«Un’emozione unica, indescrivibile. Grazie ad AISM, in rappresentanza del nostro grande movimento, siamo stati al V Parlamento europeo delle persone con disabilità – raccontano Gianluca Pedicini, Presidente della Conferenza delle Persone con sclerosi multipla, Federica Balzani, Vice Presidente della European Multiple Sclerosis Plarform ed Elisabetta Lilli, Presidente AINMO, Associazione Italiana Neuro Mielite Ottica.
Proprio Elisabetta Lilli, Presidente da poco più di due mesi, aggiunge: «Sono entrata da pochissimo nel mondo associativo e mi sono ritrovata a vivere un’emozione indescrivibile e potente. Mi sono sentita importante, parte attiva di un contesto in cui veniamo valorizzati come persone. Ho incontrato un mondo parallelo di uomini e donne splendide. E mi sono resa conto che dobbiamo ancora parlare di differenze che non dovrebbero essere cause di disparità o discriminazione. Siamo tutti uguali e tutti unici».
Senza AISM – continua Pedicini - «non avremmo potuto varcare quella soglia. Il fatto che, su 50 delegati italiani. fossimo presenti in tre in rappresentanza delle nostre associazioni su SM e neuromielite ottica, insieme a oltre 600 rappresentanti dei cento milioni di persone con disabilità di tutta Europa, ci ha fatto toccare con mano il valore della nostra associazione, la sua capacità di essere attore prezioso dell’inclusione anche a livello internazionale».
Non per caso, la piena inclusione e partecipazione sociale è la prima e fondamentale area di missione dell’Agenda della Sclerosi multipla e patologie correlate 2025, che si rivela e si pone come propulsore delle azioni che il Forum Europeo delle persone con disabilità chiede di intraprendere all’Europa e ai suoi rappresentanti politici.
Condividiamo – ricorda Federica Balzani - quanto ha ribadito in aula il Vicepresidente dell’European Disability Forum, Gunta Anca: «uno dei motti dell'Unione Europea è “uniti nella diversità”. Le persone con disabilità sono uniche, diverse ma potentemente unite: vogliamo essere incluse e avere la libertà di vivere e di muoverci come tutti i cittadini».
Gianluca Pedicini evidenzia come il nostro sia «il tempo adatto per avere nei fatti un’Europa più sociale, vero punto di cambiamento del paradigma politico e culturale. Tutti gli stati devono diventare più sociali».
Pedicini, confrontando le buone prassi e le difficoltà italiane con quanto si vede nel resto d’Europa, aggiunge: «nella capacità di fare rete per gli obiettivi comuni noi italiani siamo avanti. Dobbiamo però imparare da altri stati a realizzare con maggiore puntualità l’enorme bagaglio di conoscenza, normative, regolamenti, strumenti che abbiamo messo a punto negli anni. Un’agenda è quella cosa che ha senso perché la si agisce e attua».
Il “V Parlamento europeo delle persone con disabilità”, sulla soglia della fine del mandato degli attuali parlamentari e delle nuove elezioni, ha chiesto ai politici presenti di recepire e portare avanti, nei prossimi anni, il “Manifesto del Forum europeo delle disabilità sulle elezioni europee del 2024"presentato nell’occasione: «bisogna garantire anzitutto il diritto di voto reale a tutti i cittadini con disabilità, le condizioni di accessibilità ai seggi per un voto libero e autonomo, ma anche le condizioni per potersi candidare e fare politica – ricorda Federica Balzani».
E poi, aggiunge Elisabetta Lilli, l’Europa dovrà garantire tre approcci a tutti: l’approccio medico, quello sociale e quello finanziario. Serviranno Centri e servizi incentrati sui diritti dei disabili per una presa in carico efficace e tempestiva. Andrà garantita l'occupazione e la partecipazione delle persone con disabilità al mercato del lavoro, l'accessibilità anche economica delle tecnologie assistive, una normativa che abbatta una volta per tutte i tanti ostacoli all’accessibilità e tuteli i diritti delle persone con disabilità quando viaggiano, una seria lotta alla discriminazione cui sono ancora soggette le donne e le ragazze con disabilità».
Sarà inoltre importante garantire nel prossimo Bilancio UE risorse con cui supportare pienamente la vita indipendente delle persone con disabilità e l'inclusione della disabilità nella transizione verde e digitale.
Insomma: il Manifesto è pronto, l’agenda delle priorità per l’Europa è chiara e l’Agenda 2025 della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 può essere un reale supporto anche per quella della Comunità europea.
«Perciò noi del movimento della sclerosi multipla e patologie correlate siamo pronti a fare la nostra parte, per un’Europa più inclusiva», concludono Pedicini e Balzani.
Elisabetta Lilli aggiunge: «puntiamo in alto. Ora siamo venuti a vedere come funziona il Parlamento. Mi piacerebbe un giorno candidarmi come eurodeputato per sostenere direttamente la realizzazione dei diritti e dei desideri di tanti cittadini come me».