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07/11/2022

Vaccini anti-COVID-19 e ricadute di sclerosi multipla: un'analisi degli studi in corso

 

La campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2 va avanti e le persone con sclerosi multipla sono inserite - come abbiamo spiegato qui - nella categoria di particolare fragilità per le quali la vaccinazione è ancora più raccomandata. Alcune persone ci hanno chiesto informazioni riguardo a un ipotetico legame tra vaccinazione e ricadute della sclerosi multipla. Il concetto di fondo è: se la vaccinazione va a impattare sul sistema immunitario, e sappiamo che la sclerosi multipla è legata a un malfunzionamento di quest'ultimo, è possibile che il vaccino "risvegli" la SM?  Molti studi stanno affrontando questo argomento per togliere ogni dubbio. Ad oggi, come si vede nell'analisi della letteratura scientifica che vi proponiamo sotto, non  ci sono evidenze scientifiche di un nesso tra vaccinazione e riattivazione della sclerosi multipla, anzi, i dati mostrano che la vaccinazione è ancora più cruciale se si ha una patologia come la SM. Avevamo già affrontato l'argomento, ora ci torniamo  per vedere cosa dicono gli studi più recenti.

 

I vaccini anti-COVID-19 costituiscono ad oggi il migliore strumento che abbiamo per continuare a combattere la pandemia. Gli studi clinici e i dati “real-world”, cioè dati provenienti dal mondo reale e derivanti ​​da varie fonti,  raccolti nell’ultimo anno e mezzo hanno dimostrato infatti la loro efficacia nel prevenire le infezioni, le ospedalizzazioni e le morti per COVID-19 e, -non di meno- la loro sicurezza (1-4).

 

A fronte di queste evidenze, con l’avanzare della campagna vaccinale sono emersi in letteratura casi sporadici di reazioni avverse rare ai vaccini, tra cui reports di eventi infiammatori demielinizzanti del Sistema Nervoso Centrale come mieliti trasverse, encefalomieliti e alcuni casi di ricadute di Sclerosi Multipla (SM) e Neuromielite Ottica (5-6).

 

Eventi avversi analoghi sono già stati riportati in passato relativamente ad altre vaccinazioni, ma il nesso causale con la somministrazione vaccinale non è mai stato effettivamente dimostrato (7).

 

Riguardo ai casi di ricadute di sclerosi multipla, si tratta di descrizioni di casi sporadici singoli/serie di casi che riportano l’occorrenza di una ricaduta dopo alcuni giorni/settimane (fino a un massimo di 5 settimane nella gran parte dei reports) dalla somministrazione della prima o seconda dose di vaccino anti-COVID-19, sia a mRNA (PfizerBiontech e Moderna) che a vettore adenovirale (AstraZeneca e Janssen).

 

Nella maggioranza dei casi le ricadute sono state trattate con un ciclo di corticosteroidi ad alte dosi, con prognosi favorevole. 

 

Al di là di questi casi sporadici, nell’ultimo anno e mezzo sono stati condotti studi osservazionali su grandi coorti di persone con sclerosi multipla, con l’obiettivo di valutare se vi fosse un reale aumento del rischio di ricaduta a seguito della somministrazione dei vaccini anti-COVID-19.

 

In particolare, uno studio israeliano condotto su 555 persone, ha valutato il rischio di ricaduta nelle 3-5 settimane dopo la somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech, dimostrando che il tasso di ricadute era sovrapponibile a quello delle persone con sclerosi multipla non vaccinate (8). Gli autori recentemente hanno ripetuto l’analisi su una coorte di 211 persone con SM a seguito della somministrazione della terza dose del vaccino, confermando un risultato analogo (9).

 

Anche uno studio italiano del gruppo della Dott.ssa Tortorella ha valutato la frequenza di ricadute nei due mesi successivi alla somministrazione di un vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna) in una coorte di 324 persone con sclerosi multipla dimostrando che il rischio non risultava aumentato (10).

 

I risultati concordi di questi studi forniscono delle evidenze importanti a supporto della sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 per le persone con sclerosi multipla, incoraggiando il loro accesso alla campagna vaccinale al pari del resto della popolazione. Questo è ancora più valido per le persone con sclerosi multipla, che presentano dei fattori di rischio per sviluppare una forma grave di COVID-19 come l’età avanzata, la presenza di altre comorbidità, tra cui per esempio l’ipertensione arteriosa, il  diabete, e una forma progressiva di malattia con elevata disabilità (11).

 

In queste persone infatti, la protezione vaccinale diventa ancora più cruciale e il profilo rischio-benefico del vaccino ulteriormente vantaggioso. Inoltre, a fronte di un eventuale rischio di ricaduta -ad oggi non dimostrato-, dobbiamo sempre tenere presente il rischio di ricaduta che lo stesso COVID-19 potrebbe provocare. Infatti, dall’inizio del 2020 sono stati descritti in letteratura diversi casi di ricadute/esordio di sclerosi multipla e altri eventi infiammatori demielinizzanti del Sistema Nervoso Centrale a seguito/in concomitanza della stessa infezione COVID-19 (12-13).

 

A tal proposito, un grande studio inglese condotto su una coorte di più di 32 milioni di persone, ha confrontato il rischio di complicanze neurologiche -inclusi questo tipo di eventi- dopo infezione da SARS-CoV-2 e in seguito alla somministrazione dei vaccini anti-COVID-19 (a mRNA e a vettore adenovirale), mostrando che il rischio era complessivamente maggiore dopo l’infezione (14).  

 

Bibliografia

1. Polack FP, Thomas SJ et al. Safety and efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid-19 vaccine. N Engl J Med. (2020) 383(27):2603–15. doi:10.1056/NEJMoa2034577          
2. Baden LR, El Sahly HM et al. Efficacy and safety of the mRNA-1273 SARS-CoV-2 vaccine. N Engl J Med. (2021) 384(5):403–16. doi:10.1056/NEJMoa2035389
3. Voysey M, Clemens SAC et al. Safety and efficacy of the ChAdOx1 nCoV-19 vaccine (AZD1222) against SARS-CoV-2: an interim analysis of four randomised controlled trials in Brazil, South Africa, and the UK. Lancet. (2021) 397(10269):99–111. doi:10.1016/S0140-6736(20)32661-1
4. Sadoff J, Gray G et al. Safety and efficacy of single-dose Ad26.COV2.S vaccine against Covid-19. N Engl J Me. (2021) 384(23):2187–201. doi:10.1056/NEJMoa2101544.
5. Ismail II, Salama S. A systematic review of cases of CNS demyelination following COVID-19 vaccination. J Neuroimmunol. (2022) 362(577765):577765. doi:10.1016/j.jneuroim.2021.577765
6. Nistri R, Barbuti E et al. Case report: Multiple sclerosis relapses after vaccination against SARS-CoV2: A series of clinical cases. Front Neurol. (2021) 12:765954. doi:10.3389/fneur.2021.765954       
7. Karussis D, Petrou P. The spectrum of post-vaccination inflammatory CNS demyelinating syndromes. Autoimmun Rev. (2014)13(3):215–24. doi:10.1016/j.autrev.2013.10.003
8. Achiron A, Dolev M et al. COVID-19 vaccination in patients with multiple sclerosis: What we have learnt by February 2021. Mult Scler. (2021) 27(6):864–70. doi:10.1177/13524585211003476               
9. Dreyer-Alster, Menascu S,et al. COVID-19 vaccination in patients with multiple sclerosis: Safety and humoral efficacy of the third booster dose. J Neurol Sci. 2022 Mar 15;434:120155.
10. Di Filippo M, Cordioli C et al. mRNA COVID-19 vaccines do not increase the short-term risk of clinical relapses in multiple sclerosis. J Neurol Neurosurg Psychiatry. (2022) 93(4):448–50. doi:10.1136/jnnp-2021-327200
11. Prosperini L, Tortorella C et al. Determinants of COVID-19-related lethality in multiple sclerosis: a meta-regression of observational studies. J Neurol (2022) 10.1007/s00415-021-10951-6
12. Bellucci G, Rinaldi V et al. Multiple Sclerosis and SARS-CoV-2: Has the interplay started? Front Immunol. (2021) 12:755333. doi.org/10.3389/fimmu.2021.755333
13. Ismail II, Salama S. Association of CNS demyelination and COVID-19 infection: an updated systematic review. J Neurol. (2022) 269(2):541–76. doi:10.1007/s00415-021-10752-x
14. Patone M, Handunnetthi L et al. Neurological complications after first dose of COVID-19 vaccines and SARS-CoV-2 infection. Nat Med. (2021) 27(12):2144–53. doi:10.1038/s41591-021-01556-7