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28/11/2018

''L'abbraccio del Papa per tutte le persone con sclerosi multipla''

Nella foto: Papa Francesco abbraccia la Presidente Nazionale AISM Angela Martino all'Udienza di mercoledì 28 novembre 2018, nella Sala Nervi di piazza San Pietro.

 

«Papa Francesco si è avvicinato e ci siamo salutati faccia a faccia», racconta ancora emozionata la Presidente AISM Angela Martino al termine dell’udienza papale nella Sala Nervi di Piazza San Pietro cui hanno partecipato circa 150 persone in rappresentanza di tutta l’Associazione per concludere in modo suggestivo le celebrazioni di questo cinquantesimo anno di vita di AISM.

 

«Al Papa – aggiunge Angela - ho donato il francobollo serigrafato dedicato ai 50 anni dell’Associazione, spiegandogli quanto ricche di significato siano le conquiste ottenute dall’Associazione delle persone con SM in questi cinque decenni. Poi, visto che lui aveva parlato di desideri nella sua catechesi, gli ho detto che avevo anche io due desideri. Gli ho chiesto un ricordo speciale, da parte sua, per tutti i giovani cui viene diagnosticata la sclerosi multipla. E lui mi ha assicurato che si ricorderà di tutti: “voi siete forti, siete coraggiosi, andate sempre avanti, vivete una vita piena”. E il secondo desiderio era… ricevere un abbraccio da lui per tutte le persone con sclerosi multipla. Allora Papa Francesco si è chinato un po’ e ci siamo abbracciati, forte».

 

Tante persone con sclerosi multipla, familiari, accompagnatori, collaboratori della Sede Nazionale con il Presidente FISM, Prof. Mario Alberto Battaglia, sono venute a Roma per festeggiare i 50 anni di AISM insieme al Papa. Come Salvatore Agata, marito e moglie, entrambi con la sclerosi multipla: «Siamo venuti da Cosenza, per vivere in diretta questo incontro meraviglioso che il santo Padre ci ha regalato», raccontano. La Sezione di Cosenza festeggia, in questo 2018, anche i suoi trent’anni di vita: «Questo è un momento importante per AISM, che amiamo tantissimo», ci racconta la Presidente Anna Flaminia Batta Veltri, che aggiunge: «Mio marito ha avuto la sclerosi multipla per 44 anni e AISM per noi è stata una forza, ci ha aiutato a conquistare tutti quei diritti e quei servizi che in città non avevamo».

 

Con la Sezione di Teramo è venuto anche il parroco, don Gabriele Bufalari: «Sono socio AISM da quando ero ragazzo: avevo un amico con SM, che ora purtroppo è mancato. Da allora sono sempre stato legato all’Associazione ed è bello, oggi, essere qui con tutte queste persone per incontrare il Papa”.

 

Francesco Vacca, piemontese, Presidente della Conferenza delle persone con SM, aggiunge: «È una giornata meravigliosa, un’emozione fortissima, e dopo avere incontrato il Presidente Mattarella oggi incontrare il Papa vuol dire ‘festeggiare’ i 50 anni di AISM in maniera meravigliosa».

 

Di meraviglia e di desiderio ha parlato Papa Francesco nel suo intervento, che per alcuni tratti sembrava quasi dedicato alle tante persone con SM e con disabilità presenti in sala: «Dio ci regala un trapianto di cuore – ha detto –: attraverso il dono di desideri nuovi semina in noi la capacità di cambiare. Non si tratta più di “non” uccidere e di “non” tradire, ma, in Gesù e nello Spirito Santo, di trasformare il “negativo” in desideri positivi, di amare, di fare il bene, di vivere nella pace, con benevolenza e dominio di sé, dentro giornate dove si incontrano la gioia che Dio ha di amarci e la nostra gioia nell’essere amati».

 

Vito e la moglie Ada, arrivati con la numerosa rappresentanza della Sezione AISM di Viterbo: «Abbiamo avuto l’emozione di avere direttamente dal Papa la sua benedizione. Siamo sposati da 28 anni, lui ci ha abbracciato e raccomandato di portare la sua benedizione ai nostri due figli, uno di 26 e uno di 22, ai nostri genitori, ai nostri fratelli e sorelle, ai tutti i nostri familiari. E lo faremo subito».

 

Giorgio, che è stato a lungo tesoriere della Sezione di Padova, gli fa eco: «Provo una grande emozione e sono contento di festeggiare il cinquantesimo di AISM in bella compagnia», dice con lo sguardo che si posa soddisfatto sulla zona della sala Nervi ancora colorata dalle magliette bianche e rosse che le persone dell’Associazione indossano per mostrare a tutti i colori del 50esimo compleanno di AISM. «Valeva proprio la pena essere qui in tanti e condividere questo avvenimento di gioia», commenta Antonella Perez, Presidente della Sezione di Firenze.

 

In effetti, siamo proprio in tanti, compreso un bambino «indisciplinatamente libero» - come ha detto lo stesso Papa – che a un certo punto ha deciso di salire direttamente sul "palco" della Sala Nervi gremita di persone da tutto il mondo, dall’Australia e dal Brasile, dalla Polonia e da Santo Domingo, dagli Stati Uniti, dal Messico, dalla Francia, dall’Italia: «Mi sono chiesto – ha aggiunto Papa Francesco parlando a braccio – se io sono capace di essere così libero nei miei rapporti con gli altri e con Dio mio papà».

 

Nel segno della libertà abita anche il «mondo libero dalla sclerosi multipla» che da 50 anni AISM costruisce e che oggi l’ha portata qui, a Roma, da Papa Francesco, per partire di nuovo, subito, con lo stesso compito di trasformare il «negativo» imposto dalla sclerosi multipla in un «sì» a una vita da vivere fino in fondo, tutti insieme, nessuno escluso.