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17/11/2014

«Utile è tutto ciò che ci aiuta a diventare migliori»

Lo dice Nuccio Ordine autore di "L’utilità dell’inutile": «guardare un quadro, ascoltare una sinfonia o leggere un libro è più utile di avere uno smartphone o comprare una ferrari». L'intervista completa su SM Italia 5/2014

 

Nuccio Ordine«Utile è tutto ciò che ci aiuta a diventare migliori», ha scritto Nuccio Ordine nel suo fortunato best seller L’utilità dell’inutile. Manifesto (Bompiani, 2013). Un libro, come lui stesso racconta, «che vuole mostrare, attraverso pensieri e citazioni che partono dal mondo classico e arrivano al ‘900, che le cose oggi considerate più utili – dai soldi alla finanza – possono essere le più deleterie e che, viceversa, le cose più utili all’umanità sono quelle ritenute inutili perché non producono profitto, dalla letteratura alla filosofia, dall’arte alla musica».

 

Ascoltare una sinfonia vale di più di uno smartphone, guardare un quadro è meglio che bere una Guinness, leggere un libro conta più che guidare una Ferrari. Un’idea certamente controcorrente. Eppure questo ‘Manifesto’ di Nuccio Ordine, ordinario di Letteratura italiana all'Università della Calabria, si è rivelato uno dei libri più letti tra quelli pubblicati negli ultimi anni. Come canta Vasco Rossi, viene da chiedersi ‘chissà perché’?

 

Perché, professore, dopo aver scritto saggi su Giordano Bruno e sul riso nel rinascimento, ha sentito l’urgenza di questo libro così diverso?
«Stiamo costruendo un’umanità che vede l'essenziale, la stella polare che orienta gesti, pensieri e azioni, nella rincorsa ai soldi, al guadagno, al profitto. Ho sentito l’urgenza di reagire, di ‘chiamare alle armi’ tutti quelli che la pensano diversamente. Quelli per cui gli studenti non sono clienti alle prese con crediti e debiti. Quelli per i quali la dignità di una persona non è proporzionale ai soldi che possiede».

 

Come si capisce cosa è l’utile e cosa l’inutile?
«Nessuna parola ha un valore assoluto: per comprenderla bisogna mettersi sempre nel punto di vista di chi la usa. Per i governi che scrivono le leggi finanziarie, inutile è tutto ciò che tagliano o scelgono di non sostenere: l’insegnamento, la cultura, l’assistenza ai malati gravi e ai disabili.

 

E per lei, chi è utile?
«Tommaso Campanella, filosofo calabrese del Rinascimento, nella Città del Sole racconta che tutti gli uomini hanno il loro posto e un compito per il bene comune: «notano in che esercizio meglio riesce ognuno ed ognuna. Fra loro non c’è difetto che faccia l’uomo ozioso... chi è zoppo serve alle sentinelle con gli occhi; chi non ha occhi serve a levar il pelo dal nervo delle penne per i matarazzi; chi non ha mani, ad altro esercizio». Nel mio piccolo, ho incontrato meravigliosi studenti che, affetti da una malattia grave, hanno insegnato ai loro compagni ad amare la vita e quelle piccole cose semplici che ne costituiscono l’essenza: un bacio, un tramonto, il sorriso di un bambino, il volo di una farfalla, il cielo stellato».

Giuseppe Gazzola


L'intervista completa a Nuccio Ordine è stata pubblicata su SM Italia 5/2014

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