Ora lo dice anche la ricerca scientifica: l’app DIGICOGMS ® ideata da Jessica Podda e dal team dei ricercatori di FISM è uno strumento valido e risponde pienamente alle esigenze delle persone con sclerosi multipla.
Nella recente pubblicazione, uscita da pochi giorni sulla rivista JMIR Formative Research e intitolata: “Mobile Health App (DIGICOG-MS) for self-assessment of cognitive impairment in People With Multiple Sclerosis: instrument Validation ad Usability Study”, la scienza della “salute digitale”, la “scienza della persona e con la persona” ha fatto un altro passo avanti e aperto ulteriori orizzonti per il prossimo futuro.
Lo studio, i risultati
Un gruppo di 92 persone con sclerosi multipla che afferiscono al Servizio Riabilitazione AISM Liguria, con un’età media di 51, 8 anni, ha partecipato allo studio. A ciascuno è stato richiesto, a distanza di due settimane, di effettuare quattro test di valutazione del funzionamento cognitivo prima in forma cartacea tradizionale e poi in forma digitale tramite l’app DIGICOG-MS, o viceversa.
Come spiega la stessa Jessica Podda «l’app propone 4 test digitali che prendono spunto da quelli tradizionalmente usati per la valutazione cognitiva di memoria visuospaziale, memoria verbale, fluenza semantica e velocità di elaborazione delle informazioni. I test tradizionali, a cui ci siamo ispirati per realizzare DIGICOG-MS, sono il “10/36 Spatial Recall Test”, “Rey Auditory Verbal Learning Test” , “Word List Generation” e “Symbol Digit Modalities Test”».
Per testare la validità dell’app, i ricercatori hanno correlato i punteggi ottenuti ai test tradizionali e a quelli digitali, trovando – afferma Jessica Podda - «correlazioni positive significative, a indicare che in tutti i 4 domini cognitivi indagati esistono forti associazioni tra l’assessment ‘carta e penna’ e quello digitale messo a punto per questa app».
Al termine della valutazione digitale, inoltre, le persone con sclerosi multipla dovevano rispondere a due questionari che andavano a valutare l’usabilità dello strumento proposto, in particolare la facilità di utilizzo, ad esempio nel reperire informazioni necessarie, il grado di intuitività e chiarezza dello strumento, e la soddisfazione generale nel fruire i contenuti attraverso l’applicazione.
«Oggi – aggiunge Podda – esistono sul mercato tanti strumenti digitali a disposizione delle persone e dei clinici ma mancano studi che indaghino scientificamente se si tratta di strumenti validi e soprattutto se sono in grado di rispondere alle esigenze delle persone con sclerosi multipla. In particolare, sono veramente poche le ricerche sull’usabilità . Il grado di usabilità di una tecnologia condiziona se e come l’utente utilizzerà l’app in futuro: infatti, può capitare a tutti di decidere di abbandonare uno strumento digitale se risulta troppo complesso o lontano dai nostri obiettivi e bisogni.»
La pubblicazione evidenzia una valutazione globale positiva da parte delle persone sull’app DIGICOG-MS®, con un’annotazione interessante sull’impatto che lo stato emotivo può avere anche nell’uso di strumenti digitali: «i risultati– spiega Podda - evidenziano che sintomi di ansia e depressione possono impattare negativamente sull’usabilità. Questo suggerisce tanto agli sviluppatori di app digitali che agli stessi ricercatori clinici la necessità di tenere sempre in considerazione l’aspetto emotivo delle persone che useranno le app e soprattutto di valutare con attenzione la presenza di aspetti significativi di ansia e depressione delle persone con sclerosi multipla quando si propongono e ancora prima quando si sviluppano delle nuove tecnologie».
Una versione demo è scaricabile gratuitamente
Di recente AISM ha rilasciato una versione demo dell’app che è scaricabile gratuitamente sia da Apple Store che da Google Play: «nella versione scaricabile – ricorda Jessica Podda – è proposto un esercizio per il potenziamento della memoria visuo-spaziale, utilizzabile da tutti, persone con e senza SM, senza alcun valore clinico». L’app DIGICOG-MS® ricordiamo – è stata sviluppata anche grazie ai contributi di videogamer e content creator (alcuni di questi molto giovani!) che hanno partecipato all’iniziativa speciale di digital fundraising Stream 4 AISM – .
Il futuro di DIGICOG-MS®: quali usi e sviluppi possiamo prevedere per l’app
«Il nostro scopo – sin dall’inizio – era quello – spiega la stessa Podda - di mettere a punto uno strumento digitale utilizzabile per la valutazione cognitiva, sfruttando le potenzialità della tecnologia ormai di uso comune.
Gli strumenti digitali possono essere preziosi alleati per le persone con sclerosi multipla, migliorando la consapevolezza della propria condizione e la gestione autonoma dei sintomi. Per i clinici, questi strumenti possono ottimizzare la presa in carico delle persone che necessitano assistenza. Tuttavia, è importante sottolineare che tali tecnologie non devono essere considerate sostitutive, ma piuttosto come risorse aggiuntive nella “cassetta degli attrezzi” del professionista sanitario».
Un possibile utilizzo futuro potrebbe essere legato alla misurazione dell’impatto di un percorso di riabilitazione cognitiva, anche fatta a distanza o in “teleriabilitazione”, magari con l’utilizzo di dispositivi robotici o di exergames (videogiochi attivi).
Inoltre, questa app potrebbe consentire un monitoraggio cognitivo continuo delle persone con sclerosi multipla nel tempo, al fine di misurare se le funzioni cognitive rimangono stabili nel tempo, pronti a intervenire nel caso si evidenziassero significativi peggioramenti.
Referenze
Titolo: Mobile Health App (DIGICOG-MS) for Self-Assessment of Cognitive Impairment in People With Multiple Sclerosis: Instrument Validation and Usability Study
Autori: Jessica Podda , Andrea Tacchino , Michela Ponzio, Federica Di Antonio , Alessia Susini , Ludovico Pedullà , Mario Alberto Battaglia , Giampaolo Brichetto
Rivista: JMIR Form Res. 2024 Jun 20:8:e56074.
DOI: 10.2196/56074.