Grazie alla partnership tra AISM e Seletti hai la possibilità di sostenere un progetto di ricerca fondamentale per accrescere le conoscenze sulla sclerosi multipla. Finisce la ricerca del regalo, continua la ricerca scientifica!
Le cause della sclerosi multipla sono tuttora sconosciute, ma sulla base dei risultati di molte ricerche scientifiche si ritiene che siano coinvolti più fattori che interagiscono tra loro, tra cui una predisposizione genetica a sviluppare la malattia e un agente ambientale in grado di stimolare il sistema immunitario e innescare la reazione autoimmune che porta all’aggressione della mielina (sostanza di rivestimento delle fibre nervose che, oltre a proteggere le fibre, le aiuta a condurre gli impulsi nervosi). Tra i fattori ambientali potenzialmente legati all'insorgenza sclerosi multipla, la ricerca si è concentrata su batteri e virus, tra cui in particolare il virus Epstein-Barr (EBV).
Il progetto di ricerca che si può sostenere grazie alla partnership tra AISM e Seletti entra in questo ambito di ricerca. Si tratta di uno studio multicentrico della durata di un anno, che coinvolge quattro diversi centri di ricerca (Centri Regionali per la SM dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, dell’Università di Firenze e dell’Università di Cagliari, Istituto Superiore di Sanità), coordinato dalla dott.ssa Alessandra Aloisi.
Titolo
Analisi dell'infezione con virus di Esptein-Barr e della risposta immunitaria nel fluido cerebrospinale e nel sangue di pazienti con sclerosi multipla mediante tecniche altamente sensibili di PCR.
Ricercatrice: dott.ssa Alessandra Aloisi
Descrizione
Il virus di Epstein-Barr (EBV), un virus erpetico molto diffuso nella popolazione, è oggetto di crescente attenzione per un supposto diretto coinvolgimento nella SM. Il fatto che rispetto a individui sani i pazienti con SM presentano differenze qualitative e quantitative nella risposta immunitaria specifica per EBV, suggerisce un’alterata regolazione dell’infezione virale. Sebbene l’infezione sembra essere ben controllata nel sangue dei pazienti con SM è possibile che esistano delle ‘nicchie’ nascoste dove EBV riesce a espandersi e/o a riattivarsi periodicamente stimolando una risposta immunopatologica. In quanto tessuto immunologicamente privilegiato (almeno in parte) e principale bersaglio della risposta infiammatoria nella SM, il sistema nervoso centrale potrebbe essere la sede principale di una infezione persistente.
Per comprendere meglio in che modo l’infezione con il virus di Epstein-Barr contribuisce alla SM è necessario caratterizzare lo stato dell’infezione virale nel liquor (un liquido incolore che avvolge il sistema nervoso centrale) e nel sangue periferico dei pazienti con SM, capire se esistono differenze nei due distretti, e verificare l’esistenza di possibili correlazioni tra marcatori dell’infezione virale, della risposta immunitaria e dell’attività di malattia.
Questo progetto multicentrico della durata di un anno coinvolge 4 diversi Centri di ricerca (Centri Regionali per la SM dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, dell’Università di Firenze e dell’Università di Cagliari, Istituto Superiore di Sanità), e si propone di esplorare la potenziale utilità di una indagine molecolare basata sull’utilizzo di tecniche molto sensibili e specifiche. Lo scopo è quello di ottenere informazioni più precise sul profilo di espressione genica del virus e di geni cellulari associati con la risposta immunitaria.
Si auspica che i risultati di questo studio possano costituire la base di partenza per studi prospettici mirati a correlare la presenza di marcatori dell’infezione virale con l’evoluzione della malattia e la risposta alla terapia.