Reclutamento sul territorio, nelle scuole, agli eventi, sul web. AISM: mille volontari in più in un anno. Volontari non si nasce, ma si diventa e si cresce
Se ‘volontari non si nasce’, come ha commentato la presidente AISM Roberta Amadeo alla 28esima Giornata Internazionale del Volontariato, senz’altro lo si diventa sempre più e meglio, a dispetto della crisi e del precariato che mettono a dura prova il settore. Volontari si diventa, si cresce, e si cambia. Perchè l’identikit del volontario AISM di oggi – se è possibile farne un identikit univoco – è rivoluzionario rispetto anche a solo pochi anni fa. ‘Volontario si può’ ancora oggi e anzi più che mai, con gli strumenti del web e del 2.0 che sostengono un movimento in controtendenza sul dato nazionale. Quel dato nazionale che (fonte ‘Rapporto Giovani’ dell’Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Università Cattolica) attesta che solo il 35% dei giovani dai 18 ai 29 anni si dedicherebbe al volontariato; e di essi,solo il 6% sarebbero assidui, mentre il 65% del target non ne avrebbe mai fatto esperienza.
A scalfire un trend generale negativo ci pensano i numeri di AISM. Su 8 mila volontari attivi – di cui 4 mila sono attivi da più di tre anni, e di cui 1.721 sono under 35 – 990 sono stati reclutati nel 2013: di essi, 242 sono ancora under 35. Su tutto campeggiano i numeri ei risultati qualitativi del Mese del Volontariato, che nel settembre scorso – mese ideale per iniziare le attività, per dedicarsi a nuove cause e quindi per reclutare volontari – ha mostrato alla popolazione il Movimento AISM, aprendo le Sezioni, andando in piazza e nelle scuole. Con a ridosso altri eventi come ‘La Mela di AISM’ il 13 e 14 ottobre, la tre giorni conclusivadel progetto Young a Lucignano, il Convegno Giovani a Roma, il Mese del Volontariato è stato la prima tappa di una lunga escalation che ha fatto registrare il saldo positivo finale dei 990 nuovi volontari.
Solo a settembre, con tutte le iniziative studiate ad hoc (gli open day nelle Sezioni, gli eventi in piazza e nelle scuole, i test interattivi sulla solidarietà, in tutto 93 eventi in 65 comuni e organizzati da 51 sedi regionali) si sono registrati 427 nuovi nominativi; di questi, 384 sono divenuti volontari effettivi e 42 sono attualmente in inserimento. Se settembre è stato il mese ideale per portare avanti una campagna di reclutamento multilivello, la ricerca di nuovi volontari si fa comunque tutto l’anno: dalle scuole, altro contesto importante per formare una cultura di solidarietà alle persone con SM, sono arrivati 22 nominativi di potenziali volontari nel 2013, e 13 di essi sono già volontari effettivi, mentre 9 restano in contatto con le Sezioni.
C’è un canale che però attraversa tutti i luoghi, i contesti e le occasioni, e dà forza e compenetra tutti gli eventi, ed è il web, oggi più che mai social e 2.0. Dal web – con il form sul sito AISM, il numero verde e gli altri strumenti – a fine 2013 sono state registrate 536 segnalazioni d’interesse, con 98 conferme di persone che poi sono andate nelle Sezioni. Il reclutamento diretto sul territorio, ancora il cuore pulsante, sempre più si avvantaggia di quegli stessi canali che durante e dopo rafforzano e danno risonanza a qualsiasi evento: per il Mese del Volontariato la campagna web, i fingerbooks (le mini-guide digitali in cui AISM è stata pioniera), il form interattivo sul sito web di AISM, le campagne virali sui social media – non solo Facebook e Twitter ma Pinterest, Instagram, Flickr e tutti gli altri – sono stati strategici. E confermano che da mouse e tastiera a piazza o Sezione, il passo è breve, quando i bisogni e le aspettative dei volontari s’incontrano con la reale possibilità di fare. Digitale e territorio, un binomio oggi inscindibile nella strategia di reclutamento di AISM; un binomio che si traduce in sperimentazioni innovative, come nel caso della campagna digital studiata proprio per il Mese del Volontariato, nel se- gno delle parole chiave opportunità, creatività, valore e impe- gno; e con l’obiettivo di trasferire a livello ‘social’ i concetti del volontariato in AISM, e di chi è il volontario AISM.
Se l’identikit è possibile chi è, a oggi, il volontario AISM, fresco o meno di reclutamento? Ha avvicinato l’Associazione perlopiù sul territorio ma comincia ad affacciarsi pure dal web, e quando diventa attivo, usa il digitale in tutti i modi possibili: con i social network, con l’arte dello storytelling, con il raccontarsi e condividere; ama il contatto con le persone con SM e non teme le forme di supporto più dirette; ma se sceglie di restare volontario digitale puro, si mette alla tastiera per fare divulgazione corretta, denunciare, fare advocacy, coinvolgere altre persone. Sperimenta e poi sceglie in che ambito formarsi, e qui gode di una formazione di alta qualità, professionale, spendibile in futuro anche nel lavoro; è autonomo, decide insieme al territorio i bisogni delle persone con SM su cui intervenire; ed è infine creativo, perché molte proposte innovative (vedi l’sms solidale di ‘Mela’) vengono proprio dai giovani. Infine, fa un percorso che lo porta dall’essere esecutore a organizzatore di attività: ed è qui che, forse, vengono le gratificazioni maggiori. I ragazzi del progetto Young – oggi a un bilancio dei risultati raggiunti in tre anni, e in evoluzione verso altre attività – si stanno già spostando verso la raccolta fondi; e 20 di loro sono oggi inseriti nei Consigli Direttivi Provinciali, uno nel Direttivo Nazionale. Volontari non si nasce, ma si diventa e si cresce.
Laura Santi