Uno studio ha valutato per la prima volta la persistenza di miglioramenti nelle funzioni cognitive a distanza di due anni da un trattamento riabilitativo specifico per dominio cognitivo. Condotto dalla dottoressa Flavia Mattioli dell’Unità di Neuropsicologia degli Spedali Civili di Brescia, è stato pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience
Le persone con sclerosi multipla (SM) possono presentare un certo grado di deterioramento cognitivo. Si stima che circa il 40-70% presenti un deficit cognitivo - di gravità indipendente dalla durata della malattia e dal grado di disabilità fisica - il quale impatta grandemente sulla qualità di vita e sull’indipendenza lavorativa e personale. Vari studi hanno riportato come la riabilitazione cognitiva nella SM determini miglioramenti neuropsicologici, ma sino ad ora gli studi si limitavano a follow up di pochi mesi e la persistenza degli effetti di questa riabilitazione dopo lunghi periodi non era ancora stata dimostrata.
Uno studio clinico multicentrico randomizzato – coordinato dalla dottoressa Flavia Mattioli dell’Unità di Neuropsicologia degli Spedali Civili di Brescia e pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience - ha valutato, per la prima volta, l'efficacia di un ciclo di training cognitivo specifico di 15 settimane ravvicinate su 41 persone con SM, paragonabili per disabilità e tipo di trattamento farmacologico, a distanza di 2 anni di follow-up. Il gruppo della Neuropsicologia di Brescia ha una lunga esperienza nel settore della riabilitazione neuropsicologica e - tra i primi - ne ha dimostrato l’efficacia, attraverso studi clinici controllati, come è stato sottolineato dalla rivista Nature Neuroscience nel 2012.
Lo studio ha dimostrato che le persone trattate col training specifico per dominio cognitivo compromesso, hanno avuto un miglioramento delle abilità cognitive sia ad 1 che a 2 anni di follow up, significativamente maggiore dei soggetti trattati con supporto psicologico aspecifico. Inoltre, esse hanno riportato di percepire un miglioramento soggettivo nell’efficienza cognitiva, a differenza dei pazienti del trattamento di controllo, i quali non percepivano miglioramenti.
I risultati hanno rivelato anche che - sia dopo 1 che dopo 2 anni di follow-up - un maggior numero di persone trattate con l’intervento psicologico aspecifico (94% dopo 1 anno e 76% dopo 2 anni) era ancora compromessa nelle abilità di memoria, attentive o esecutive, a differenza del gruppo trattato con il metodo specifico, che risultavano in maggioranza guarite cognitivamente.
Lo studio ha, inoltre, valutato se l’eventuale ripetizione del trattamento nelle perrsone ancora compromesse cognitivamente nel secondo anno di follow up, fosse utile. I risultati non hanno mostrato valore aggiunto di questo trattamento ripetuto, a dimostrazione che un ciclo di riabilitazione cognitiva specifica condotta per un breve periodo di tempo in modo intensivo è un trattamento estremamente utile per le persone con SM e produce effetti a lunga durata.
Da ricordare che questo lavoro è al momento a livello di sperimentazione e pertanto non disponibile per le persone con SM, ma è estremamente importante poiché sottolinea la necessità di prevedere la realizzazione all’interno del SSN di servizi di riabilitazione cognitiva dedicati alle persone con SM.
Two Years Follow up of Domain Specific Cognitive Training in Relapsing Remitting Multiple Sclerosis: A Randomized Clinical Trial
Mattioli F, Bellomi F, Stampatori C, et al. Frontiers in Behavioral Neuroscience Feb 2016