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01/12/2019

L’AISM siamo noi, l’AISM sono io

Festeggi il compleanno? Puoi andare su Facebook e scegliere di festeggiare con i tuoi amici in un modo diverso e sostenere la ricerca della nostra Fondazione Sclerosi Multipla. Hai pensato di scegliere le bomboniere di AISM? Hai preso le mele di AISM sulla piazza più vicina? E a Natale hai scelto la stellina di AISM da appendere all’albero? Hai mai pensato di essere tu a proporre agli altri di donare e sostenere le attività di AISM e la ricerca di FISM? E hai mai pensato di fare tu, secondo le tue possibilità, una donazione periodica, una piccola cifra tutti i mesi, ed essere un sostenitore della ricerca? O ti sei fatto ambasciatore per convincere le altre persone che conosci, magari i colleghi di lavoro, a diventare donatori? O forse hai pensato che l’azienda dove lavori – o una azienda che conosci o di cui conosci il responsabile – potrebbe fare una donazione, magari al posto dei regali di Natale, e sostenere la ricerca, oppure le attività del territorio? Se hai già considerato il testamento, ricordando famigliari e amici, hai pensato che un tuo lascito ad AISM e FISM, anche piccolo, può essere importante per dare servizi o sostenere i progetti di ricerca? Se a gennaio nella tua città viene organizzato l’incontro sui lasciti, hai mai pensato di portare le persone che conosci? Alle volte è bene dirci anche le cose ovvie, perché sono quelle a cui non pensiamo.

 

E ho elencato solo alcuni modi di essere protagonista attivo di AISM e della sua Fondazione e garantire la sostenibilità delle cose che facciamo: servizi, ricerca, rappresentanza e tutela dei diritti. Se sei arrivato a leggere fino a qui forse hai trovato almeno un suggerimento. Se lo seguirai grazie di cuore. Se fai già tutto questo grazie dal profondo del cuore. Potrei dire grazie dal cuore di AISM, mentre voglio dire grazie dal cuore di tutti noi, di ciascuno di noi, dal tuo cuore.

 

Nella giornata della Mela di AISM, mentre fermavo le persone per parlare di noi, di quello che facciamo e di quanto sia importante vincere sulla sclerosi multipla, una signora dopo aver fatto la donazione mi ha detto: “Ho donato a me stessa” e ha aggiunto “anch’io ho la sclerosi multipla”. Mentre un signore mi ha chiesto: “Quand’è la prossima manifestazione? Vengo a fare il volontario con mio figlio e mia moglie”. E ha aggiunto “che ha la sclerosi multipla”.

 

Pensiamo un attimo: la mia diagnosi è stata tempestiva, ci sono dei meravigliosi centri specializzati nella SM, ho i farmaci migliori, alla visita per l’invalidità mi hanno valutato bene, sul lavoro oggi non sono discriminato, mi hanno concesso il part time che volevo, gli altri sanno cosa è la SM e i suoi sintomi, i politici e le istituzioni conoscono i nostri problemi e ascoltano AISM che dice come risolverli. Potrei continuare. Prima che esistesse AISM, cioè tutti noi uniti a lottare per il nostro futuro, non c’era nulla. Soltanto pochi anni fa molte delle cose che abbiamo chiesto con l’Agenda 2020 non c’erano.

 

Diciamoci queste cose ovvie, ricordiamole a noi stessi, diciamo ciascuno allo specchio: l’AISM siamo noi, l’AISM sono io. Io sono protagonista del mio futuro, del nostro futuro.

 

Mario Alberto Battaglia