Salta al contenuto principale

19/02/2018

AIFA: importante informazione sui mezzi di contrasto contenenti gadolinio

Dopo una revisione dell'EMA, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha inviato una nota a tutti i medici

 

In seguito a una revisione condotta della European Medicine Agency (EMA), l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato una nota informativa indirizzata a tutti i medici, con la quale conferma che l’uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio porta un accumulo di piccole quantità di gadolinio nei tessuti cerebrali.

 

Attualmente non esiste alcuna evidenza che tali depositi di gadolinio nel cervello abbiano causato o possano causare danni a coloro che hanno eseguito la risonanza magnetica con mezzo di contrasto.

 

Tuttavia, non essendo noti i rischi a lungo termine EMA raccomanda di sospendere l'impiego dei mezzi di contrasto lineari per uso endovenoso nell’Unione Europea, ad eccezione di due (acido gadoxetico e acido gadobenico) che continueranno a essere disponibili esclusivamente per l’impiego nelle scansioni del fegato. "Gli Operatori Sanitari dovranno utilizzare i mezzi di contrasto a base di gadolinio solamente quando non sia possibile ottenere le necessarie informazioni diagnostiche con scansioni non intensificate e utilizzare la minor dose possibile in grado di fornire sufficiente intensificazione per la diagnosi", si legge nella nota AIFA.

 

In Italia tali mezzi di contrasto verranno sospesi a partire dal 28 febbraio 2018.

 

Cosa è il gadolinio?

È mezzo di contrasto utilizzato durante gli esami di risonanza magnetica, detto anche contrasto paramagnetico, utilizzato per favorire una più netta distinzione tra vecchie lesioni e nuove lesioni attive, il gadolinio viene somministrato per via endovenosa e viene eliminato dal corpo attraverso le urine.

 

La nota dice che il mezzo di contrasto è dannoso?

No. La nota AIFA pubblicata fa riferimento alle raccomandazioni indicate dall’EMA, in seguito ad un lavoro di revisione condotto dall’Agenzia Europea. Da questo lavoro è emerso che il gadolinio può depositarsi in piccole quantità nei tessuti cerebrali, ma attualmente non esistono prove che questo deposito abbia causato danni alle persone. Nessun effetto neurologico avverso, tra cui per esempio disturbi cognitivi o del movimento, è stato attribuito al deposito di gadolinio.

 

Perché la decisione di restringere l’uso di alcuni mezzi di contrasto a base di gadolinio?

A scopo precauzionale, al fine di prevenire qualsiasi rischio che potrebbe essere associato al deposito di gadolinio.

 

Quali sono i mezzi di che si raccomanda di non usare e quali invece si potranno comunque usare?

I seguenti mezzi di contrasto lineari verranno sospesi: Optimark (gadoversetamide), Omniscan (gadodiamide), Magnevist (acido gadopentetico).

I mezzi di contrasto contenenti gadolinio detti macrociclici, e cioè gadobutrolo, aido gadoterico e gadoteridolo, che risultano più stabili e hanno una minore propensione al rilascio di gadolinio potranno continuare ad essere utilizzati normalmente.

 

Se ho in programma una risonanza magnetica con mezzo di contrasto, cosa devo fare?

Ti suggeriamo di chiedere preventivamente alla struttura che eseguirà la risonanza informazioni in merito di contrasto utilizzato, verificando che sia tra quelli raccomandati: Artirem / Dotarem (acido gadoterico), Gadovist (gadobutrolo), Prohance (gadoteridolo).

 

Per maggiori informazioni contatta il Numero Verde AISM