Le persone con SM con disabilità stabilizzata o ingravescente che abbia causato una grave compromissione dell'autonomia personale hanno diritto all'esonero definitivo. Ecco quali sono i requisiti richiesti. Per ogni ulteriore informazione è disponibile il Numero Verde AISM
Molte persone con sclerosi multipla lamentano il fatto di essere chiamati nel tempo alla visita di revisione dell’invalidità e dello stato di handicap nonostante le loro condizioni siano stabili o comunque progressive. Dover continuamente dimostrare gli effetti della SM e la conseguente disabilità provocata dalla malattia può essere molto frustrante.
Tuttavia, come emerge dall'attività del nostro Numero Verde a cui arrivano le segnalazioni, non tutte le persone con SM sono a conoscenza di un diritto molto importante, ovvero quello della possibilità di essere esonerati dalle visite di revisione.
Le persone con sclerosi multipla con disabilità stabilizzata o ingravescente, che rientrino in una delle condizioni el Decreto del Ministero della salute del 2/8/2007 e che in particolare abbiano una grave compromissione dell’autonomia personale possono ottenere l’esonero definitivo dalle visite di revisione ordinaria e straordinaria sia dell’invalidità sia dell’handicap.
Requisiti
Il primo requisito previsto dalla legge è quello di avere menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, come stabilito dalla Legge 80/2006.
Inizialmente l'esenziona era prevista solo per i titolari di indennità di accompagnamento o comunicazione. La successiva Legge sulla semplificazione amministrativa - Legge 11 agosto 2014, n. 114 – ha invece garantito l’esonero dalle visite di verifica o revisione a tutte le persone con disabilità stabilizzata o ingravescente, anche se non titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione. È stato quindi finalmente eliminato il requisito del possesso dell’indennità di accompagnamento precedentemente previsto.
Il secondo requisito previsto dalla legge è che la situazione della persona sia inquadrabile in uno dei punti definiti dal Decreto Ministeriale 2 agosto 2007. Il decreto non riporta singole diagnosi (non compare, per esempio, la sclerosi multipla), bensì condizioni patologiche, ma la sclerosi multipla può essere inquadrabile a seconda dei casi in uno o più dei seguenti punti del Decreto, in particolare i seguenti punti:
4) perdita anatomica o funzionale bilaterale degli arti superiori e/o degli arti inferiori;
8) patologie e sindromi neurologiche di origine centrale o periferica;
11) deficit totale della visione.
Purtroppo tali disposizioni non sono state ancora diffusamente applicate e molte persone con SM continuano ad essere chiamate a visita (ordinaria e straordinaria) nonostante siano in possesso dei requisiti per l’esonero totale da ulteriori verifiche.
Le persone con SM che hanno una delle condizioni del Decreto e grave compromissione dell’autonomia personale possono quindi rientrare a pieno titolo nel novero delle “patologie stabilizzate o ingravescenti” per cui la legge 114 prevede l’esonero permanente dalle visite di revisione ordinarie e straordinarie. Per queste persone l’esonero dovrebbe essere previsto d’ufficio da parte di INPS ma per accelerare i tempi la persona può presentare direttamente la richiesta di riconoscimento di questo diritto. Per far ciò è necessario presentare certificazione medica specialistica che indichi chiaramente la corrispondenza tra la propria condizione e i punti previsti dal DM 2 agosto 2007, nonché dalla Legge 114/2014, e la corrispondenza della sintomatologia presentata dalla persona con uno o più dei punti presenti nell’elenco del DM. Per ogni punto, nel Decreto stesso si precisa quali sono gli strumenti e le modalità che il medico deve certificare.
Il diritto a un’informazione completa e di qualità nell'Agenda della SM 2020Uno dei punti fondamentali dell'Agenda della SM si concentra sull’importanza di un’informazione appropriata affinché le persone con SM siano protagoniste delle scelte che riguardano la vita e la salute, e nella realizzazione dei propri progetti: “È necessario garantire a ogni persona con SM un’informazione appropriata e personalizzata sulla propria condizione, incrementando l’accessibilità e la qualità delle informazioni e sostenendo il confronto e lo scambio tra pari. È necessario altresì valorizzare il ruolo di AISM e della sua Fondazione nell’elaborazione e attuazione dei programmi informativi per le persone con SM. Devono essere definite e diffuse carte dei servizi in merito agli interventi e alle prestazioni specifiche. È infine necessario diffondere la conoscenza della SM nelle sue diverse manifestazioni e nella sua complessità presso i principali stakeholder”. |
Per maggiori informazioni rimandiamo alla lettura del bando