L'Associazione partecipa attivamente all'Osservatorio che verifica l'applicazione del concordato in Italia. Tra i principi della carta: l'autonomia individuale, la libertà di scelta, l'indipendenza, la non discriminazione, la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società
Il 23 febbraio 2009 l’Italia ha ratificato la propria adesione alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, documento fondamentale per la tutela della categoria, che comporta un impegno concreto da parte degli Stati firmatari. Il Governo italiano ha istituito un Osservatorio con il compito di verificare l’applicazione in Italia della Convenzione stessa. Nei gruppi di lavoro che si occupano di fare le verifiche si trovano anche gli esperti dell'Associazione Italia Sclerosi Mufltipla, i quali hanno partecipato attivamente portando contributi specifici, a partire dalla conoscenza approfondita delle normative e delle politiche sociali e sanitarie, della esperienza maturata in ambito di sistemi di accertamento, dalla messa a disposizione dello shadow report in materia di disabilità e occupazione.
Il Presidente Nazionale AISM Agostino d’Ercole siede nel gruppo che si occupa di autonomia e vita indipendente, il Presidente FISM Mario Alberto Battaglia partecipa ai lavori su Diritto alla Vita e Salute. Nel gruppo che si occupa del sistema di riconoscimento della condizione di disabilità lavora Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM. Silvia Bruzzone, avvocato del lavoro, consulente del Numero Verde e dell’Osservatorio AISM Diritti e Servizi, dà il proprio contributo al gruppo impegnato su protezione lavorativa e inclusione sociale per le persone con disabilità. Infine Antonella Borgese, dottoressa in servizio sociale e referente dello stesso Osservatorio AISM Diritti e Servizi collabora con il gruppo impegnato sui temi dell’accessibilità (mobilità, servizi e informazione).
Fra i suoi contenuti la Convezione ONU sancisce principi fondamentali come l'autonomia individuale, la libertà di scelta, l'indipendenza; la non discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società; ha inoltre obiettivi specifici quali il mainstreaming cioè inclusione in tutte le politiche ordinarie (trasporti, istruzione, lavoro ecc.) dei temi della disabilità.