Oggi, 13 dicembre 2021, è un giorno da segnare sul calendario di tutti noi.
Non soltanto perché è Santa Lucia e, secondo tradizione, anticipa il Natale, ma soprattutto perché quest’anno è la data della Conferenza nazionale sulle politiche per le disabilità, voluta dal Governo come momento di sintesi di un percorso partecipativo finalizzato ad offrire un articolato quadro di priorità ed interventi, tesi a migliorare l’inclusione delle persone con disabilità secondo i principi della Convenzione ONU.
«Questa Conferenza – afferma Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali- Advocacy AISM - arriva in un momento cruciale per il mondo della disabilità, alla confluenza tra la nuova Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la riforma aperta dalla nuova Legge Quadro sulla disabilità (il cui testo è appena stato approvato all’unanimità alla Camera per proseguire l’iter in Senato) che punta a dare impulso al diritto delle persone con disabilità ad autodeterminarsi e a partecipare alla vita sociale, e l’avvio del processo di messa a punto del Terzo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. Una situazione senza precedenti, in cui il mondo delle persone con disabilità, grazie anche al ruolo forte assunto dalle Federazioni come FISH e dalle associazioni come AISM, sta conquistando un solido protagonismo, per essere pienamente integrato nella corrente principale, nel “mainstreaming” delle scelte politiche».
In Italia vivono circa 4 milioni di persone con disabilità che vogliono avere voce sul futuro dell’Italia e sulla costruzione di una società inclusiva. Una società che può e deve migliorare: per limitarci a un esempio, ci sono oggi 700 mila persone con disabilità, iscritte al collocamento mirato, che continuano a non riuscire ad accedere al mondo del lavoro.
La Conferenza di oggi, che possiamo seguire qui, rappresenta allora un momento cruciale per cambiare insieme lo stato delle cose, per colmare il gap tra i diritti riconosciuti dalle normative e quelli che ognuno di noi sperimenta nella propria quotidianità.
Per avere seriamente voce in capitolo nella Conferenza Nazionale sulle politiche per le disabilità, FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap, di cui AISM è membro attivo, ha dato vita nelle scorse settimane a un fitto e intenso lavoro interno di consultazione e confronto, a partire dai gruppi di lavori tematici, cui hanno partecipato circa 500 rappresentanti associativi e singoli cittadini, concentrandosi in primo luogo sugli assi tematici indicati dal Ministero per la Disabilità: Accessibilità, Mobilità all’interno dell’Unione Europea, Vita indipendente, Percorsi formativi inclusivi, Inclusione lavorativa di qualità, Cultura, Sport e turismo accessibile, unitamente ai temi legati alla salute ed al contrasto alla discriminazione inclusa quella multipla.
«Anche noi di AISM- ricorda Bandiera – abbiamo lavorato ampiamente su tutte le tematiche indicate, che si intrecciano profondamente con la costruzione della nuova Agenda 2025 della Sclerosi Multipla. Inoltre abbiamo segnalato nella consultazione pubblica avviata dal Governo quella speciale “buona pratica” che è il modello di progettazione, azione, valutazione da noi adottato con il trittico composto dalla Carta dei Diritti delle Persone con SM, dall’Agenda della Sclerosi Multipla, scritta per tradurre i diritti in priorità di azione concrete e condivide da tutti gli attori coinvolti e, infine, dal Barometro della Sclerosi Multipla, che serve a misurare secondo un approccio rigoroso fondato sul metodo scientifico il gap tra il livello atteso di diritti, l’avanzamento dell’agenda della SM e il sistema delle risposte.
Mettendo al centro i dati che vengono raccolti con il contributo delle persone e delle associazioni che le rappresentano, sempre più centrali nella costruzione di una società inclusiva, dal Barometro scaturiscono le proposte e le linee di intervento per il presente ed il futuro, che stiamo già costruendo insieme con le nostre #1000azionioltrelaSM.
Un percorso che portiamo nuovamente all’attenzione pubblica e che continueremo a nutrire e a intrecciare e con tutti i progetti e le normative per l’inclusione reale su cui si sta lavorando in Italia e in Europa».