La stagione dei diritti delle persone con disabilità da gennaio inizia a scrivere un nuovo capitolo.
E le persone con sclerosi multipla sono in prima fila per dare effettività alla “Riforma organica del sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, dei sostegni per la vita indipendente e delle misure per la tutela e la promozione dei diritti» di tutte le persone con disabilità, così come era stato indicato nel PNRR e dal Decreto legislativo 62/2024, in quella che viene sinteticamente definita la “riforma della disabilità”, che prevede la “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”.
Prende il via in questi giorni, nelle province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste la sperimentazione del nuovo procedimento unitario di valutazione di base, che sarà affidato all'Inps in via esclusiva a partire dall'anno 2026: il procedimento sperimentale assicurerà nel 2025 alle persone con sclerosi multipla, con diabete o con disturbi dello spettro autistico – le tre condizioni patologiche individuate per la fase di sperimentazione- una nuova e unica certificazione che accerti in modo semplificato e valido ai diversi fini la sussistenza della condizione di disabilità.
Negli stessi territori prende il via per tutte le persone con disabilità la valutazione multidimensionale e il progetto di vita.
Il Presidente Nazionale AISM, Francesco Vacca afferma: «La sperimentazione che inizia e vede in prima linea noi persone con sclerosi multipla, le nostre Sezioni delle nove province coinvolte, tutta l’AISM, è un’occasione da non perdere per affermare concretamente i diritti di tutte le persone con disabilità a vivere una vita piena, in una società inclusiva, in base al proprio progetto di vita personalizzato e partecipato».
Per la prima volta, all’interno della nuova valutazione di base, l’accertamento dell’invalidità verrà effettuato insieme alla valutazione della disabilità a fini lavorativi, alla valutazione della disabilità per i percorsi scolastici e alla valutazione di altri elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza.
Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali di AISM, al riguardo ricorda ed evidenzia come «il tema dell’accertamento medico-legale e della valutazione della disabilità è centrale per la vita di diversi milioni di persone e AISM ci sta lavorando da sempre, da quando esiste come associazione voluta e istituita dalle persone con sclerosi multipla. Ed è stato importante proprio il supporto di tutte le persone con sclerosi multipla che hanno vissuto l’esperienza della valutazione medico-legale e hanno condiviso aspetti positivi e aspetti da migliorare delle valutazioni medico-legali cui si sono sottoposte negli anni, dando un contributo decisivo per capire come andare a costruire questo nuovo percorso di valutazione della disabilità in sede unificata e in modalità semplificata».
Come si svolge concretamente la sperimentazione della valutazione di base
• L’invio telematico a INPS del “nuovo certificato medico introduttivo” integrerà a tutti gli effetti la modalità per la presentazione dell'istanza per la valutazione di base della disabilità e non dovrà essere più accompagnato dall’invio della “domanda amministrativa” da parte del cittadino o di enti preposti ed abilitati
• Il procedimento si conclude ordinariamente entro 90 giorni dalla trasmissione del certificato introduttivo. Nel caso si tratti di minori i giorni saranno 30.
• La valutazione di base si svolge in un'unica seduta collegiale.
• Durante la visita si fa ricorso anche al WHODAS (WHO Disability Assessment Schedule) che integra la valutazione, raccogliendo elementi sulla salute e la disabilità della persona forniti direttamente dalla stessa persona con disabilità.
• L’Unità di Valutazione di base fa uso delle classificazioni ICD (International Classification of Diseases) e ICF (International Classification of Functioning, Disability, and Health), ponendo quindi attenzione anche alla classificazione del funzionamento e dello stato di salute complessivo della persona.
• Al termine della visita, viene emesso un certificato che attesta la condizione di disabilità, con validità illimitata nel tempo.
Arrivi e partenze
«L’avvio della sperimentazione è un passaggio importante, un primo traguardo raggiunto, frutto del lavoro di tante persone, delle istituzioni, di tanti stakeholder impegnati per i diritti delle persone, con cui anche noi di AISM abbiamo lavorato tanto negli anni. Ma ogni punto di arrivo è anche sempre una partenza: il cammino è ancora lungo e abbiamo tutti insieme la responsabilità di farlo proseguire nella direzione giusta, passo dopo passo», conclude Mario A. Battaglia, Presidente FISM e rappresentante di AISM nell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.