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02/03/2023

Decreto Milleproroghe: prorogato lo smart working per lavoratori fragili, ma non solo

La scadenza per poter usufruire del lavoro agile è stata spostata al 30 giugno 2023 per lavoratori fragili, genitori di minori fino a 14 anni e persone a maggiore rischio di infezione da Covid

 

 

Il Decreto Milleproroghe è una misura del Consiglio dei Ministri che serve a posticipare l’entrata in vigore di alcune norme o a prorogare leggi scadenza. Si concentra su temi di grande interesse per i cittadini, che aspettano una decisione legislativa in merito. È nato come provvedimento di emergenza ma ormai viene adottato quasi ogni anno. 

 

Il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì 27 febbraio 2023, come già anticipato, ha visto AISM insieme a FISH con un ruolo attivo nella definizione degli emendamenti, soprattutto in tema di lavoro

 

Vediamo cosa prevede il Decreto.

 

Smart working per i lavoratori fragili

Arriva l’attesa proroga dello smart working per i lavoratori fragili, l’attuale scadenza del 31 marzo slitta al 30 giugno 2023. La novità è contenuta in uno degli emendamenti al decreto Milleproroghe, approvato il 9 febbraio durante l’esame del testo al Senato. Per questioni di copertura finanziaria la proroga sembrava destinata a saltare, ma all’ultimo sono stati reperiti i 16 milioni di euro necessari. I lavoratori fragili, dunque, potranno lavorare in smart working fino a tale data anche svolgendo mansioni diverse, comprese nella stessa categoria o area di inquadramento. La misura comprende sia i dipendenti pubblici che quelli privati.


Smart working per genitori di minori di 14 anni

È stato prorogato, sempre al 30 giugno 2023, anche il diritto di lavorare in modalità agile per i lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano almeno un figlio minore di anni 14 (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa, e che non vi sia genitore non lavoratore).

 

Smart working per chi è maggiormente a rischio Covid

I lavoratori dipendenti, pubblici e privati che, sulla base delle valutazioni mediche, sono più esposti a rischio Covid per età o per condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio.

 

I temi di interesse per le persone con disabilità e trattati nel Milleproroghe li troviamo anche nell’Agenda della SM e patologie correlate 2025 ed è quindi importante mantenere un confronto e dialogo costante con i referenti istituzionali. L’interlocuzione continua e propositiva è senza dubbio una delle #1000azionioltrelaSM necessarie alla realizzazione dell’Agenda stessa.

 

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