Salta al contenuto principale

23/03/2020

«La nostra voce, la nostra vita, la nostra associazione nei giorni dell’emergenza»

Nella foto: Bruna Stringhini, la seconda persona da destra, a un evento AISM

 

Nel racconto emozionato di Bruna Stringhini, Presidente della Sezione AISM di Varese, un esempio di quello che ogni giorno le Sezioni AISM di tutta Italia fanno per stare vicine alle persone, raccogliendo domande a volte drammatiche e cercando risposte. «Non lasciamo sola nessuna persona con SM, adesso più che mai».

 

Ora, da tutta Italia, le stesse persone con sclerosi multipla si stanno mobilitando per fare sentire la propria voce: in pochi giorni sono arrivate 1.300 risposte all’indagine di AISM per riconoscere da vicino l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’accesso alle cure, all’assistenza, e in generale su come è cambiata la condizione di vita di tutte le persone.

 

Voce pacata, toni fermi. Bruna Stringhini, Presidente della Sezione di Varese, è da diverse settimane in prima linea nella “trincea” della Lombardia. Prima che il resto d’Italia si rendesse conto di quanto era seria la questione del Coronavirus, qui già si doveva agire con urgenza: «abbiamo dovuto cercare di tutelare insieme la salute e la relazione, ma prima di tutto dobbiamo restare vicini alle persone tenendo le distanze. Da diversi giorni chiamiamo tutte le persone con SM del nostro territorio: siamo in sei, e a sera ci confrontiamo per capire come rispondere. Per esempio, abbiamo attivato tutta una rete di piccoli negozi disponibili a consegnare la spesa a domicilio a chi vive da solo e non può uscire. Ora i problemi che stanno diventando seri, nel nostro territorio, sono quelli legati al ritiro dei farmaci e quello delle badanti. Per esempio, una signora di Bergamo in cura a Gallarate sta cercando di ottenere che il farmaco venga inviato a Bergamo, ma poi non è semplice trovare chi vada in uno degli Ospedali con numeri così alti di ricoverati per il virus. Contatteremo la Protezione civile. E poi ci sono anziani che magari non possono più ricevere a casa le persone che si prendevano cura di loro. Le persone più anziane, al telefono, piangono, non sapendo cos’altro fare per continuare a vivere una vita dignitosa. Ora, per dare forza collettiva alle tante richieste che ci arrivano, stiamo chiedendo alle persone di rispondere a un’indagine che AISM ha messo a punto per tutta Italia. È importantissimo che ognuno faccia sentire la sua voce, per se stesso e per tutti gli altri».

 

Bruna Stringhini

Le persone, come sempre in AISM, vengono prima, anche e soprattutto nella drammatica emergenza che stiamo vivendo. La voce di ognuno di noi conta tantissimo, insieme a quella di tutti gli altri, insieme ad AISM la nostra voce vale ancora di più.

 

Le persone con SM ne sono pienamente consapevoli: non per caso in pochi giorni sono arrivate 1.300 risposte all’indagine di AISM per riconoscere da vicino l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’accesso alle cure, all’assistenza, e in generale su come è cambiata la condizione di vita di tutte le persone.

 

Tante voci, tutte insieme, danno forza alle azioni che l’Associazione può mettere in campo per non lasciare sola nessuna persona. Insieme, possiamo trovare le risposte e collaborare con le istituzioni perché le risposte messe in campo non lascino nemmeno una persona da sola con i propri problemi.

 

L’indagine continua: c’è bisogno di tutte le 126.000 persone con SM d’Italia.

 

La storia di Bruna, le storie delle persone che la Sezione segue anche in questo periodo di “distanziamento sociale” continua qui .