«Siamo tutti molto scossi».
Roberta Amadeo, ex Presidente Nazionale di AISM, nazionale paralimpica di handbike, esprime con tutta la forza delle 126.000 persone con SM d’Italia la «vicinanza dell’Associazione ad Alex Zanardi e alla sua famiglia. Nel suo modo di essere e di fare Alex ha sempre creato inclusione. Con Obiettivo3 ha aperto per diverse persone con sclerosi multipla la strada per avvicinarsi alla pratica sportiva. Ora questa tragica fatalità ci colpisce molto».
Perché Alex Zanardi è una persona che ama e si fa molto amare, che ama pedalare con gli altri e spronare tutti a dare il massimo.
«L’anno scorso – continua Roberta Amadeo - quando eravamo in ritiro con la nazionale paralimpica di handbike a Soraga di Fassa, stavo pedalando con la mia bike sull’impegnativo salitone che portava all’hotel dove alloggiavamo. A un certo punto sento che la salita si alleggerisce. Mi chiedo cosa sta succedendo, mi giro e vedo che Alex è arrivato da dietro e, pedalando, sta spingendo la mia bike. Questo è Alex Zanardi, uno che se ti incontra mentre fatichi in salita si mette vicino a te e ti spinge. Ora siamo noi, tutti noi, che dobbiamo dargli tutta la forza che serve per scollinare oltre la salita durissima che sta affrontando e tornare a essere quello di prima. Lui venderà cara la pelle: siamo sicuri che lo slittamento delle Olimpiadi al 2021 gli darà un motivo ulteriore per essere ancora più combattivo, lì dove si trova adesso. Si riprenderà, ne siamo convinti. Glielo auguriamo e ci crediamo: diciannove anni fa ha fatto un miracolo, ora può ripeterlo. Deve. Fosse l’ultima vittoria, l’ultimo sforzo che ti chiediamo, Alex, ma devi tornare con noi».
È l’augurio di tutta l’AISM, il desiderio immenso di tutti gli sportivi, di tutte le persone con sclerosi multipla che lottano ogni giorno per vivere fino in fondo la propria vita: torna a pedalare con noi, Alex, sulle nostre strade, verso nuovi traguardi e nuove partenze. Siamo tutti dietro la tua handbike, e pedaliamo con te, adesso.