Sui media recentemente si è parlato di eccessivo aumento di pensioni d’invalidità civile e di accompagnamento. Un comunicato della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap risponde
“In questi giorni si assiste all’ormai ciclico refrain scandalistico sulla spesa per le invalidità civili […] Cronaca che evidenzia casi isolati come se rappresentassero la generalità, articoli o interventi di giornalisti ammantati di oggettività e con uso approssimativo di dati estrapolati, ben poco scientificamente, e a seguire commenti “politici” di stampo “giustizialista” o con improbabili ricette risolutive”. A lanciare il messaggio è la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – di cui AISM fa parte, invitando a fare chiarezza su un tema complesso, che non va strumentalizzato.
L’ultimo polverone riguarda uno dei principali quotidiani italiani – il Corriere della Sera - che in un servizio ha denunciato un presunto eccessivo aumento della spesa per l’invalidità civile (50.000 pensioni in più nel 2012 e altrettanti nel 2013). “In realtà l’aumento è lo stesso degli ultimi 15 anni – scrive FISH - con l’eccezione del 2011, anno in cui tale progressione è diminuita, verosimilmente per le ricadute operative e i rallentamenti derivanti dalla informatizzazione del sistema di accertamento”. Accertamento che ha visto un aumento esponenziale dei controlli nella battaglia contro il cosiddetto fenomeno dei “falsi invalidi”: “1.250.000 persone controllate e verificate dal 2009 al 2015. Un’operazione titanica, con costi elevatissimi, dagli esiti di una consistenza ridicola e foriera di un contenzioso straordinario (peraltro INPS soccombe in giudizio nel 50% dei casi)”, prosegue FISH.
Sotto la lente di ingrandimento della critica sono finite anche le indennità di accompagnamento. Anche in questo caso, a fronte di un sempre più limitato impegno dello Stato “sociale”- nel nostro Paese ormai la spesa sociale è tra le più basse d’Europa – il carico sulle famiglie (badanti, pagamento di rette, assistenza diretta) è causa di impoverimento progressivo generale. Deve far riflettere ma non stupire che: “le famiglie e le persone ricorrano alle uniche e limitate opportunità che il Paese offre”, prosegue il comunicato FISH.
Tale situazione non ha risparmiato le persone con SM e l’attività di AISM, sempre in prima fila per la tutela dei diritti: “In questi ultimi anni abbiamo seguito moltissimi casi di persone con SM che hanno visto revocare la propria pensione d’invalidità e/o indennità di accompagnamento in seguito ai controlli straordinari – dice Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM – Ma, come evidenziato da FISH, gran parte di questi hanno riottenuto il diritto impugnando i provvedimenti. Tutto questo ha comportato ovviamente un aumento dei costi economici e sociali”.
“Sarebbe necessario discutere seriamente sulle politiche per la disabilità e sulle relative risorse per favorirne l’inclusione – commenta Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Gli interventi dai toni eclatanti e scandalistici sono assolutamente inutili a tutti. Siamo disponibili a confrontarci con chiunque sulla base di dati reali e non certo parziali che disegnano una situazione per molti versi drammatica per le persone e per le famiglie italiane. Nel frattempo, però, la diffusione di informazioni distorte e parziali contribuisce a diffondere luoghi comuni e pregiudizio nei confronti delle persone con disabilità, dipingendole come parassiti e profittatori. Il che è inaccettabile.”