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25/09/2023

Con settembre, ecco il nuovo numero di SM Italia

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Possiamo iniziare questa news parlando di sesso o di scuola. Cosa preferite?

 

Partiamo dal sesso: della vita sessuale delle persone con disabilità, un argomento che in Italia è considerato tabù più di quanto non lo sia il sesso di per sé. Eppure la SM subentra spesso nell’età più ricca di progetti per le persone, diciamo sempre, subentra quando si è giovani adulti. E certo il lavoro per i giovani adulti è un diritto fondamentale, ma onestamente lo è anche un’appagante vita sessuale. Per fare del buon sesso, malattia o non malattia, la cosa importante è conoscere il proprio corpo.” Inizia così, il dossier che dedichiamo all’argomento.

 

Abbiamo citato il lavoro, perché è un tema che tocchiamo molto spesso. A volte, però, questi giovani adulti quando ricevono la diagnosi sono ancora sui banchi di scuola, intendendo con questo termine qualunque luogo di formazione. È un altro diritto irrinunciabile, quello all’educazione fruibile da chiunque con le stesse opportunità. Ma ci sono le assenze “rese necessarie da visite, esami, controlli periodici, terapie, riabilitazione e, in alcuni casi, ricoveri anche prolungati”, e c’è il rischio di venire presi per svogliati, di perdere anni scolastici o abbandonare gli studi prematuramente. Se l’idea di un lavoro (soddisfacente?) resta ancora in balia di mille dubbi, l’idea di una ‘carriera’ è più tabù del sesso. Ve ne parliamo nell’inchiesta, dove facciamo anche un’interessante digressione sull’importanza del riconoscimento delle competenze, proprio a fini lavorativi.

 

Rieccoci infatti al lavoro: ne parliamo spesso, e ne parliamo anche in questo numero della rivista, perché per fortuna abbiamo spesso delle buone notizie da darvi. In questo caso si tratta del Progetto PRISMA (Prevenzione dei rischi, Reti collaborative, Inclusione lavorativa nella SM).

 

E per chiudere il cerchio fra studenti, lavoro, e persone con disabilità, vi rimandiamo ancora al progetto degli studenti del Politecnico e del Centro diurno AISM di Torino. Perché la scuola serve proprio a creare lavoro, e idee.

 

Le altre nostre rubriche le conoscete, e speriamo ormai costituiscano un piacevole appuntamento, ma se volete un’anticipazione, vi diciamo che in copertina c’è la famosissima Antonella Elia.

 

 

Buona lettura,

la redazione di SM Italia

(Silvia, Manuela e Federica)

 

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