"Con le terapie di prima linea, in particolare gli interferoni e il copolimero 1, non ci sono precauzioni particolari da seguire. Per quanto riguarda invece le terapie che incidono sull’assetto immunologico del paziente, che quindi comportano una diminuzione dei linfociti, è necessaria una precauzione aggiuntiva. Non sussistono motivi profondi per modificare le cure in corso o smettere i trattamenti: bisogna tenere presente che la sclerosi multipla continua a sussistere e che non assumere le terapie potrebbe esporre al rischio di nuovi attacchi di malattia.
Ogni caso va valutato singolarmente dal neurologo, perché non tutti i pazienti fanno la stessa terapia, ogni terapia è diversa dalle altre. Alcune terapie incidono sulla immunosoppressione e altre no.
Deve essere valutato ogni singolo caso dal proprio neurologo e deve essere quindi personalizzata la risposta."
Prof. Gianluigi Mancardi, Presidente Comitato Scientifico AISM