Ragazzi, grazie, state scrivendo il presente e il futuro dell’Italia.
Non lo ha scritto così, il Presidente Sergio Mattarella, ma il senso del suo messaggio per la Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale (SCU) ha questa trama: dobbiamo «tributare un adeguato riconoscimento all’impegno dei numerosissimi giovani che ogni anno, spinti da un forte spirito civico, partecipano ai vari progetti di Servizio civile messi in campo, anche sfidando contesti emergenziali, come quelli imposti della pandemia che stiamo ancora affrontando. Prestare Servizio civile significa tutelare e promuovere i valori istitutivi della Repubblica e dell’Unione Europea, quali la protezione sociale, la solidarietà, il rispetto della dignità umana, valori che oltre a essere alla base del funzionamento di ogni democrazia, costituiscono un patrimonio di principi solidaristici e morali fondamentali per la crescita di ogni individuo».
Una verità di vita e di civiltà che i giovani che hanno fatto servizio civile in AISM hanno toccato con mano e che, una volta sperimentata, diventa una seconda pelle, una storia che non si intende dimenticare, che si vuole continuare a vivere, come racconta Fortuna, che vive a Napoli e, dopo il servizio civile, continua la sua esperienza di volontariato in Associazione: «Nel 2019 ho avuto il privilegio di poter fare il servizio civile in associazione. E ve lo posso dire: una volta che si inizia, non si smette più! Quel senso di carica e felicità che ti dà il donare il tuo tempo, le tue braccia e i tuoi sorrisi, ti lascia delle sensazioni cosi belle e forti che sarà difficile non volere provare di nuovo. Donare il tuo tempo per qualcosa che per te può sembrare banale, per qualcun'altro può cambiare la giornata dopo mesi. Potranno dimenticare il tuo nome, le tue parole ma non dimenticheranno mai come li hai fatti sentire».
Partiti a maggio 2021, oggi sono 276 i giovani in servizio civile in Associazione: un’esperienzanon improvvisata, competente, formata. Ognuno dei 276 giovani ha partecipato a più di 100 ore di formazione, per essere sì empatico ma anche efficace nel proprio servizio.
Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il nuovo Bando per 56.205 posti, dei quali 980 all’estero e 37 nell’ambito del Programma europeo “Garanzia Giovani”.
Partita nel 1972 con la Legge che riconosceva il diritto a quella che allora si chiamava “obiezione di coscienza” e con 400 coraggiose domande, l’esperienza arriva a essere offerta, per l’anno prossimo, a un numero molto più grande di giovani: si tratta complessivamente del maggior numero di posti messi a Bando nei 20 anni dall’istituzione del servizio civile su base volontaria, cifra seconda solo a quella del 2006 quando furono finanziati 57.119 posti. Anche se le domande presentate sono ampiamente superiori alla quota effettivamente finanziata.
Grazie a questo Bando anche AISM, da sempre in prima fila nel mondo del servizio civile con progettualità fortemente innovative e nello stesso tempo pienamente integrate nella visione, finalità, strategie e programmi del nostro Ente, potrà continuare a scrivere la storia del Servizio civile, avviando tra maggio e giugno 2022 altri 433 giovani.
Al riguardo la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, CNESC, cui AISM aderisce da sempre insieme ai principali enti del Terzo Settore che accolgono i giovani in servizio civile, ha lanciato un messaggio al Ministero: possiamo fare meglio. «Lo stesso Dipartimento per le Politiche Giovanili che ha deliberato la disponibilità di 57 mila posti, poco tempo fa ha definito che sono circa 77 mila i posti che i progetti depositati dalle organizzazioni pubbliche e del non profit potrebbero validamente offrire. Chiediamo pertanto di attivare i fondi residui 2021 per un bando di scorrimento della graduatoria che permetta di non buttare via 20 mila opportunità che fanno crescere l’Italia facendo crescere i giovani», ha dichiarato il Presidente CNESC Licio Palazzini.
«Continueremo a lavorare in sinergia con tutti per ottenere ancora più risorse e fare in modo di offrire risposte a tutte le domande dei giovani», ha affermato il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone durante l’evento « Far crescere i giovani. Far crescere l’Italia», organizzato ieri dal Ministero a Roma, con la presenza attiva di molti giovani in Servizio civile.
La via è anche la meta: volare alto, non accontentarsi. Facciamo come le rondini – ha raccontato il coordinatore Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio civile, Marco De Giorgi: «quandogli stormi partono in volo, ogni individuo ne tiene d’occhio altri sette. Se la direzione cambia, chi era defilato diventa leader e nessuno viene lasciato indietro. Lavoriamo come gli stormi, affrontiamo le sfide senza paura, prendendo ognuno responsabilità per sé e per gli altri».
E noi cresciamo in AISM, con l’Italia
Qui le informazioni per tutte le ragazze e i ragazzi che abbiano voglia di candidarsi per due possibili tipologie di progetto da vivere nelle diverse Sezioni AISM di tutta Italia: “Compagni di viaggio: al fianco delle persone con SM per la ripartenza dopo la pandemia”, per supportare l’autonomia delle persone con sclerosi multipla e “InSieMe: la persona con sclerosi multipla protagonista della costruzione del futuro. Partecipazione, empowerment e reciprocità della relazione”.
Possiamo sin da ora essere certi che sarà un’esperienza fondamentale: «Un’esperienza fantastica, incredibile. Non abbiate paura di sperimentarvi, di lasciarvi andare e non abbiate paura di esprimere le vostre emozioni. Mettetevi in gioco, cercate di dare e raccogliere il più possibile da questa esperienza che vi farà crescere e vi cambierà la vita», hanno detto in video i ragazzi del 2020 passando il testimone a quelli del 2021, come emerso anche dalla loro voce diretta in una puntata dedicata al tema del Servizio Civile della trasmissione Succede sempre di venerdì.
Paolo Bandiera, responsabile nazionale AISM per il servizio civile e rappresentante di AISM in CNESC, al riguardo afferma: «in AISM cresciamo insieme. L'Associazione accoglie e forma, sin dai tempi dell’obiezione di coscienza, cittadini responsabili che trovano, anche grazie ad AISM, la propria identità civile, il proprio posto nel mondo e competenze civiche e trasversali spendibili non soltanto nel mondo del lavoro, ma lungo tutte le dimensioni del vivere. Ma, nello stesso tempo, il flusso di energia, l’entusiasmo, la visione del mondo dei giovani in servizio civile ispira e qualifica anche il nostro modo di essere Associazione, il linguaggio, le modalità di lavoro, le sensibilità e gli stili individuali e collettivi. La bellezza dell’esperienza contamina e contagia tutti noi. Insieme diamo forma ad un’idea di servizio civile che è difesa della patria in quanto faro di diritti, di eguaglianza, di pari opportunità, ma anche motore di fiducia e capacità di fare. Insieme costruiamo e ricostruiamo la nostra Comunità, una società inclusiva dove ogni cittadino, ogni persona con SM e ciascuno di noi possiamo vivere fino in fondo da protagonisti. Insieme realizziamo l’Agenda della Sclerosi Multipla 2025».