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05/06/2011

Congresso AAN: CCSVI e SM

 

Nel mese di aprile 9 – 16, 2011 oltre 10.000 ricercatori e neurologi di tutto il mondo si sono incontrati presso il 63 ° Meeting Annuale della American Academy of Neurology (AAN) a Honolulu, Hawaii. Leggi il focus sugli studi su CCSVI e SM

 

CCSVI e SM

Sono stati presentati cinque studi relativi all’argomento insufficienza venosa cerebrospinale cronica e SM:

 


Lu Mei, (Cleveland Clinic cerebrovascolari Center), un membro dei 7 gruppi finanziati dall’associazione nazionale americana e dalla società canadese per fare ricerche in ambito della CCSVI, è stato autore di un poster sui fattori, sia fisiologici che tecnici, che possono complicare lo studio delle stenosi venose tramite valutazione con ecodoppler trovando che:

 

• i risultati ottenuti spesso dipendevano dall’operatore che eseguiva l’esame;

 

• i ricercatori hanno riferito che le irregolarità del battito cardiaco, le fasi della respirazione, la posizione della testa e la  pressione applicata dall’operatore possono alterare i risultati;

 

• i ricercatori hanno anche riferito che lo stato di idratazione del soggetto, cioè l’introduzione di
adeguate quantità di liquidi, potrebbe influenzare i risultati di alcuni dei criteri utilizzati per determinare CCSVI;

 

• hanno infine concluso che queste problematiche possono contribuire a spiegare i risultati contrastanti riguardanti le correlazioni tra CCSVI e SM, e che avere delle linee guida contribuirebbe a migliorare la standardizzazione delle valutazioni eseguite tramite ultrasuoni relative al CCSVI.

 

Una presentazione del gruppo di ricerca di Florian Connolly, (Humboldt-Universität, Berlino) ha descritto uno studio che ha misurato il flusso venoso del sangue e le stenosi tramite ecodoppler in 96 persone con SM (75 con sclerosi multipla recidivante-remittente, 21 con sclerosi multipla secondariamente progressiva) e 20 controlli sani:

 

• come in un precedente studio, realizzato dallo stesso gruppo, pubblicato nel 2010, in questo campione di persone più ampio i ricercatori non erano in grado di individuare le persone che incontravano più di un criterio per la diagnosi di CCSVI.

 

• la direzione del flusso ematico nella vena giugulare interna e nelle vene vertebrali era normale in tutte le persone eccetto una;

 

• come nel precedente studio, i ricercatori hanno scoperto che il volume del flusso sanguigno tendeva ad essere maggiore nella posizione verticale nelle persone con SM rispetto ai controlli sani.

 

Un poster di Yuval Karmon e Robert Zivadinov e altri ricercatori dell’Università di Buffalo si è concentrato sui dettagli dalla fase I di ciò che è stato progettato come uno studio clinico controllato per la valutazione del  trattamento della CCSVI tramite angioplastica (PREMise). Questa fase comprendeva una valutazione e confronto in aperto condotta  tramite l'impiego di ecodoppler, ecografia intravascolare, e venografia con catetere per rilevare anomalie della valvola della vena giugulare interna di 10 persone con SM recidivante remittente che soddisfacevano i criteri per la diagnosi di CCSVI:

 

• hanno trovato che l’ecooppler era uno strumento sensibile per rilevare anomalie della valvola della vena giugulare interna  e che le conclusioni erano paragonabili a quelle che si ottenevano tramite l’utilizzo dell’ecografia intravascolare invasiva;

 

• hanno trovato che la scarsa mobilità della valvola era frequente in questo gruppo  di persone  con diagnosi di CCSVI;

 

• secondo i ricercatori  la fase successiva prevederà un numero maggiore di persone e sarà uno studio clinico condotto in cieco e controllato sull’utilizzo dell’angioplastica. I risultati della sperimentazione verranno comunicato  dopo completamento dello studio.

 

Una presentazione di Katayoun Alikhanim (Università di Calgary) e colleghi provenienti da tutto il Canada ha presentato uno studio sulla frequenza di anomalie della vene del collo in 67 persone, di cui 34 avevano una diagnosi di SM definita, 7 una possibile SM, 6 una sindrome clinicamente isolata (CIS) e  20 non avevano la SM tramite utilizzo di una flebografia con risonanza magnetica con contrasto:

 

• il radiologo non sapeva nulla delle condizioni delle persone

 

• anomalie sono state trovate in 7 persone su 34 con SM, 4 su 20 senza SM, 0 su 7 possibili
SM e 1 su 6 CIS.

 

• le persone con SM che presentavano anomalie venose avevano maggiori probabilità di essere in età più avanzata (età media di circa 52  anni) e di avere un maggiore livello di disabilità (EDSS media 6.17) rispetto a quelli con le vene normali (46 anni, 3.57 EDSS).

 

Un poster di Kresimir Doliè e colleghi (Università di Buffalo), ha descritto uno studio di confronto tra lo studio delle vene condotto tramite ecodoppler e tramite venografia con risonanza magnetica e ha verificato se tali esami fossero complementari. Lo studio ha coinvolto 150 persone con SM (104 recidivante-remittente, 38 secondariamente progressiva, 8 primariamente progressiva) e 63 controlli sani paragonabili per età e sesso:

 

• hanno trovato che il ecodoppler era  più sensibile per la rilevazione delle anomalie di flusso nella vena giugulare interna, mentre la venografia con RM  era più sensibile per la rilevazione di vene collaterali;

 

• 98 (67.12%) delle persone con SM e 18 (28.57%) di soggetti sani presentava i criteri per la diagnosi di CCSVI;

 

• le persone con SM presentavano evidenza di vene collaterali più frequentemente rispetto ai controlli sani.