Il prossimo sarà un Natale all’insegna della ricerca scientifica, sarà un Natale per i più piccoli, grazie alla partnership tra AISM e Conad.
Dal 28 novembre all’11 dicembre, i clienti Conad potranno acquistare in tutti i punti vendita Conad in Italia una stella di Natale dedicata ad AISM.
Per ogni stella di Natale acquistata dal sistema Conad, infatti, 1 euro verrà devoluto all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla - AISM per sostenere un progetto di ricerca sui fattori di rischio come per esempio quelli genetici e ambientali che possono portare all’insorgenza della sclerosi multipla in bambini e adolescenti.
Cosa sappiamo oggi sui fattori di rischio della sclerosi multipla
La sclerosi multipla, una tra le più frequenti malattie neurologiche del giovane adulto e tra le più frequenti cause di disabilità, può anche esordire in età pediatrica, prima dei 18 anni, circa nel 10% dei casi.
Molti studi scientifici hanno già individuato diversi fattori ambientali e biologici che possono avere un ruolo nello sviluppo della patologia.
Tra questi, per esempio, l’esposizione al fumo dei genitori nei primi anni di vita, l’obesità, la carenza di vitamina D, l’esposizione a virus come Epstein-Barr Virus ed herpesvirus, la presenza di particolari microrganismi nella flora intestinale, l’inquinamento.
La ricerca condotta grazie alle Stelle di Natale Conad - coordinata dal Professor Angelo Ghezzi – si estenderà anche ad altri aspetti come la familiarità per SM e malattie autoimmuni e l’alimentazione. Verrà approfondita la predisposizione genetica di alcuni soggetti a sviluppare la sclerosi multipla e come questa interagisca con i fattori ambientali.
Parteciperanno alla ricerca ben 30 centri clinici che si occupano della diagnosi e gestione clinica di pazienti con sclerosi multipla pediatrica in Italia, un elemento che dimostra la capacità dei centri italiani di mettersi in rete e di collaborare in progetti di alto valore scientifico.
L’obiettivo finale di una ricerca di questo tipo è conoscere in anticipo i fattori che favoriscono l’insorgenza della sclerosi multipla per poter intervenire il più presto possibile, garantendo così una qualità di vita migliore ai ragazzi e alle ragazze.