La campagna vaccinale contro l’infezione da SARS-CoV-2 prosegue. L’efficacia dei vaccini per proteggere la popolazione generale, le persone in età più avanzata e soprattutto i soggetti fragili, tra cui le persone con sclerosi multipla, è ormai dimostrata anche in letteratura. Lo dimostra una volta di più uno studio appena pubblicato e sostenuto da AISM di cui abbiamo parlato qui.
È dunque importante continuare a proteggersi da questo virus per evitare che il decorso vada verso una forma grave.
L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno approvato due formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA (original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty, e original/BA.4-5 di Comirnaty).
Come precisato dalla Commissione Tecnico Scientifica di AIFA, nella circolare del 23 settembre 2022 dal titolo Aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei vaccini a m-Rna bivalenti al momento, non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili.
I dati a disposizione dicono che entrambi possono ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia COVID-19.
A chi è raccomandata la vaccinazione della seconda dose booster di vaccino, la cosiddetta quinta dose?
Innanzitutto alle persone con delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età ≥ 12 anni, tra cui figura la sclerosi multipla. Alcune persone con sclerosi multipla rientrano anche in un’altra casistica di raccomandazione, ovvero dei “soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido”, nonché le donne in gravidanza.
Per ricevere la quinta vaccinazione bisogna aver già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima.
La circolare del ministero stabilisce inoltre che le persone sane sotto i 60 anni potranno accedere alla quarta dose con i bivalenti su richiesta: i vaccini “potranno essere resi disponibili su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni”.
Con la circolare del 17 ottobre 2022 il Ministero ha allargato la prescrizione anche agli over 80 e agli ospiti delle strutture residenziali (RSA).
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