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13/10/2020

Un nuovo premio per l’ospitalità accessibile dei “Girasoli” di Lucignano

 

« La Casa Vacanze “I Girasoli” di AISM – afferma Marcella Mazzoli, Direttore Sviluppo Rete Territoriale di AISM –viene premiata, una volta ancora, perché sa rendere “appealing” e inclusivo il turismo accessibile. Da noi ognuno può sentirsi un normale turista proprio perché è speciale. Nessuno deve chiedere un’assistenza particolare, perché siamo attrezzati per rispondere a ogni esigenza. E, se non siamo attrezzati, ci attrezziamo perché tutti, ma proprio tutti, abbiano la piena libertà fisica e mentale di vivere la vacanza che desiderano, di stare con gli altri, di organizzarsi la giornata come vogliono. Il Premio che oggi riceviamo è un riconoscimento, di cui siamo fieri, alla capacità della struttura e soprattutto del personale di offrire risposte a bisogni e ai desideri delle persone insieme con un’ospitalità turistica completa».

 

 

I Girasoli sono stati premiati struttura “senior” che resta TOP perché niente si improvvisa a Lucignano e tutto si costruisce, giorno dopo giorno, restando fedeli a se stessi e continuando a rinnovarsi, anche e soprattutto nei giorni difficili dell’emergenza Covid-19.

Ancora Marcella Mazzoli racconta: «diamo all’esperienza turistica vissuta da noi una dimensione vera perché insieme alla struttura pienamente accessibile e attenta a ogni esigenza c’è un sistema territoriale di accoglienza che abbiamo costruito negli anni. Dalla cantina accessibile al frantoio accessibile, fino alla possibilità di andare in Lucignano con percorsi accessibili segnalati, la nostra struttura offre alla vacanza un gusto particolare, territoriale, perché permette alle persone di conoscere il territorio in cui arrivano. Abbiamo costruito negli anni, insieme ai cittadini e alle amministrazioni che si sono succedute, una reale cultura inclusiva, che si tocca con mano: il borgo medievale di Lucignano, con la sua storia e il suo splendore, è cambiato sia nella percezione della disabilità sia nella messa in atto pratica di misure per il superamento delle barriere e la facilitazione dell’accessibilità. E poi la nostra struttura è aperta ai cittadini, vengono da noi al ristorante, al bar, in piscina, costruendo con noi un vero ambiente inclusivo per tutti».

 

Certo, quest’anno è stato particolare, difficile, diverso: «l’emergenza Covid-19 ha costretto tutti noi a cambiare, ad adeguarci. Agli ospiti, quest’anno, abbiamo offerto una vacanza più intimistica, con minori uscite sul territorio, sia per tutelare la sicurezza di persone con SM e terapie immunosoppressive, sia perché tante realtà territoriali erano chiuse. Tanti amici che venivano dall’estero non sono stati con noi, e ci sono mancati. Abbiamo potuto aprire solo a luglio, abbiamo dovuto predisporre protocolli molto rigidi per la tutela della salute di tutti. Un gruppo di amici italiani, che viene ogni anno, ha dovuto accettare di non potere avere come ogni anno una tavolata da 15 in cui stare insieme in allegria al ristorante. Ma non è venuto meno il sapere di un’accoglienza genuina e autentica. Le persone che sono arrivate per il primo anno hanno apprezzato certamente la struttura, il parco, la piscina, ma soprattutto la gentilezza e la preparazione del personale».

 

Elisabette Favaro, Co-direttore de "I Girasoli "di Lucignano

 

Ecco, il vero punto di forza dei Girasoli di Lucignano sono e restano le persone, che siano gli ospiti o che si tratti del personale formato che opera nella struttura: «Chi arriva a Lucignano – aggiunge Marcella Mazzoli - trova sempre, da parte di Elisabetta Favaro, co-direttore della struttura, e dell’intero staff un’accoglienza serena, sorridente, puntuale. Se una persona è in carrozzina, trova al ristorante un posto in cui potersi muovere liberamente, senza dovere chiedere di spostare la sedia per accomodarsi al tavolo. Se una persona ha problemi di deglutizione, celiachia, intolleranze alimentari sa che il personale di sala le porterà cibo idoneo alla sua situazione. Se una persona ha bisogno di bere con la cannuccia, la trova senza doverla domandare. Se ha bisogno di essere imboccata, trova un volontario che pranza con lei e l’aiuta. Anche così la nostra cucina, così come la carta dei vini, per chi li ama, sono e restano il vero “must” cui nessun ospite può rinunciare».

 

E poi, vuoi mettere quel senso di libertà ritrovata, almeno mentre sei in vacanza?

«Ricordo, come l’avessi davanti in questo momento, la felicità sul volto di un colonnello dell’aeronautica per l’esperienza di volo vissuta con noi, dopo vent’anni in cui non era più potuto salire su un aereo. Quel giorno avevamo organizzato un’attività di volo, con l’Associazione dei “Baroni rotti”, che opera vicino a Lucignano e ha in dotazione una serie di aerei superleggeri attrezzati per la disabilità. La felicità e la dichiarazione di libertà del nostro amico colonnello sono il manifesto del modello di turismo che viviamo a Lucignano. Essere strumenti di vacanze di libertà e gioia riassaporata è il premio cui aspiriamo, quello che vinciamo ogni anno guardando in faccia i nostri ospiti mentre ci salutano e se ne vanno, dopo avere prenotato già per l’anno che verrà».