Salta al contenuto principale

17/01/2025

Cosa succede alla sclerosi multipla durante la menopausa?

Un gruppo di ricercatori della University of California di San Francisco ha studiato come evolve la sclerosi multipla nelle donne, nel periodo del passaggio alla menopausa. Ecco cosa hanno scoperto

Nella foto: un'immagine di Walter Astrada dal reportage Under Pressure - Living with MS in Europe. 

 

L’allungamento della vita media e il miglioramento delle terapie a disposizione hanno portato negli ultimi anni a studiare sempre più l’impatto della sclerosi multipla in età avanzata.

 

Per le donne con sclerosi multipla non è ancora compreso a fondo il ruolo della menopausa in relazione alla patologia.

 

Ma, al di là della sclerosi multipla, bisogna dire che è difficile distinguere gli effetti della menopausa da quelli del normale invecchiamento.

 

Esistono test clinici, usati nella ricerca sulla sclerosi multipla, che possono essere utili in questo campo. Come Multiple Sclerosis Functional Composite (MSFC) che misura le capacità cognitive, le capacità motorie e le attività di deambulazione, nonché la catena leggera dei neurofilamenti nel siero (marcatore del sangue che “misura” i danni alle cellule cerebrali, per saperne di più puoi leggere questa nostra intervista).

 

Questo test restituisce misurazioni oggettive che può essere utile monitorare allo scopo di comprendere meglio il ruolo della menopausa nella sclerosi multipla.

 

È quello che ha fatto recentemente un gruppo di ricercatori della University of California di San Francisco, in uno studio pubblicato sulla rivista Neurology.

 

I risultati hanno mostrato che la menopausa è un punto di svolta sia per la disabilità, misurata con il test MSFC, sia per il danno alle cellule cerebrali, misurato dai livelli della catena leggera dei neurofilamenti nel siero. Dopo la menopausa, la velocità del peggioramento della disabilità e del danno alle cellule cerebrali è aumentata in modo significativo. Diversi i risultati ottenuti attraverso altre due misurazioni. La scala EDSS (Expanded Disability Status Scale), usata tradizionalmente per misurare il livello di disabilità nelle persone con sclerosi multipla, ha mostrato un peggioramento significativamente più lento dopo la menopausa. Infine, l'infiammazione, valutata con la risonanza magnetica, non è risultata associata alla menopausa.

 

Per questo studio sono stati analizzati i dati di 184 donne con sclerosi multipla, raccolti prima della menopausa, durante la transizione alla menopausa e successivamente, per un periodo medio di 13 anni.  Le persone avevano un'età media naturale della menopausa di 50 anni.

 

La ricerca ci dice che con l'invecchiamento della popolazione con sclerosi multipla, diventa fondamentale capire come interagiscono con la patologia fattori quali la menopausa. Sono state evidenziate potenziali connessioni tra menopausa e cambiamenti oggettivi della sclerosi multipla. Una migliore comprensione degli effetti clinici della menopausa sulla sclerosi multipla potrebbe portare a una migliore gestione dei sintomi e della riabilitazione in questo periodo della vita.

 

Referenza

Titolo: Association of Menopause With Functional Outcomes and Disease Biomarkers in Women With Multiple Sclerosis.

Autori; Silverman HE, Bostrom A, Nylander AN, Akula A, Lazar AA, Gomez R, Santaniello A, Renschen A, Harms MM, Cooper TP, Lincoln R, Poole S, Abdelhak A, Henry RG, Oksenberg J, Hauser SL, Cree BAC, Bove R.

Rivista: Neurology. 2025

Codice identificativo:  10.1212/WNL.0000000000210228.