«Con mio marito abbiamo fatto di tutto per diventare genitori in modo naturale. Non ci siamo riusciti, e per me è una ferita ancora aperta: a volte piango, quando torno a casa dopo essere stata in compagnia di bambini piccoli di amici o parenti».
Antonella Ferrari, attrice, giornalista, scrittrice, da molti anni madrina di AISM, dà voce a un desiderio forte che accomuna tante donne e anche tanti giovani uomini con sclerosi multipla.
La sclerosi multipla non ostacola, ma magari fortifica, la capacità di una persona e di una coppia di donare amore e sicurezza a un figlio.
Per rispondere a bisogni potenti, di cui si parla poco e sui quali non è semplice reperire informazioni chiare, AISM da anni ha acceso i riflettori sul tema della genitorialità con sclerosi multipla, dando vita anche a specifici percorsi, come il “Progetto Famiglia”, che offre occasioni e strumenti di informazione, confronto e condivisione con esperti ma anche tra persone che vivono la stessa esperienza e condividono i medesimi bisogni e analoghi desideri.
Dentro questo percorso per “genitori attuali e futuri”, AISM ha ora predisposto due nuovi video-tutorial e due nuove guide pdf che informano, aiutano, supportano le coppie che desiderino vivere l’esperienza della genitorialità senza che la sclerosi multipla diventi un ostacolo insormontabile.
Niente è semplice, per nessuno, ma tutto resta possibile anche quando uno dei due partner ha la sclerosi multipla. E anche se la fertilità naturale della coppia non aiutasse a diventare genitori, oggi è possibile ricorrere a percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA) o fare domanda per l’adozione di un minore, perché nessuna legge vieta a una persona con SM di diventare genitore adottivo.
Genitori non si nasce, si diventa. Sempre.
Georgette Polizzi, stilista e influencer, imprenditrice, dopo la diagnosi di SM ha scelto di entrare in un percorso di PMA e, con suo marito Davide Tresse, dallo scorso marzo è diventata mamma della piccola Sole: «Oggi Sole – racconta – è il nostro tutto, il nostro miracolo, la gioia più grande. L’abbiamo tanto voluta con noi. Il percorso di procreazione medicalmente assistita, che abbiamo intrapreso per darle la vita, non è una passeggiata, anzi, è molto impegnativo. Ma ne è veramente valsa la pena».
Chi e come può intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita? Cosa comporta per la terapia con cui si controlla la SM? Un percorso di PMA può aumentare i rischi di ricaduta o di peggioramento dell’evoluzione della malattia? Quali professionisti entrano in gioco e come si svolge?
E se una coppia volesse pensare all’adozione, come si fa la domanda, a chi ci si rivolge, con quali tempi e speranze di arrivare al traguardo? Quanti costi emotivi e pratici bisogna sostenere, nella coppia, per percorrere queste strade? E quali ripercussioni può avere la SM sul figlio che nascerà o verrà adottato?
Le domande, se ci si ferma un attimo a pensare, si affastellano.
AISM, con i propri esperti in materia, ha voluto iniziare a mettere un po’ di punti fermi e a indicare le informazioni da sapere, sia sugli iter burocratici da seguire che sui riscontri della ricerca scientifica legata a terapie e maternità, attraverso strumenti informativi e webinar dedicati.
Guardare i due nuovi video- tutorial, leggere le Guide è l'inizio di una strada che, se lo vogliamo, può portarci a dare sostanza ai desideri.
Si ringrazia Merck per il contributo non condizionato che ha permesso la realizzazione di questi strumenti.