano. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1996 all’Università degli Studi di Milano, Maria A. Rocca nel 1999 ha fruito di una Borsa di studio per il post dottorato presso la Divisione di Neuroradiologia, Klinikum Grosshadern, Monaco, Germania. Nel 2002 si è specializzata in Neurologia presso l’Università degli Studi di Milano. Negli ultimi 5 anni ha pubblicato sulle più importanti riviste scientifiche 132 articoli sulla sclerosi multipla, di cui 21 come primo nome.

 

2012
Come da tradizione, nell’ambito dell'annuale Congresso scientifico della FISM, è stato assegnato al ricercatore Giulio Disanto il Premio Rita Levi Montalcini 2012, giunto alla sua tredicesima edizione. Disanto è il più giovane dei ricercatori premiati sino ad oggi da AISM, con il riconoscimento intitolato al Premio Nobel e Presidente Onorario AISM Rita Levi Montalcini. Pur non avendo ancora compiuto 28 anni ed avendo da poco iniziato la sua carriera di ricercatore nella SM, Disanto mostra già un rilevante record di pubblicazioni: 23 articoli, 20 sulla sclerosi multipla di cui 12 come primo nome. Sono studi concentrati sui fattori ambientali perché, come afferma Disanto “fattori su cui è possibile intervenire nell’ottica della prevenzione rispetto al rischio di sviluppare la sclerosi multipla”.

 

2011
La dodicesima edizione del Premio Rita Levi Montalcini - ricoscimento per meriti ottenuti sul campo della ricerca scientifica sulla Sclerosi Multipla - è andata a Francesca Gilli. Ricercatrice presso l'Ospedale Universitario Luigi Gonzaga di Orbassano (TO), è specializzata nello studio dei meccanismi immuno-biologici della gravidanza, una condizione fisiologica che spesso induce nelle pazienti una situazione di remissione clinica della sclerosi multipla. Lo scopo ultimo di queste ricerche è quello di individuare i meccanismi e i fattori che sono alla base di questo importante miglioramento clinico al fine di trarne un vantaggio terapeutico. "Sono onorata e lusingata per questo attestato di stima e di riconoscimento - ha commentato la ricercatrice in occasione della premiazione – da parte del prestigioso Comitato scientifico della FISM, che rappresenta uno sprone in più a proseguire, con rinnovato entusiasmo, l’attività di ricerca nel campo della sclerosi multipla. È solo con la ricerca scientifica infatti, che possiamo aspirare a sconfiggere questa malattia.”

 

2010
È Diego Centonze, anni 39, il vincitore del dell'edizione 2010 del Premio. Il riconoscimento è arrivato per la sua attività di ricerca sulle relazioni tra sistema immunitario, alterazioni della comunicazione tra le cellule nervose e danno neurodegenerativo in corso di Sclerosi Multipla. Svolge inoltre studi tesi a indagare il possibile effetto terapeutico di trattamenti in grado di modificare la trasmissione tra le cellule nervose in pazienti con disabilità. Un esempio di come sia possibile utilizzare i dati che provvengono dalla ricerca di base per testare ipotesi terapeutiche innovative nelle persone con sclerosi multipla. "Mi onora molto che il mio lavoro sia stato notato e apprezzato da un Comitato Scientifico prestigioso come è quello della FISM. Questo è un incentivo sia per me sia per gli altri ricercatori, per procedere negli studi sulla SM ai quali io personalmente sono approdato recentemente perché, oggi, è grazie alla ricerca scientifica che è possibile sconfiggere la malattia” - dichiara il ricercatore.

 

2009
A Roberto Furlan, classe '64, è stato assegnato il Premio per il suo interesse scientifico rivolto sin dai primi anni di attività in particolar modo nel campo della neuroimmunologia e terapia genica. Oggi è impegnato negli studi delle cellule T regolatrici cioè cellule che potrebbero sopprimere l'attività dei linfocidi autoagressivi che causano la sclerosi multipla.
Sono più di venti anni che Furlan partecipa alla vita dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla nella lotta alla malattia, inizialmente come obiettore di coscienza presso la Sezione AISM di Milano, in seguito ottiene una borsa di studio FISM per svolgere l'attività di ricerca presso un laboratorio clinico in Brasile.
Entra poi a far parte del Comitato Scientifico della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla ed oggi riceve l’ambito  Premio Rita Levi Mondalcini. Il ricercatore ha alle spalle un’esperienza all’estero svolta in diversi Istituti: un dottorato di ricerca presso la Open University di Londra, un Visiting Scientist al Dipartimento di Neurologia dell'Università di Chicago, una borsa di studio presso il Dipartimento di Genetica Molecolare e Biomedica dell'Università di Pittsburgh.
Nel '96 è rientrato in Italia per proseguire la sua attività di ricerca. Oggi è assistente di ricerca presso l'Unità di Neuroimmunologia - Dipartimento di Neuroscienze – DIBIT – Istituto Scientifico San Raffaele di Milano.

 

2008
Eleonora Cocco
, 36 anni, è una ricercatrice presso il Centro Sclerosi Multipla dell’Università di Cagliari ASL8, Cagliari. Ha lavorato all’estero alla H. Houston Merritt Clinical Research nel Centro di Eccellenza in Medicina Mitocondriale diretto dal Professore Salvatore Di Mauro alla Columbia University a New York. Negli ultimi anni, Eleonora si è focalizzata sul ruolo dei mitocondri (centrali responsabili della produzione di energia della cellula) nella patogenesi della sclerosi multipla. Nell’ambito della ricerca clinica ha rivolto attenzione al mitoxantrone (farmaco immunosoppressivo) e ai potenziali effetti collaterali con particolare riguardo all’impatto di tale farmaco sulla qualità della vita e sulla fertilità.

 

2007
Stefano Pluchino
(Laboratorio di Neuroimmunologia del Dipartimento di Biotecnologie, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano). Vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 2007. Ha approfondito lo studio dei principali meccanismi di plasticità terapeutica delle cellule staminali neurali nella sclerosi multipla sperimentale.

 

2006
Rosetta Pedotti
(Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano)
Vincitrice del Premio Rita Levi Montalcini nel 2006. Ha studiato il ruolo dell’istamina e delle risposte allergiche nei modelli animali di SM. 

 

2005
Giuseppe Matarese

Università Federico II, Napoli
Vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 2005. Ha approfondito lo studio dei rapporti tra sistema endocrino e immunitario e il ruolo della leptina.  

 

2004    
Marco Rovaris

Istituto Scientifico San Raffaele, Milano
Ha ricevuto il Premio Rita Levi Montalcini nel 2004. Vanta una lunga esperienza di studi nel campo della risonanza magnetica.

 

2003
Gabriela Costantin

Università degli Studi, Verona
Vincitrice del Premio Rita Levi Montalcini 2003. Ha sviluppato un nuovo metodo per studiare l’interazione tra linfociti ed endotelio cerebrale. 

 

2002
Luca Battistini

Università di Tor Vergata, Roma
Vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 2002. Ha approfondito il ruolo di alcune sottopopolazioni di linfociti T nella sclerosi multipla.

 

2001
Antonio Uccelli

Università di Genova, Ospedale San Martino
Membro del comitato scientifico FISM, ha vinto il Premio Rita Levi Montalcini nel 2001, ex-aequo con Massimo Filippi. Ha accreditato l’utilizzo per la prima volta delle cellule staminali mesenchimali presenti nel midollo osseo ed è autore di ricerche di risonanza mondiale.  

 

2001
Massimo Filippi

Istituto Scientifico San Raffaele, Milano 
Vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 2001, ex-aequo con Antonio Uccelli. Esperto internazionale nell’utilizzo di tecniche di risonanza magnetica strutturale e funzionale e responsabile di importanti progetti di ricerca.

 

2000
Marco Salvetti

CENTERS, Centro Neurologico Terapie Sperimentali –  Ospedale Sant’Andrea, Roma
Vincitore del Premio Rita Levi Montalcini nel 2000. Con un ampio studio sui gemelli e la creazione del primo registro nazionale, ha approfondito le conoscenze sulle cause genetiche della SM. 

 

1999
Gianvito Martino
Istituto Scientifico San Raffaele, Milano
Membro del comitato scientifico FISM, ha vinto il Premio Rita Levi Montalcini nel 1999. È stato tra i primi al mondo ad aver sviluppato nuove terapie basate sull’utilizzo della terapia genica e delle cellule staminali neurali.