Con queste parole la Presidente Nazionale AISM Angela Martino ha riassunto il senso profondo del Convegno GiovanioltrelaSM, giunto alla nona edizione. 350 i ragazzi si sono incontrati a Roma lo scorso weekend per affrontare insieme la sfide della SM
«Un giovane informato ha meno paura di affrontare la sclerosi multipla, un giovane informato diventerà sicuramente un cittadino attivo, protagonista della propria vita, e potrà essere un punto di riferimento anche per gli altri». Queste parole di Angela Martino, Presidente Nazionale AISM, spiegano alla perfezione il senso e il valore del Convegno GiovanioltrelaSM organizzato da AISM e giunto alla nona edizione, che anche quest’anno ha riunito a Roma centinaia di ragazzi provenienti da tutta Italia.
Quello che si è svolto nel weekend appena trascorso è stato ancora una volta un incontro pieno di emozioni. Giovani under 35 anni, alcuni diagnosticati da poche settimane, hanno potuto ascoltare le esperienze di altri coetanei un po’ più esperti sulla sclerosi multipla, per capire come affrontare la patologia, per prendere decisioni consapevoli e non farsi guidare da dubbi e paure. Ma hanno anche potuto ascoltare e far domande agli esperti, neurologi, psicologi, assistenti sociali, infermieri, fisiatri, per avere informazioni a tutto tondo sulla sclerosi multipla.
«È sempre una grande emozione partecipare a questo evento – prosegue Angela Martino – Continuo a viverlo con un groppo in gola perché penso che sia ingiusto che così tanti giovani debbano vivere l’esperienza della SM. Ma sono anche orgogliosa di AISM, perché in noi hanno trovato un punto di riferimento, un senso di comunità, e potranno essere a loro volta guida per altri che hanno bisogno di condivisione o di informazione».
Tanti come sempre i temi, dalle terapie al decorso della SM, dai sintomi più o meno visibili alle ultime novità dalla ricerca, da come riconoscere le bufale alla condivisione di racconti sulla vita quotidiana con la SM, dalle dinamiche di coppia e di famiglia con la sclerosi multipla alla gestione di sintomi difficili come la fatica o delle emozioni, per arrivare al lavoro, ai diritti e alle agevolazioni.
“Ho scoperto di essere forte”
“Ho ritrovato la voglia di scoprire cose nuove e conoscere persone”.
“Grazie mi state dando un’opportunità di condividere un pezzo della mia vita”.
“Finalmente qui posso essere me stessa senza timore di essere giudicata per la mia patologia”
Questi sono alcuni dei messaggi che i partecipanti hanno lasciato. È per questo che lavoriamo tutti i giorni, affinché i giovani con sclerosi multipla possano sentirsi meno soli di fronte alle sfide della sclerosi multipla.
Ci vediamo il prossimo anno!